Quel profumo di carta e inchiostro. L'appuntamento dall'edicolante di fiducia. La copertina e il dolce peso del giornale nelle mani prima di sfogliarlo. Il suo posto vicino al divano pronto per essere consultato. Le locandine conservate. Ad ascoltare i lettori sono parecchie le motivazioni che sostengono l'acquisto del giornale di carta. E poi parlano i numeri: nonostante la diffusione di computer e tablet, non c'è storia. La carta canta, il digitale fischietta, forse perché sa già delle cose che alla carta sfuggono. Perché i vantaggi del digitale sembra(va)no pesanti nella loro leggerezza: niente ingombro fisico, disponibilità costante in linea con la mobilità (e precarietà) richiesta dal nostro Tempo, approfondimenti, link, interattività ad un click di distanza, prezzi vantaggiosi, minore utilizzo di materie prime in via di esaurimento, nessuna movimentazione di copie/bancali/mezzi pesanti, abbonamenti con consegna assicurata, istantanea, anzi anticipata, e senza la partecipazione delle facilmente denigrabili Poste Italiane.
Sulla scorta delle numerose iniziative della sorella/cugina/amica rivista FilmTv nel campo delle pubblicazioni digitali (FilmTv digitale, Cinerama, Scanners, il prossimo Lost Highway che sarà solo digitale) ed essendo molti di voi lettori della rivista vogliamo davvero sentire la vostra opinione in proposito. Fate parte di quei lettori che sono passati al digitale e carta mai più? Ci state pensando? Non ci pensate neanche perché invece amate troppo quel profumo, quel peso, quella presenza sul divano, la vostra pila di locandine faticosamente raccolte? Graditissimi i commenti e le vostre esperienze personali.
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