Salvaci dai fucili e dal suicidio dei padri.

Cammina, fino a quando decide che lì dov'è giunta finora può anche andar bene.
Stende una coperta di lana sul tappeto di foglie nel mezzo di un bosco ammantato d'autunno del Maine, tira ed allunga l'antenna di una vecchia radio portatile multibanda della Sony a transistor, l'accende e becca subito Mozart. Leopold Mozart. Mozart Padre; poi, prende un fagotto dalla borsa di pelle marrone che ha portato con sé assieme alle altre cose essenziali, svolge lo strofinaccio che contiene il pesante revolver e ne fa scattare all'infuori di lato il tamburo.
Nel quale inserisce un solo proiettile, posizionandolo nell'apposita camera cilindrica, e una volta fatto lo richiude facendolo scattare nel suo alloggio, con cura, attenzione e precisione, a ore 12:00. Uno scatto secco, ma dolce.
Clic.

Sospira e alza la testa volgendo lo sguardo al cielo : le chiome spoglie degli alberi mosse da una brezza leggera e illuminate dal sole radente, la coppa di lanugine di un nido a fiaschetto abbandonato fino alla prossima stagione dagli uccelli tessitori propietari volati a sud, le rosse gemme degli aceri già pronte per la primavera e il disgelo.
La pistola ancora in pugno, alza il cane spingendolo in basso col pollice tirandolo a sé. Uno scatto secco, e dolce.
Clic.

Ho deciso di dividere in due parti questo 13° post ( della serie “In Serie” ) dedicato ad altrettante serie tv, due episodi a post, per i quattro episodi in totale componenti la miniserie HBO -–- che sarà trasmessa dall'attenzionata [ nel senso di degna di attenzione, aggettivo derivato da ''attenzionare'' ( treccani.it ), costruito sul sostantivo di cui sorpa, con l'aggiunta della desinenza in ''are'' : “Basta verbi denominali, o rischiamo di collassare.” ( corriere.it ) ] succursale italica della piattaforma televisiva satellitare scai sparata da EuTelSat alla fine di questo Gennaio 2015, per la precisione in due serate, quelle del 23 e del 30, dopo che neanche soli 3 mesi son passati dalla data della prima trasmissione U.S.A. -–-, perché voglio innestare un esperimento in un altro : il primo test è vecchio quanto il cinema e consiste nel leggere il romanzo da cui è tratta l'opera cinematografica presa in esame in contemporanea con l'assistere al film in questione. La seconda prova è forse più sottile – ma non certo nuova anch'essa – e concerne, precisamente, del parlare di una sola metà di un'opera compiuta senza prima avervi assistito per intero [ come se non si potessero recensire gli episodi di una serie tv ( da Lost ad Heimat ) o di una saga cinematografica ( da Star Wars ad Antoine Doinel o i cicli di Rohmer ) senza prima averli visti tutti !?! ], un intero che comprende per l'appunto la seconda metà ( gli ultimi due episodi ) che tratterò in un post successivo da qui a breve.
E' una procedura imperfetta, fondamentalmente sbagliata e a suo modo pericolosa, oltre che inutile, quella di paragonare il romanzo al film che ne è stato tratto, adattandolo. Ed infatti non è questo, come ho detto, che farò [ dato che l'ho già fatto, e lo rifarò : venendo all'...osso della faccenda, l'ho fatto per Macbeth ( William Shakespeare - Tarr Béla ), Winter's Bone ( Daniel Woodrell - Debra Granik ), in parte con Lovely Bones ( Alice Sebold - Peter Jackson ), eccetera eccetera...], anche se in definitiva già è proprio quello che sto facendo... In questo caso m'interessa più osservare il lavoro di messa in opera della traslazione tra medium : il cordone ombelicale, il diaframma, la cicatrice innestale ( aridaje : ma ogni concreto ha, vuole, possiede, ricerca il suo astratto ! ) tra le due sostanzialmente opposte forme d'arte.
La questione è vecchia come il mondo : narrare una storia che ci è stata raccontata : l'adattamento cinematografico.
Non c'è niente di contraddittorio nei confronti della materia d'origine nell'arrangiamento del romanzo di racconti ( 13 in tutto ) di Elizabeth Strout ad opera di Jane Anderson messo in scena da Lisa Cholodenko ( tra le sue regie : 1 ep. di "Six Feet Under", "Familia" e 1 ep. di "the L Word", "Lynch Pin", più alcuni lungometraggi tra i quali : "Laurel Canyon" e "the Kids Are All Right" ), nulla nella traslazione da pagina a schermo che ne fa Anderson che entri in conflitto con la materia scritta da Strout : il film sceglie di non illustrare certe parti, ne aggiunge e inventa delle altre, e di altre ancora ne scambia i personaggi, eliminando i terziari del libro e ponendovi al loro posto i secondari : un film, e anche una miniserie col suo raddoppio di tempo a disposizione, non consentono certo il caleidoscopico approfondimento della letteratura ( procedimento che avviene anche nella forma del racconto breve : a grandi linee un racconto breve contiene tante sfumature e digressioni quanto un film di tre ore ).

