Senza il genere western non esiste il racconto americano ovvero il racconto occidentale moderno. Concedetemi la perentorietà.
Ecco che dopo decenni in cui il genere ha vissuto fasi altalenanti oltre all’epocale inflessione post settanta, oggi, nel secondo decennio del terzo millennio, il western viene sempre più spesso scelto dal cinema mainstream sia in produzioni americane come straniere, per film diretti da autori adulti, maturi e navigati come da registi giovani, sperimentali e indipendenti. I primi, in nome forse di quella continuità postmodernista con la fine del novecento di cui si sentono figli e parte integrante; i secondi, fortunatamente, in nome forse di un ritorno alle origini, alla minimalità e linearità narrativa e tecnica, nell’intenzione di parlare dell’uomo di oggi attraverso il mito avventuriero di ieri.
Oggi, la mitopoietica western supera i limiti della serialità televisiva, dello straight-to-video e delle red-box varie e conquista sempre di più il grande schermo. Ai tredici titoli più importanti del primo decennio del terzo millennio, tra cui Open Range (2003), Seraphim Falls (2006), The Assassination of Jesse James (2007), Appaloosa (2008) e gli inguardabili Texas Ranger (2001) e Gli ultimi fuorilegge (2001), già ne possiamo contare ben trentotto tra cui Il Grinta dei Fratelli Coen (2010), Blackthorn (2011), Django Unchained (2012), The Lone Ranger (2013), Sweetwater (2013), Homesman (2014), The Salvation (2014) e A Million Way to Die in the Western (2014). Western duri e puri, revenge movie, wilderness-drama, horror e commedie, il genere si riconferma l’unico capace di guardare a 360° l’immaginario umano con tutte le sue tematiche.
L’impennata si registra proprio a metà decennio e il futuro ci riserva tra i progetti più imminenti western firmati da nomi autorevoli come The Hateful Eight di Quentin Tarantino (2015), The Revenant di Alejandro González Iñárritu (2016), Slow West (2015) diretto da John Maclean ma fortemente voluto da Michael Fassbender, A Magnificent Death From a Shattered Hand (????) diretto e interpretato da Thomas Jane con Nick Nolte e James Ivory e infine la serie tv The Ridiculous Six (2016) che parodia il genere sfoggiando un cast che comprende Adam Sandler, Steve Buscemi, Taylor Lautner, Danny Trejo, Nick Nolte, Will Forte, John Turturro e Luke Wilson.
I progetti più importanti, nemmeno a farlo apposta, vedono la partecipazione di attori e registi di un certo calibro e se pensiamo che la nervatura di un western è il conflitto, e quindi l’aspetto duale e oppositivo tra due personaggi, ecco che le coppie che questi nuovi film ci propongono diventano uno degli aspetti più seducenti di tutte le produzioni: Leonardo DiCaprio contro Tom Hardy, Natalie Portman contro Ewan McGregor, Liam Hemsworth contro Woody Harrelson, Kurt Russell e Richard Jenkins contro Sid Haig e David Arquette, Michael Fassbender contro Ben Mendelsohn, Ethan Hawke contro John Travolta, Robert Pattinson che difende Mia Wasikowska da Guy Pearce, Victor Salva che dirige Vincent D’Onofrio contro Elizabeth Hurley; e inifine gli otto bastardi del solito weird-cast tarantiniano: Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demián Bichir, Tim Roth, Michael Madsen e Bruce Dern a cui si uniscono Channing Tatum e, of course, James Parks.
Saltate in sella cowboys, il tempo dei piedidolci è finito.
Il Western che ci aspetta.
2015 SLOW WEST
2015 JANE GOT A GUN
2015 THE HATEFUL EIGHT
2015 BY WAY OF HELENA
2015 BONE TOMAHAWK
2015 HARDIN
2015 BOONE
2015 IN A VALLEY OF VIOLENCE
2015 THE REVENANT
2016 PURGATORY
2016 BADLANDS
2016 BRIMSTONE
???? UNBOUND CAPTIVES
???? A MAGNIFICENT DEATH FROM A SHATTERED HAND
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