gran bella miniserie questa di hugo blick, ideatore e regista. nonostante parli di cose sotto gli occhi di tutti, riesce ad essere intrigato, ma non incomprensibile. ma nemmeno difficile da seguire. tutto si riduce alla frase: "di chi ti puoi fidare?". e riesce davvero arduo pensare di fidarsi di qualcuno quando i giochi sono talmente duri da conteggiare già in fase di "ideazione" le casualties of war. fa venire i brividi, ma non è una novità. oramai si da quasi per scontato che dietro ad ogni "gioco" internazionale per,( in ordine), la pace, l'equilibrio, il bene eccetera eccetera di un paese "in via di sviluppo" ci siano i fili dei grandi della terra, per ben altri e alti fini. lo sviluppo non è il loro, ma il nostro, come occidente "benestante" e l'onorabilità di un atto si misura a seconda della "libertà" che si riesce ad "esportare" manco fosse un bene che si produce solo all'estero e si debba "importare". comunque, la serie è avvincente e quando si comincia a vederlo non se ne avrebbe mai abbastanza. maggie gyllenhall si sobbarca l'onorabilità del titolo ed è brava nel reggere il peso pubblico e privato che deve indossare come un bel vestito da rappresentanza. ma sono i comprimari a fare spavento, a partire da un MONUMENTALE stephen rea. grazie anche ad un doppiatore magistrale(purtroppo l'ho vista doppiata...)riesce a dare il giusto spessore che una spia mi immagino debba avere. uno scarafaggio che di tanto in tanto ha il permesso di passare per l'ingresso principale e che forse alla fine non è quell'orribile animale che si immagina. poi janet mcteer, eve best, l'inedito(per me) andrew buchan notevole nel ruolo del fratello della protagonista, solo per citare i principale. buona visione a tutti.
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