Per esempio nel romanzo è bellissimo e stupefacente come il punto di vista cui s'è appoggiato il narratore per raccontare gli eventi di un intero capitolo, magari verso la fine, all'interno di una singolo paragrafo, e ancora meglio, all'interno di un singolo periodo e addirittura di una singola frase, cambi proprietario e muti prospettiva : dal 5° capitolo-racconto ( dei 13 totali ), uno dei meno utilizzati per creare la miniserie, “Fame”, ecco il momento :
Mentre sedeva di fronte alla grande scrivania di legno del medico, gli spiegò che forse avrebbe messo fine al suo matrimonio. Il dottore sussurrò: “No, no, questo non va bene”, ma fu il suo corpo, il modo improvviso in cui spostò i raccoglitori sulla scrivania e si ritrasse da lui, che Harmon avrebbe ricordato per sempre.Come se avesse saputo ciò che Harmon non sapeva, che le vite si saldano insieme come ossa e a volte le fratture non guariscono. ----------[ stacco ]---------- Ma era inutile parlare con Harmon. È inutile parlare con chiunque, una volta che si è contagiati a quella maniera.
La qual cosa accade anche nel film : sempre però con questa minimale, minuscola, quasi diafana e impalpabile percezione.
Ma confrontando i mondi autonomi e intersecantisi di romanzo e film si comprende subito che nulla si contraddice ( a parte l'animo umano, resistente ), niente entra in conflitto ( a parte gli eventi della vita, generandola ), nessun personaggio viene privato della propria coerenza ( prismatica ) : la storia ''concentrata'' su pellicola viaggia parallelamente a balzelli sul canovaccio esteso del narrato letterario : procedono affiancate ( ma più come una catena di DNA, con un movimento a elica lungo la linea S-T ) le due narrazioni, scambiandosi sovente di posto, e organizzano una ronde di cerchi concentrici intersecantisi, giostrano le linee narrative nell'arco orizzontale di un quarto di secolo verticalizzando climax che contrappuntano questi 25 anni come pietre miliari del quotidiano ( l'epigenetica memoria di specie condivisa del mondo : l'essere umano fa quello che fa perché...), entra e sbuca durante gli eventi principali così come in quelli secondari, ma tutto quello che non racconta è lì, intatto e non modificato, nel romanzo : emblematico il capitolo sulla pianista, Angela O'Meara ( Martha Wainwright ) : nel libro incontra e interagisce con persone diverse rispetto al film, persone che appartengono alla sua vita passata e presente, mentre nel film ( oltre ad assumere il ruolo di sottile, fantasmatico fil rouge, in pratica una versione in minore della stessa protagonista ) lo fa solo con Kevin : ma semplicemente perché...racconto ed episodio narrano di due serate diverse, due giorni differenti ! Quel ch'è accaduto sulla carta per alcuni motivi racconta di un giorno, quel che succede sullo schermo per altri motivi ci narra di un'altra giornata : complementarietà - ma anche in(ter)dipendenza ( infra specifica ) - assoluta.
Fine della tirata.
( pubblicato nel 2008 e tradotto in italiano da Silvia Castoldi ( con prosa liricamente asciutta e prepotentemente semplice, e veramente pochi, minimi, strani gap-refusi di senso : x es. ''orchidea'' nelle note al testo finali ) per i tipi di Fazi Editore nel 2009 :
rilegatura ( a filo ) : buona
immagine di copertina : buona
copertina ( brossura ) al tatto : ottima
quarta di copertina : bah, mah, boh
odore della carta : sufficiente
prezzo : discreto ),
ovvero : tutto quello che Stephen King non ha mai avuto il coraggio di raccontarvi sul Maine [ lo stato più povero - secondo svariati parametri - del New England : e questo la serie non lo spiega e non lo esplicita ( mentre è chiaro che i coniugi Kitteridge appartengono alla middle class grazie a una vendita immobiliare ), ma per approcciarsi ad un'opera d'arte - che può insegnare molto - qualcosa bisogna pur saperla in partenza ].
Sinossi.
La vita dei coniugi Olive - insegnante di matematica in pensione ( Frances McDormand, al solito defilatamente monumentale ) - ed Henry Kitteridge - farmacista la cui attività è stata rilevata da una catena di negozi ( Richard Jenkins : chi ha amato la sua mastodontica prestazione in Six Feet Under nei panni del capofamiglia semi-''revenant'' Nathaniel Fisher, qui troverà pane per i propri denti ) -, del loro figlio Christopher - medico podologo ( John Gallagher Jr. ( the NewsRoom ) ), sposato con una bionda proctologa -, e dei loro amori, e amici, e di tutta una serie di personaggi a loro legati, nel corso di un quarto di secolo nella provincia statunitense ( la Storia vi rientra solo di sguincio, la Cronaca Sociale ne permea ogni anfratto : su quanto l'una influenzi l'altra e viceversa è lecito interrogarsi e l'opera non fa che registrare e restituire questa condizione umana ) : Crosby, Maine.
Nella vita di Olive tracciano il loro percorso Jim O'Casey ( Peter Mullan - ep. 1-2-4 ) e Jack Kennison ( Bill Murray - ep. 3-4 ), in quella di Henry compare Denise ( Zoe Kazan : adorabile, tra Heather Matarazzo e Zosia Mamet), una rediviva Lolita ritornante anch'essa ( ma per l'appunto : sopravvissuta, svedovata, ri-maritata e viva ) da una propria Alaska ideale della dimenticanza e del malcontento ( due traumi ben diversi ), quest'ultimo incarnato dal secondo marito, Jerry McCarthy, interpretato dall'opie ( rif. Sons of Anarchy, ma in principio fu Ron Howard col personaggio che interpretò in "the Andy Griffith Show". serie tv u.s.a. anni '60 ) Jesse Plemons ( che sarà nella seconda stagione di Fargo assieme a Kirsten Dunst ) di Breaking Bad [ Todd Alquist, l'infernale diavolo autistico, il carceriere-torturatore di quell'altro Jesse ( ed è lui ad affibbiargli il nomignolo ''Opie'' ), Pinkman ( Aaron Paul ) ], che non si smentisce : si conferma un grande attore e...anche qui è un caro, tenero, dolce figliolo, forse un po' scemo. Ma soprattutto ( anche se molto in minore rispetto alla nazi-creatura plasmata per lui da Vince Gilligan ) un gran bastardo di carogna. E no : "sciocco ma cattivo" : non c'entra Renzi.
