È toccato a un disinvolto Neil Patrick Harris (finito persino in mutande sul palco per rifare il verso al Keaton di Birdman) condurre la 87ma edizione degli Academy Awards durante la solita serata fiume che raccoglie in un unico teatro il fiore del jet set hollywoodiano. Al grido di Vinca il migliore e nel segno dell'ormai nota dicitura And the Oscar goes, i verdetti del Dolby® Theatre lasceranno come al solito molti scontenti ma questo è il bello degli Oscar. Di certo, la più stonata delle statuette è quella al miglior film d'animazione, titolo attribuito al disneyano Big Hero 6, che batte Dragon Trainer 2 e La storia della principessa splendente.
Favoriti alla vigilia erano Grand Budapest Hotel e Birdman, tallonati da The Imitation Game, American Sniper e Boyhood. Ad avere la meglio è Birdman con 4 statuette di peso. 4 anche i premi per il film di Anderson ma tutti per riconoscimenti tecnici. Grande sconfitto, rispetto alle previsioni della vigilia, è Boyhood, con un solo premio mentre vince ben tre Oscar Whiplash.
L'Italia può essere orgogliosa del quarto Oscar alla costumista Milena Canonero. Rimpianto tutto nostrano, invece, nel non aver visto ricordato Francesco Rosi nel video In memoriam (che ha omaggiato tra gli altri Virna Lisi e due attori come Anita Ekberg ed Eli Wallach, non italiani ma legati al nostro grande cinema): curioso però che il suo nome e la sua foto figurino tra i ricordati invece del sito ufficiale dell'Academy.
Tra le curiosità della serata, arriva finalmente il primo Oscar per Alexandre Desplat: dopo 8 nomination, ritira la statuetta per Grand Budapest Hotel.
Premi
Miglior film: Birdman
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Miglior regia: Alejandro Gonzalez Iñárritu per Birdman
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Miglior attrice protagonista: Julianne Moore in Still Alice
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Miglior attore protagonista: Eddie Redmayne in La teoria del tutto
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Miglior attrice non protagonista: Patricia Arquette in Boyhood
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Miglior attore non protagonista: J.K. Simmons in Whiplash
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Miglior film straniero: Ida
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Miglior film d'animazione: Big Hero 6
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Miglior documentario: Citizenfour
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Miglior sceneggiatura originale: Alejandro G. Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris, Jr. e Armando Bo per Birdman
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Miglior sceneggiatura non originale: Graham Moore per The Imitation Game
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Miglior fotografia: Emmanuel Lubezki per Birdman
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Miglior scenografia: Adam Stockhausen e Anna Pinnock per Grand Budapest Hotel
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Miglior colonna sonora: Alexandre Desplat per Grand Budapest Hotel
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Migliori costumi: Milena Canonero per Grand Budapest Hotel
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Miglior trucco: Frances Hannon e Mark Coulier per Grand Budapest Hotel
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Miglior montaggio: Tom Cross per Whiplash
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Migliori effetti speciali: Paul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter e Scott Fisher per Interstellar
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Miglior mixaggio sonoro: Craig Mann, Ben Wilkins e Thomas Curley per Whiplash
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Miglior montaggio sonoro: Alan Robert Murray e Bub Asman per American Sniper
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Miglior canzone: Glory in Selma - Musica e testo di John Stephens e Lonnie Lynn
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