Ci sono amicizie che non hanno bisogno di nascere, ma solo di riconoscersi. Così è stato per Massimo Troisi e Pino Daniele nel 1976, all'interno della famosa trasmissione televisiva “No Stop”.

Poco più che ventenni, Massimo Troisi faceva parte del trio “La smorfia” e Pino Daniele del gruppo musicale “Napoli centrale”. Appena visti ebbero subito la sensazione di essersi già conosciuti, una intesa immediata, un legame fatto di ammicchi e occhiate, toni di voce, condivisioni di pensieri e valori.
Già in quegli anni, anche se così giovani, avevano le idee ben chiare su cosa volevano fare e raccontare. Entrambi volevano raccontare una Napoli sconosciuta, più sporca e antipatica, quasi fastidiosa, sicuramente capricciosa e piena di difetti, ma amatissima.

L'armonia tra Daniele e Troisi è stata totale fin dalla loro prima collaborazione per il primo film di Massimo Troisi: “Ricomincio da tre”-1981. In seguito Daniele comporrà altre due colonne sonore per i film dell'amico “Le vie del signore sono finite”-1987 e “Pensavo fosse amore invece era un calesse”-1991, anche se Troisi amava dire che “...quando Pino scrive una canzone, poi mi chiama per farci sopra un film. Io allora nelle parti più malinconiche faccio scene tristi, nei ritornelli ci infilo qualche battuta”.
Erano vicini anche nelle vicende che riguardavano la salute, entrambi malati di cuore, entrambi morti per infarto a distanza di vent'anni l'uno dall'altro. Entrambi sapevano che la loro vita era appesa a un filo, reduci da operazioni delicate (Pino Daniele aveva affrontato tre angioplastiche negli ultimi anni), non si sono mai risparmiati nel loro lavoro.
Pino Daniele ha avuto molti anni per poter commemorare e ricordare il giovane amico scomparso, e l'ha fatto ogni volta che ne ha avuto l'occasione. Mai con retorica o poca convinzione, ma sempre con vera e sincera partecipazione. Nel 2008 Pino omaggia l'amico Massimo dando come titolo alla propria raccolta musicale “Ricomincio da 30” e con una dedica finale: “Caro Massimo, questo è per te. Nu baciu! Pino”.
Ci sono amicizie che non nascono e non muoiono, semplicemente esistono e continuano a esistere. Rimarranno sempre le canzoni di Daniele e i film di Troisi a raccontarci in parte questa amicizia, rimarranno i video a testimoniare la loro intesa, la loro voglia di divertirsi e di emozionarsi.
“Pensavo fosse amore e invece era un calesse” è un film che lasciò con la bocca amara i fans di Troisi. Troisi tornò a dirigere un suo film dopo 4 anni, dopo aver lavorato con Ettore Scola ed essere cresciuto molto come attore, un film anomalo, in cui il comico napoletano appariva depresso, cupo, quasi incattivito. Poche battute, poche le situazioni da ridere... Troisi non era un comico convenzionale e volle per questo film così “scomodo” una canzone e una colonna sonora importante. Pino Daniele scrisse “Quando” e ha reso il film immortale. In questo video Daniele la fa ascoltare per la prima volta a Troisi.
Lascio questo post con una bellissima frase di Daniele in ricordo di Troisi: “Mi manca molto perché era la persona che condivideva in tutto e per tutto il mio modo di vedere le cose. Il cinema e la musica hanno fatto da collante alla nostra amicizia”.

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Vederli vicini sorridenti e vivi...non ci sono parole ...
ciao maghella, come dice @bufera vengono meno le parole a vederli vicini adesso che entrambi non ci sono più, la loro era un'affinità elettiva, stesso modo di vedere e vivere Napoli, amarla e soffrire per quei luoghi comuni che l'hanno incatenata, per il mal governo che l'ha condannata, loro portavano all'attenzione una nuova generazione di napoletani, non più sole pizza e mandolino, emigranti e sceneggiata, ma gente, un popolo al passo coi tempi, nella mentalità, nel modo di approcciarsi e relazionarsi al mondo, ognuno certo sfruttando il suo innato talento. Allargando man mano i propri rispettivi orizzonti. Pino con la musica, Massimo con il cinema.
Breve parentesi: ho visto "Pensavo fosse amore..." per la prima volta quando ero piccola, una ragazzina, e il film non mi piacque, credevo di incontrare il Troisi di Ricomincio da 3 o Scusate il ritardo e invece.... però poi l'ho rivisto, e rivisto ancora, e crescendo mi sono resa conto quanto anche questo portasse 'sfacciatamente' la sua firma: l'indolenza, la tensione verso qualcosa di non ben definito, l'irrequietezza, l'insofferenza verso le convenzioni di qualunque genere, la sofferenza amorosa, il credere nell'amore inteso come ideale, concetto astratto che finisce per cozzare con la realtà della condizione umana, e poi Napoli a fare da sfondo, perennemente dentro di lui. Forse in alcuni casi non è il film che è brutto o non ci piace, ma siamo noi a non essere preparati alla comprensione dello stesso.
Stasera in Piazza del Plebiscito si onorava la salma di Pino Daniele, siamo un pò più tristi e un pò più soli,
ciao maghella
E' da tempo che scrivo su "Legami", rimango sempre stupita di come le persone si riescano a legare anche dopo la morte... Credo molto nell'amicizia e in certi tipi di rapporti che la vita porta casualmente tra le persone. Pino Daniele e Massimo Troisi non potevano mancare a questa serie di post... mi piace pensare che si siano ritrovati da qualche parte, a ridere e scherzare :)
sicuramente è così :)
Come sempre tu sai trovare le parole giuste ......" Ci sono amicizie che non nascono e non muoiono, semplicemente esistono...." ,mi appunterò questa frase nella memoria ...
Certamente Troisi e Daniele hanno dato uno dei maggiori contributi possibili per far avvicinare realtà diverse , vedi ad esempio con una romagnola come me :)
Un saluto dalla Dolly
Pino Daniele ha avuto due funerali come solo il grandissimo Totò aveva avuto. Fa parte dei grandi di Napoli e dell'Italia
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