- Allora, consolatore di vedove. Come sta ?
- Sta lottando.
- Come tutti noi.
L'aggressiva, terribile, sconcertante bellezza della vita.
Save us from shotguns & fathers' suicides.
John Berryman - “Dream Song n. 235”, da “His Toy, His Dream, His Rest” - 1968


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Part I - Pharmacy.
Racconti : Farmacia.
Lo scarto temporale è il padrone assoluto che rigoverna e riassetta il fremere dei giorni.
Adesso è autunno, un novembre di molti anni dopo.
E una donna robusta e non ancora anziana cammina in un bosco nel pomeriggio.
Cammina, fino a quando decide che lì dov'è giunta finora può anche andar bene.
Eppure quel dannato cielo azzurro cosparso di nuvolette bianche non accenna a levarsi di torno, s'infila in ogni inquadratura : fa da sipario infinito all'iperbolico paesaggio, ne contrappunta la prospettiva ingigantendo la scala e ridimensionando le tragedie e le commedie degli esseri umani : eccolo che si riflette in ogni vetrina ove si volge lo sguardo stornandolo dal cadavere sul marciapiede – nel frattempo siamo tornati in città, dove stavate guardando, a cosa pensavate mentre la vita vi scorreva addosso ? - tra gli ultimi accumuli di neve, s'insinua tarlando di accecante bellezza ogni accadimento da predellino e da uscio...
E quel dannato sole che filtra tra gli alberi e illumina la maschera di morte in pieno giorno ( si, l'OverLook ci accompagna sempre, così come tutti quei trouble con Harry, vero Hitch ? ).
La fotografia di tutta la serie - umbratile e macchiaiola ma LIMPIDA - è del veterano Frederick Elmes ( assistente operatore di "the Killing of a Chinese Bookie" ( John Cassavetes ), poi Direttore della Fotografia di : Red Dawn ( John Milius ), EraserHead - Blue Velvet - Wild at Heart ( David Lynch ), the Ice Storm ( Ang Lee ), StoryTelling ( Todd Solondz ), Coffe and Cigarettes - Broken Flowers ( Jim Jarmusch ),"Synecdoche, New York" ( Charlie Kaufman ), Brothers ( Jim Sheridan ).
Episodio basato ''prevalentemente'' sul primo capitolo del romanzo di racconti ( un frullato-insieme-mosaico temporale che valse all'autrice il Pulitzer per la Narrativa del 2009 ) ma che, come per la pagina scritta, pur essendo (...”volendolo”...) compiuto e indipendente rispetto agli altri ( qualche racconto più e qualcuno meno ), dagli altri trae spunto e rimanda riferimenti, a prescindere dall'ordine temporale in cui è stato pensato e scritto/girato e infine impaginato/montato : l'editing che contempla sé stesso assumendo e restituendo informazioni...
A volte pescando da altre parti del libro ( in questi caso diegeticamente ''successive'' ), in altre occasioni invece inventando, modificando e ridisponendo gli elementi costitutivi, seppur con interventi di minima importanza relativa, qusi sempre indirizzati a compattare la rete narrativa ( far interagire dei personaggi fra loro più spesso sullo schermo che sulla pagina – pur avendo lo stesso tempo interno-storico-oggettivo a disposizione – in modo che possano compensare questa canonica compressione di tempo usufruendo di un numero non maggiore ma più concentrato di occasioni...).
Per esempio il prologo fulminante, o il fatto di porre anche Henry Kitteridge sulla scena della battuta di caccia al cervo nella quale Henry Thibodeau...
Alcuni dialoghi sono riproposti tal quali, altri sono ripresi più o meno modificati, altri sono presi dalla pagina scritta e messi in bocca agli attori senza modifiche...ma in contesti un poco diversi ( vedi per esempio la scena in cui Henry sbotta col figlio, Kevin, e Olive gli dice : “ Smettila di strillare. Credi che questo faccia di te un uomo ? Sei così patetico “ - o per contro piccole modifiche delle situazioni interpersonali e di pura azione : esempio la già citata scena della battuta di caccia ), e altri ancora sono reinventati : normale amministrazione, quindi, ma ottimamente condotta e gestita.
Due belle scene, entrambe con protagonisti Henry Kitteridge e Denise ( non più Thibodeau e non ancora McCarthy ), di denso dialogo e approccio, entrambe con sottofondo di musica ( ambientale : la farmacia ) --- per quanto riguarda invece la colonna sonora originale, Carter Burwell ( uno dei migliori, con Clint Mansell ) lavora di minimalismo e sottrazione, e l'inserimento dei brani è dosato con sapienza --- e rumore ( ambientale : il motore del furgone da tenere in allenamento ). Per la conversazone in auto tra Olive e Kevin ( un ottimo e funzionale Corey Michael Smith ), invece, il sottofondo lo farà il...
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Part II - Incoming Tide.
Racconti : Marea Montante, la Pianista, una Piccola Esplosione ( e un paragrafo di "Farmacia" : la cena a casa di Olive ed Henry con Denise e Jerry ).
...vento.

Stati mentali e tratti del carattere : i tratti del carattere non cambiano, ma gli stati mentali si.
