Tutto deriva da questa scena
Dobbiamo ammettere che siamo delle creature piuttosto semplici, siamo accesi o spenti a seconda dei casi. Abbiamo a differenza del comparto femminile un paio di pensieri, di cui uno non varia quasi mai, rimane sempre e solamente quello. In un discorso a due, con mia moglie di solito ci scherziamo riferendoci alla scena dei Simpson, abbiamo la possibilità di metterci in stand-by o modalità a basso consumo e non ascoltare assolutamente nulla di quello che viene detto.
Se vi trovate in una situazione del genere, non sarete in grado di capirlo, possiamo nasconderci sotto una espressione tipicamente assorta,

ammettendo naturalmente che il discorso non sia di interesse o che si stia facendo un calcolo quantistico mentalmente, noi siamo in grado di trasportarci in un'altra dimensione, da non trovarci praticamente più in casa. Il nostro interesse mentale potrebbe spostarsi semplicemente sul décolleté di chi abbiamo davanti e fermarci li in un tempo indefinito.
Anche io ammetto di essermi isolato con la scimmia e i suoi piatti numerose volte. Ma quando incontriamo un altra creatura della nostra stessa specie la cosa si fa dura, esistono due tipi che possono metterci in difficoltà, il primo che parla a ruota libera, con la quale con piccoli farfugliamenti messi nel posto giusto la sfanghiamo. Poi troviamo l'essere più pericoloso quello che ti fa le domande sul discorso intrapreso, tornando pure sui suoi passi. E qui la cosa si fa ostica dobbiamo quindi agire sull'ego e inserire domande, con facce incuriosite per portare il discorso ulteriormente, lontano da noi, per poi rifugiarci nuovamente in un'altra dimensione, ma quanto tempo potremo allontanarci per una pausa caffè?
Quanti si sono allontanati e quante se ne sono accorte?

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