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Berlino 2015: Giorno 5
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Quinta giornata di programmazione al Festival di Berlino, arrivato inevitabilmente al suo giro di boa. Sabato sapremo chi ha vinto l'Orso d'Oro 2015 ma oggi è il turno di As We Were Dreaming di Andreas Dresen, Body di Malgorzata Szumowska e The Club di Pablo Larrain.

 

As We Were Dreaming

Diretto da Andreas Dresen e scritto da Wolfgang Kohlhaase, As We Were Dreaming adatta un romanzo di Clemens Meyer e racconta le vicissitudini di Daniel, Mark, Rico, Pitbull e Paul, un gruppo di amici della Germania dell'Est cresciuti nei primi anni Novanta. I primi anni della riunificazione tra le due Germanie sono caratterizzati da una continua implosione che fa credere che tutto sia possibile. In tale contesto, i quattro si trasformano da bambini in adolescenti turbolenti dei sobborghi di Lipsia dove Daniel si innamora e Rico si trasforma nel più grande dei pugili. Entrambi,però, poggiano gli occhi su Starlet, la più bella ragazza mai conosciuta prima. In un periodo di anarchia, i giovani si ritroveranno a festeggiare e lottare insieme, incontrando difficoltà legate a gruppi neo-nazisti, ai genitori e al loro stesso futuro.

«La riunificazione delle due Germanie ha portato con sé un grande senso di disillusione, soprattutto politica. Chiunque sperava che le cose andassero diversamente da come poi sono andate. Chi proveniva ad esempio dalla Germania dell'Ovest non ha visto chissà quale cambiamento: il loro vecchio mondo è rimasto intatto e i nuovi incontri non erano altro che un bonus, un qualcosa in più. Il romanzo di Meyer ha il merito di riportarci tutti in un contesto in cui, tra calcio, boxe e potere del gruppo, non si segue alcuna regola prestabilita», spiega Dresen.

Maggiori dettagli sul film nel nostro extra.

 

Body

Diretto da Malgorzata Szumowska e scritto dalla regista con Michal Englert, Body ci porta nella Polonia nei nostri giorni per raccontare le storie intrecciate di un procuratore, della sua anoressica figlia e della terapista della ragazza, che sostiene di poter parlare con la defunta madre della giovane. Tutti e tre hanno approcci radicalmente differenti ai concetti di corpo e anima. Il procuratore Janusz non è un uomo che si lascia facilmente sconvolgere. Abituato alle scene del crimine, è solito analizzare ogni piccolo dettaglio quando si imbatte in situazioni estreme che cerca di chiarire sempre con la massima solerzia. Di lui, si dice che sia fin troppo duro ma nessuno sa che, da quando gli è morta la moglie, è del tutto impotente nei confronti della figlia Olga, che soffre di anoressia. Temendo che possa farla finita, Janusz porta Olga in una clinica, dove opera la psicoterapeuta Anna. Anni prima, Anna ha perso il suo bambino e da quel momento vive isolata nella sua casa con un grande cane e con la convinzione di mettere in contatto i morti con coloro che sono rimasti in vita.

«Volevo realizzare un film sull'anoressia. Ci ho pensato a lungo e sono giunta alla conclusione che il tema, fin troppo ermetico, non avrebbe catturato il pubblico. Tuttavia, ho deciso di sviluppare l'argomento in maniera diversa e di conservare il personaggio di Olga e l'idea che un corpo possa farsi tramite di diversi significati chiusi nella mente. Un corpo - fisico, astrale o morto - può essere trattato come un oggetto e come tale può essere adorato o odiato», racconta la regista.

Maggiori dettagli nel nostro extra.

Body (2015): Clip 1 Berlino 2015

 

The Club

Un gruppo di preti di varie età vive con Monica, una suora, in una casa sulla costa cilena. Quando non pregano e non espiano i loro peccati, si allenano con il loro levriero per la prossima gara. Cosa li ha portati fin lì, in pratica alla fine del mondo e in luogo dove la brezza soffia costantemente? Quando arriva un nuovo sacerdote, un uomo improvvisamente inizia a muovergli forti accuse. La sua voce diventa sempre più forte fino a quando si avverte uno sparo. Il prete elude le accuse suicidandosi e la Chiesa è costretta a inviare un investigatore. Ma ha davvero intenzione di scoprire la verità o si preoccupa semplicemente di salvare le apparenze? A poco a poco, The Club porta alla luce oscuri segreti, esplora il passato dei servitori di Dio e rivela senza pietà le contraddizioni della Chiesa cattolica. La sceneggiatura dello stesso Larrain mette in evidenza ciò in cui la Chiesa ha fallito con le sue punizioni per la "pecora nera", che abdicano rigorosamente alle regole e ai rituali del martirio cristiano.

«Sono sempre stato turbato dai destini di quei sacerdoti che vengono rimossi dalla Chiesa stessa, in circostanze totalmente segrete e mai rivelate all'opinione pubblica. Sono stato educato in scuole cattoliche e ho incontrato molti preti rispettabili, che hanno lavorato e vissuto in base a ciò che chiamano "il percorso alla santità", cioè rispettando la parola di Dio e comportandosi come guide spirituali. Ho anche incontrato sacerdoti che oggi sono in carcere o sono sottoposti a procedimenti penali per diversi tipi di reto. Ma ho anche incontrato sacerdoti che non si sa dove siano finiti o scomparsi. Si tratta di preti che, finiti fuori dal loro percorso, si sono persi. Preti che forse sono stati portati nelle case di riposo nel più completo silenzio. Ma dove sono? Come vivono? Chi sono? Cosa fanno?», spiega Larrain.

Maggiori dettagli nel nostro extra.

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