Allucinazioni bipolari ereditate [ la madre di Kevin è interpretata dalla bravissima Rosemarie DeWitt ( Mad Men, Rachel Getting Married, United States of Tara, Margaret ) ] --- incarnate sullo schermo con una concretezza sincretica ( Olive che nella controllata schizofrenia congenita di Kevin assume le fattezze di un'elefantessa gentile : ''metaforicamente'' in Strout, letteralmente in CGI in Anderson-Cholodenko ), mentre sulla pagina queste ''visioni'' assumono più la valenza di evocazioni descrittive e denominanti, sganciate dagli effetti immediatamente pratici, condizionanti e performativi della malattia mentale, delle vere e proprie raffigurazioni (paradossalmente) iconoclastiche : "...il bisogno di sua madre di consumare la propria vita era stato talmente enorme e impellente da spruzzae i resti della sua natura corporea sopra gli armadietti della cucina ", insomma : un inventario di caratteri --- per il giovane Kevin cresciuto, ritornato a Crosby nel Maine per suicidarsi ( come sua madre, come il padre di Olive, e forse come O'Casey ), un fucile da caccia avvolto in una coperta e ''nascosto'' sul sedile posteriore dell'auto parcheggiata vicino alla sommità della scogliera, giusto il tempo di una boccata d'aria fresca, prima di sentire il sapore metallico e aromatico della canna della doppietta ben oliata.
Ricordava le tomografie a emissione di positroni che aveva studiato alla continua ricerca di sua madre.
Ma ( ecco che, come sempre ) arriva Olive. E poi a lei si aggiunge, dove vanno a confluire le linee prospettiche tra l'orizzonte dell'oceano-cielo e della scogliera-oceano, Patty Crane, ora in Howe, e...beh, twist!, questa all'improvviso è un'altra storia : quella che state per vedere.
Era sempre triste come stava andando il mondo. Ed era sempre l'alba di una nuova era.
Delizioso piccolo ruolo per la giovane bravissima Rachel Brosnahan.
...ora lo stringeva con una violenza pari alla forza dell'oceano : che mondo folle, assurdo, incomprensibile ! Guardala, come vuole vivere, guarda come tiene duro.
Ah, la vita! : revolver colpo in canna e pennarelli rosa pronti a colpire.



Dio come scrive bene Strout : sembra quasi di veder...
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Postilla imbucata :
la (mia) classifica delle migliori serie 2014 :
1. ***** Mad Men ( 7.1 )
2. ****¾ BoardWalk Empire ( 5 – finale )
3. ****½ True Detective ( 1 – antologica )
4. ****¼ Olive Kitteridge ( miniserie autoconclusiva )
5. ****¼ the Simpsons ( 25 (2013-'14) )
6. ****¼ Game of Thrones ( 4 )
7. **** the NewsRoom ( 3 – finale )
8. **** Fargo ( 1 - semi-antologica )
9. ***¾ Hannibal ( 2 )
10. ***¾ Family Guy ( 12 (2013-'14) )
11. ***¾ South Park ( 18 )
12. ***½ Orange is the New Black ( 2 )
13. ***½ Californication ( 7 - finale )
14. ***¼ Sherlock ( 3 )
15. ***¼ the Big Bang Theory ( 7 ( 2013-'14 ) )
16. ***¼ Girls ( 3 )
17. *** Downton Abbey ( 5 )
18. **¾ Person of Interest ( 3 - 2013-'14) )
Mi manca lo special di Natale di Black Mirror.
Invece, fra quelle che non ho ancora visto, quelle di cui ne visto solo mezza stagione o anche meno, o ancora quelle per le quali sono rimasto fermo alle annate precedenti, mi stuzzicano senz'altro :
P'tit Quinquin, Utopia, Sons of Anarchy, les Revenants, ShameLess, Nurse Jackie, Louie, e the Knick.
Un po' meno ( ma poco meno, sempre tanto ) : the Bridge (el Puente) / Bron-Broen, the Killing / Forbrydelsen, Gomorra, Master of Sex, the Affair, LilyHammer, the Americans, Banshee, the Strain, HomeLand, Parks and Recreation.
M'ispirano ancora meno ( ma sempre un po' ) : House of Cards, Penny Dreadful, the Leftovers ( ma*ari in quel 2% fosse spa*ito Damon Lindelof ). E ancor meno Hell on Wheels. Per Grey's Anatomy invece necessito di un antidoto ( G'sA è la mia "Sirène du Mississip(p)i" da cui sbarca Sandra Oh ).
Di the Walking Dead m'è bastato un episodio : una vera e propria serie-zombie.
Qui di seguito il link che rimanda alla seconda ( e conclusiva ) parte di questo doppio post dedicato ad "Olive Kitteridge" : //www.filmtv.it/post/30852/in--mini--serie--13----bolive-kitteridgeb---parte-2--di-2/#rfr:user-47656
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Addendum ad Minchiam.
Marchons, Marchons...
Non che i Servizi francesi siano stati perfetti, eh...no, ma noi abbiamo Alfano al Ministero degli Interni.
Nel frattempo però Dambruoso mi sembra si stia muovendo bene e per il giusto verso all'interno del parlamento legislativo ( col PNA Roberti a capo della DNA ).
Tornando ancora al paragone con l'11/9 u.s.a. ( già inflazionato ai limiti dell'inverosimile in queste ore, e per le ragioni che ritengo sbagliate, come ho già espresso più sotto ), ha un suo fondamento anche per l'impossibilità di avere una preparazione adeguata a degli eventi ''senza fronte'' di questo tipo : si chiama terrorismo, e la guerra al terrorismo, quindi, dev'essere terroristica e d'intelligence. Altra cosa sono gli assedi a Mosul, Kobane, eccetera : lì i droni fabbricanti di vittime collaterali, vedove, vedovi e orfani, non servono : bisogna mettere in campo tanto la pressione diplomatica ( con le nazioni vicine : Turchia in primis, e in secundis Arabia Saudita, Russia, Iran...) quanto una seria, coordinata e responsabile pianificazione per un intervento ( invasione ) di terra.
Ma ovviamente è facile dirlo, siamo tutti allenatori da poltrona, piccoli Ferrara crescono.
FRATELLI CHE SBAGLIANO.
Intanto - rispetto ad un episodio di cui parlavo qui sotto, da qualche parte nel maelstrom di quel che ho scritto, cioè riguardo al fatto che, all'uscita di una ''notizia'' dal sen fuggita/inventata, mi sono stupito ma per un attimo ho creduto a ciò che le voci riportavano, ovvero che la notte dopo il giorno del primo massacro ( 12+1, ché il giorno dopo ce ne sarebbero stati altri 4 ) ne fossero stati catturati vivi due degli attentatori - ecco che ( ad ora ) Topolinia ha avuto il suo bel frontale con la realtà, com'era ovvio che fosse : gli attentatori si son resi defunti.
Tre su quattro ( Lady Macbeth è in fuga : è difficile riconoscerla coperta com'è dal burka integrale ) - e la filiera infinita... - sono stati fermati e seccati ( ''ma va?'', si potrebbe chiosare con un senno di pria grande così ), e il dubbio in questo caso è il solito, rispetto alle possibilità d'azione, che erano le solite 2 : prenderli ( intanto, prenderli, fermarli, si, ma ) vivi o morti ? Eh, gran rovello : non rischiare e pensare a neutralizzarli sul posto e subito ( per evitare che parlino 'troppo' ) oppure dare/infliggere al paese la tortura di un processo lungo mesi in cui non solo gli estremisti fondamentalisti avrebbero potuto diguazzare ma anche gli estremismi della politica lepenista : comunque il compromesso raggiunto in questo caso mi sembra perfetto : ci hanno pensato gli stessi terroristi a sciogliere il rovello che affliggeva in queste ore le teste di cuoio e i servizi segreti...rilasciando una bella intervista lunga due paia di minuti ad una rete televisiva francese e caricandosi postumi ( sono stato troppo recipitoso, più sotto, dicendo che non lo avevano ancora fatto...) su youtube : meglio di così [ lo devo mettere un bel cartello segnaletico di ''sarcasmo : acceso'' ? ] !
E poi..chi l'ha detto che siano veramente morti sul colpo...magari un paio di minuti son durati, giusto il tempo per porger loro qualche domanda rimasta inevasa sulla filiera di comando, quisquilie.
Resisi defunti gli attentatori, il duello a ''distanza'' Al Qaeda - IS su chi ce l'ha più lungo rimane aperto.
P.S. : se ne parlava più sotto : quando si dimenticherà ? Tenere d'occhio il quasi-Doodle di Google : quando sparirà il nastrino a lutto...
Vedi che sei un provocatore. Alfano ministro dell'Interno, maddai. Ma come ti vengono? Questa è satira bella cattiva e masochistica.
Eh già, troppo facile così... In tempi di farsa è sufficiente scattare un'istantanea della realtà.
p.s. : google non è già più in lutto per Parigi, mentre mi sembra non lo sia, mai, stato per Kobane, per la Nigeria, per Peshawar...
So' ccose.
Che bello sarebbe poter seguire questo più che interessante dibattito con l'esatta cronologia degli interventi... invece la confusione regna sovrana e alal fine è molto più difficile raccapezzarci e comprendere. Giusta osservazione Matteo: rispondi a chi? Anche qui come nella vita, sarebbe veramente il caso di mettere ordine nel disordine (altrimenti si finisce per fare confusione)
Ciao Enrico. Devo dire che in questo caso ci ho messo anche del mio...ma resta il fatto che questo nuovo metodo di impaginare i commenti ( una ''nuova'' moda che certo non ''colpisce'' solo il sito ftv, anzi...) continua ( per ragioni che ho già spiegato e che mi permetto di definire oggettive ) a non piacermi.
So' ccose-bis.
Per chi odia le citazioni : scriveva Leonard Cohen ( i due versi sono in realtà distanziati tra loro, e ne ho invertito la sequenza ) :
" Mentre gli assassini nelle alte sfere /
recitano preghiere ad alta voce.
C'è una crepa in ogni cosa /
è da lì che entra la luce ".
https://www.youtube.com/watch?v=_e39UmEnqY8
Bomba o non bomba, arriveremo a Roma.
Che ridere, un dio così debole e infame che deve farsi difendere da persone così piccole e inutili : ripeto il paragone con gli alberelli storti di "Elephant" e con l'inutilità della vita così ben dispiegata da "Bowling for Columbine" ( e professata dalla NRA ), più che con impropri paragoni che ho letto in questi giorni con ''i Tre Giorni del Condor", legati soprattutto alle dinamiche del prologo, sganciate dalle ''motivazioni'' ( anche se... : " La gente se ne frega che noi glielo chiediamo, vuole solo che noi provvediamo " : eh già...).
Riallacciandomi a quanto scrivevo più sotto, riguardo al fatto che ( essendo ateo, ''devo'' trovare il mio profeta in terra ) io certo non mi scandalizzo od altero se qualcuno si mette a fare satira ( o non riuscendoci semplicemente offende ) su Darwin : se le tavole o le battute sono stupide e idiote, il loro potere satirico, caustico e intellettuale si autoannulla da sé, e l'offesa evapora, se invece sono riuscite [ non m'è mai capitato ( nemmeno con l'episodio di Sout Park che vede protagonista R.Dawkins ( e R.Limbaugh, se non ricordo male...) ), ma mai dire mai ], è l'occasione per farsi una risata.
Ecco un esempio : http://www.fattidiscienza.it/2014/03/la-rappresentazione-di-darwin-nelle-vignette-di-epoca-vittoriana/
Intanto, mentre il giorno delle matite ( e delle divise, e delle borse della spesa ) spezzate si allontana dietro un altro giro di giostra, ecco che i Bastioni Europa, ieri, marciando marciando ( allons enfants ) a braccetto, si allontanavano sempre più dalla Fortezza ( Bastiani di ) Kobane, ultimo CheckPoint Charlie a senso unico, ignorato e lasciato morire 100 mt al di là del confine turco.
Che andassero tutti ad arruolarsi, il 18 di Febbraio ( ci sarà tempo per il Brumaio ) prossimo venturo alla Casa Bianca ( è facile attaccare e perdere, come bene sanno i Bush padre e figlio balengo, così com'è facile ritirarsi riparandosi dietro al popolo che NON le voleva proprio iniziare, quelle guerre : Iraq e Libia, e - senza aver imparato alcunché dall'esperienza russa - in Afghanistan ).
Ok, dite quello che volete ( semplicistico, riduttivo, parziale : non lo è ), però questo anche solo come racconto di ''SF'' è una piccola 'goduria' :
http://www.carmillaonline.com/2015/01/11/ctrl-h/
E, a proposito della Scheggia Tagliente di cui sopra, ecco un profluvio, molto arbitrario ( nel senso che pesco solo da MicroMega, con buona pace di chi je piace e di chi no ( a me piaciucchia ) ), di promemoria per il futuro : tornare qui fra 6 mesi, e vedere l'effetto che fa.
----- http://temi.repubblica.it/micromega-online/eroi-della-democrazia-dio-ipocrisie/
----- http://temi.repubblica.it/micromega-online/per-i-morti-del-charlie-hebdo-aboliamo-ogni-tutela-legale-del-sacro/
----- http://temi.repubblica.it/micromega-online/siamo-tutti-charlie-hebdo-intervista-a-gerard-biard-caporedattore-del-giornale/
----- http://temi.repubblica.it/micromega-online/addio-wolinski/
----- http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-libero-pensiero-e-il-sangue-dei-martiri-laici/
----- http://temi.repubblica.it/micromega-online/new-york-11-settembre-parigi-7-gennaio/
----- http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/01/08/cinzia-sciuto-dio-e-morto/
----- http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/01/08/alessandro-esposito-l%E2%80%99islam-tradito/
----- http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/01/08/alessandro-robecchi-il-mitra-seppellisce-piu-di-una-risata/
Aggiungo una pagina ( partigiana e condivisibile in tutto e per tutto ) segnalatami da @MdC :
http://www.umanitanova.org/2015/01/09/ne-dio-ne-stato/
Tra le tante aberranti storture, eccone una dal (mio) Veneto. Mi autocensuro (anche per non occupare qualche chilometro di spazio verticale) riguardo al mio pensiero sulla sig.ra Donazzan.
E non è uno scherzo. Sigh.
http://www.huffingtonpost.it/2015/01/09/francia-circolare-presidi_n_6444660.html
Che cosa ti/ci/mi dicevo, qualche km + sotto ( tranquillo...ché i tuoi km sono i miei mt...! ), Greg ?
Lo riposto qui...un po' perché mi son proprio piaciuto parecchio ( ovviamente cose che, in altra forma, hanno detto prima e meglio di me altre persone ), e un po' perché vedo, dal tuo link, che i pervertiti minchioni farciti si son già messi all'opera.
[...già da subito ''fini osservatori'' approfittando dell'occasione si son messi a lanciare paralleli iperbolici tra il Terrorismo Rosso degli anni di piombo e ''questo'', islamico fondamentalista ( che per ogni infedele ucciso ne ammazza 1000 dei ''loro'' ), dicendo più o meno che il terrorismo iniziò a cedere e a sfarinarsi quando la base, il popolo iniziò a criticare apertamente il movimento, non solo dopo gli ammazzamenti, ma in ogni occasione buona ( l'esempio che diede Guido Rossa, lo ''sfogliare l'Album di Famiglia" [ Rossana Rossanda ], etc...) : ovvio, non è così semplice, specchiabile e reciproco l'accostamento --- e bisogna stornare dal ragionamento tutta quella pletora di somari nocchieri del proprio collegio-bacino di voti che continuamente non fa che chiedere ai fedeli mussulmani di rinnegare i fondamentalisti, di dire chiaramente - "ma ditelo, no ? perché non lo dite, eh ?" - : "terrorismo? cattivo!" ---, ma penso abbia un fondo, una fioca luce di verità ]
Ecco, un fioco lume che i lividi sputi carburanti degli ignoranti di professione montano a rogo, e la somara nocchiera Donazzan è solo l'ultimo grano aggiunto al rosario dei petulanti di professione.
Ovvio che l'esempio che hai riportato, Greg, di cui (non!) stiamo discutendo! - altro che km altrimenti, anni luce! -, ne va delle nostre metaforiche ulcere, fa parte di una - la solita - deriva semi-mediatica, una deriva parziale rispetto al passo lento del corpo del paese, una deriva composta dai lacerti sopravviventi di un paese in bilico : rimasuglio su rimasuglio ( la mamma dei cretini ha seriamente bisogno di una vaginoplastica, e il papà di un'isterectomia ), che dici, sono ( ancora oggi ) il 50 % ?
Qui bisogna ancora trascegliere dall'italianesimo, gente.
Una deriva montante, insomma. Certo è che spingi spingi, un colpo oggi uno domani da parte dell'eruttiva dorsale atlantica, pure l'Africa e il Sud America son qui a dimostrarci quanto un fenomeno che preso singolarmente risulta essere tutt'al più folklore...contestualizzandolo in proporzione al tempo Storico...assume la valenza di un diverso tipo di deriva, quella Continentale. Avanti così, e vuoi vedere che a forza di puttanate [ ma ricordiamoci che '''''per ogni''''' assessore minchierrimo come la petulante giovannad'arco Donazzan che dal caos dello sfondo del bel paese si arrampica sui tendaggi delle stanze bel pensare a sbraitare lacrime belluine ( ch'è solo l'ultimo grano aggiunto al rosario dei bestemmiatori contro il buon senso ) e il miticologico tafano Oscar Lancini c'è un Angelo Vassallo, morto ] fra qualche milionata di anni tra Desenzano e Bussolengo sorgerà un Baldo Everest.
p.s. : per esser chiari : hanno fatto bene a mettere in stato di fermo Dieudonné ( per quel che ne so ad oggi ) : l'apologia di terrorismo così come quella di fascismo e nazismo -[ che al contrario del comunismo non sono favole utopiche ma totalitarismi che sono stati applicati su vasta scala : non può esserci apologia di comunismo ( i 50 - arrotondiamo per eccesso - milioni di morti pre-post Stalin ) perché la favoletta non è mai stata reificata, e in Italia 'sti qua in versione edulcorata hanno fatto pure qualcosa di buono ]- devono essere colpite e schiacciate sul nascere.
Ci vorrebbe un Leftovers chirurgico : siam tutti ''scomparenti avanzi rimasti ritornanti'' per qualcuno, ma va bene così : in ogni caso, di qui o di là, o Donazzan ( la somara nocchiera ) o me ( un bardotto da riproduzione ) : questo trilombardoveneto non può contenere entrambi.
Ho notato solo ora il primo commento di Milletropico: condivido al 100%. Tanto più che gli imprescindibili culti religiosi non cessano mai di invocare, esigere, bramare violenza. In questa direzione vanno anche le "colorite", simpaticissime parole del simpatico addetto alle pubbliche relazioni del Vaticano: come non si può che considerare "normale" (?!!) rispondere con violenza a una banale offesa verbale? Suvvia, mi pare il minimo. L'importante è che non si offendano le religioni, eh.
E siamo in due ( gli avevo risposto più sotto dichiarandomi fondamental(istica)mente d'accordo ), facciamo un bel 300%...
"In ogni villaggio c'è una torcia, l'insegnante, e un estintore, il prete." : giusto per rimanere in Francia, passando dalla ghigliottina alla sua evoluzione : l'assenza della ghigliottina.
ciao Matteo, solo per dirti che c'è da farsi venire il mal d'auto a voler rileggere tutto. Se qui appena appena esce una discussione che valga la pena ecco che succede, almeno a me che non ho un periscopio. Vado su e giù come una falena impazzita finchè torno su e scrivo qua. Ma che roba pazzesca questo sistema , ora! in passato si è arrivati a duecento commenti senza perdere assolutamente il filo.Chiudo.
Volevo solo dire una cosa: sai quel Dieudonnè che bla bla bla scoprono ora quanto è str...? Bene, nel 2009 ci feci una play su di lui, antisemita della malora. Sai quanti me la votarono? sette. E allora che vadano davvero tutti in mona, je sui qua je sui là... je suis ... come si dice coglione in francese? aggiungo che ieri volevo riproporla, l'avevo bell'e copiata, sistemata, sudata per bene.... il sistema non l'ha presa, ti rendi conto? non l'ha presa... vabbè, ciao
Eh si lo so chi è - leggi qui sotto...no, più sotto...si, ecco...no...si...lì...hm, ok, così è quasi un porno : utilizziamo allora il magico ''ctrl+f'' e siamo a posto, direi - : e come ho scritto, l'apologia di nazifascismo e di terrorismo ( "Je suis Charlie Coulibaly" : quindi, in pratica, si auto(de)pone sulla linea di tiro, bene...), le vignette di propaganda antisemita & C. della stampa di regime del 3° Reich, dello stalinismo e derivati, e di chiunque altro, quelle italiane ai tempi delle guerre d'invasione e colonizzazione
--( spezzeremo le reni alla Tripolitania, alla Cirenaica, all'Abissinia, alla Grecia, all'Unione Sovietica... : http://www.casoesse.org/wp-content/uploads/2011/06/figura-12.jpg --- http://njema.weebly.com/uploads/6/3/4/5/6345478/5290955_orig.jpg e ci godremo il nostro posto al sole di Macallé, Addis Abeba, Tobruk, Adua, Tripoli, Bengasi...)--,
quelle vittoriane contro Darwin, quelle sugli amerindi..., sono una cosa : la satira, è un'altra.
Sarò strano io, ma vedo ancora una differenza tra il deridere un ''sentimento religioso'', specialmente mono (oggi) ma pure poli-teista ( riversato verso laterizie entità latenti : Dio, Allah, Yahweh, Buddha, Mangoni, gattini...), e - tornando al commento qui sotto del papabile Valdemar - lo sfottere Mammà ( senza contare che le mamme non chiedono il pizzo dell'8xmille ).
Può essere utile, ogni tanto, un'endovenosa, un richiamo di :
Bill Maher ( Larry Charles : "Religoulous" : https://www.youtube.com/watch?v=Yd7MtxYwHHQ : a piccoli sorsi, è un po' pomposo (il film)...),
Bill Hicks ( https://www.youtube.com/watch?v=9o3EMWaif9s&t=35m04s : lunghe sorsate, sembra appena spillato ),
Family Guy ( https://www.youtube.com/watch?v=-LPs0lzuFek --- poi, certo, è (sempre) meglio contestualizzare (sempre) il tutto, a volte... : https://www.youtube.com/watch?v=z3qEpxAdRk8 ),
Daniele Luttazzi ( https://www.youtube.com/watch?v=IdRTqKdD8NI ).
Lo si dice da sempre : la satira è un'arma a senso unico, attacca sia il potere quanto il tapino meschino, ma si muove sempre dal basso verso l'alto, fa sorridere il potere ( temporale, secolare, criminale : di chi manovra Droni e di chi imbraccia AK47 o Calibro 9 Parabellum ), fino a quando il potere non sorride più, e fa vergognare il popolino di aver riso per certe cose.
Jesu(i)s Charlie.
p.s. : la (vecchia) playlist googolando non l'ho trovata ( deduco che non sia più reperibile, magari era un post di CR ? ), e mi spiace che la nuova sia svampata nascendo... Ma il personaggio non merita tanti sforzi e (s)madonn(am)e(nti)...
no infatti, c'è molto e di ben più interessante da fare e scrivere che occuparsi di una vecchia play, per di più svampata e di quanto ormai qui si sia arrivati al dialogo fra sordi. Ma certo è questo quel che vale e, però, mi chiedo: finita la comunità com'era, con tutte le sue miserie e, a volte, grandezze, cosa resta? In fondo, a ben rifletterci, era lo specifico di questo sito, non altro.
Si Paola, è un discorso che ho ( assieme ad altri, molti dei quali ''qui'' presenti, come ben sai!, eh-eh...gran bel piccolo battagliare, vero ? ) affrontato al tempo del rinnovo 2014 del sito. Tutto quel che avevo da dire l'ho detto, e poi ripetuto, e poi ribadito, allora, oramai quasi un anno fa. Adesso è la volta di una nuova primavera [ sarà che ho da poco terminato il romanzo di Strout e la visione degli altri due episodi di Cholodenko-Anderson-McDormand ( giusto per tornare al senso originario del post, che io stesso ho deviato per via di quell'immagine ''pennarello/fucile'' che non ho potuto che inevitabilmente paragonare ai fatti di Parigi di questo inizio Gennaio ) ma sono in vena poeticastra...], e ritornerei pure sul discorso ( non c'è sordo peggiore di chi è reticente all'audire...) se non avessi altro da fare di più piacevole, tipo allenarmi per il concorso di mangiatore di vetro e ingoiatore di lampadine che a giorni si svolgerà in quel di Murano.
Una cosa è certa : un po' lo è, confuso, il tutto, ma non credo così irrimediabilmente : colpa della nippo-produzione che preferisce i 300.000.000 di clic al dialogo ( è innegabile che ci sia meno partecipazione ''verticale'', e che si favorisca una partecipazione più ''orizzontale'' e corpuscolare ), colpa di certe mani legate che non vogliono-possono-provano a sciogliersi, colpa della nuova impaginazione commenti, colpa della scomparsa del journal old style ( per pagine, invece che in scroll ), colpa mia e nostra che rilanciamo continuamente ( come prima, come sempre : però a me questo piace assai ) nuovi off-topic... Però mi sembra un buon compromesso : per quanto mi riguarda, con la play sul Kurdistan e quella su Kobane ho proseguito del tutto coerentemente con un percorso ininterrotto iniziato quando mi sono iscritto qui, sbraitando : ''tutto è cinema !". Ecco perché ripeto, e anzi voglio essere più chiaro : mi spiache che la play ti si sia crashata...e mi piacerebbe leggerla ( anche se il personaggio non merita tanto sforzo ! ;-)) ). Un caro saluto!
Sarà perchè il passato per me è un paese straniero, che non ci vedo molta differenza dopo averci fatto l'abitudine fra l'ieri e l'oggi se non la nostalgia. Forse è semplicemente l'utenza ad essere cambianta e ad essere diventata meno "dialogante". Di positivo ci vedo che ci sono meno risse di una volta (e chi ha voglia perchjè chi ha voglia di parlare (e di interrogarsi) può farlo benissimo anche adesso. Sono d'accordo sulla difficoltà di seguire un filo logico in questa discussione (del resto è un parere che ho espresso chiaramente qualche commento fa) ma questo è tutto. Penso che se si evitasse di utilizzare l'opzione del "rispondi", tutto forse diventerebbe più chiaro e simile al passato (con la sola differenza dell'inversione dell'ordine cronologico rispetto a quello che accadeva prima
Ciao Enrico, in parte ti ho già risposto col mio contemporaneo messaggio a Paola, qui sotto, aggiungo solo che, riguardo all'opzione ''rispondi'' - come già evidenziai più volte in passato - basterebbe ignorarne l'esistenza ( vedi il mio primo commento in risposta a te, Paola e Gregorio ) e andare giù di chioccioletta-nome-argomento : un hashtag artigianale, insomma.
Un'altra cosa : se i commenti principali proseguono dall'alto verso il basso, dal più recente al più vecchio, con le risposte ai commenti accade lo stesso, perciò la prima risposta la si trova in basso, e via via a salire i commenti nuovi...così che l'ultimo commento in alto, il più recente, sembra ( anche se la data e l'ora ( o un loro simulacro del tipo ''circa 5 ore fa'', ''due giorni fa'' (???) sono lì a testimoniarne l'effettiva progressione, ''certo''...] la vera risposta al commento principale. Guardala così : è un modo per mantenere in forma i neuroni...
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