Tomas Milian (Tomas Quintin Rodriguez) e Bombolo (Franco Lechner) sono due attori agli antipodi. Il primo è cubano, di gran carattere, con alle spalle un paio di anni all'Actors Studio di New York e tanta voglia di sfondare nel mondo del cinema. La fortuna di Milian nasce in Italia, il suo volto è cercato dai grandi registi e da quelli meno grandi e Milian non si risparmia: La notte brava-1959-Mauro Bolognini, Un giorno da leoni-1961- Nanni Loy, Boccaccio '70-1962-Luchino Visconti, “Banditi a Milano”-1968-Carlo Lizzani alcuni dei suoi titoli più illustri. La particolarità di Milian era la sua capacità a ricoprire molte tipologie di ruoli, così spesso si ritrovava nella parte del cattivo nei western spaghetti e nei fantastici poliziotteschi all'italiana.
Sarà proprio con questo secondo genere che incontrerà la sua massima popolarità.
Bombolo non è un attore, intraprende questa carriera per caso, tanto per tirare su qualche lira in più. Venditore ambulante di pentolame e piatti nelle piazze di Roma, inciampa nella carriera di attore a più di quarant'anni, grazie all'occhio sveglio di due volpi dello spettacolo: Pierfrancesco Pingitore e Mario Castellacci che lo videro per la prima volta in una trattoria e ne rimasero subito colpiti, tanto che lo vollero nella loro compagnia teatrale del Bagaglino. In seguito fu notato da Bruno Corbucci che gli cucì addosso il ruolo di “Venticello”, la spalla ideale per il maresciallo Giraldi, interpretato da Tomas Milian. Da questa felice unione sono nati ben 9 film degli 11 dedicati a Nico Giraldi:
-“Squadra antifurto”-1976
-“Squadra antitruffa”-1977
-“Squadra antimafia”-1978
-“Assassinio sul Tevere”-1979
-“Delitto a Porta Romana”-1980
-"Delitto al ristorante cinese"-1981
-“Delitto sull'autostrada”-1982
-“Delitto in formula uno”-1984
-“Delitto al Blue Gay”-1984
Ma questo post è dedicato agli strani legami che spesso si stringono nella vita. Persone lontanissime per caratteri, cultura, nazionalità... si trovano a vivere momenti particolari e intensi che li porteranno ad un affetto profondo e indissolubile.
Tomas Milian e Bombolo si videro la prima volta sul set del loro primo film insieme: “Squadra antifurto”. La scena si svolgeva in una pizzeria e Bombolo seduto ad un tavolino apparecchiato reclamava un piatto di spaghetti sbattendo le posate sulla tovaglia: “...Vojo gli spaghetti... datemi un piatto di spaghetti... vojo subito gli spaghetti!!”.
Tomas guardò divertito la scena ed ebbe una idea, si rivolse a Corbucci e gli disse: “...Bruno, perché invece di 'spaghetti', non gli fai dire: 'vojo na pizza, datemi na pizza', perchè la pizza si magna e si da”. Bruno Corbucci capì subito la trovata, cambiò la battuta al volo e Bombolo cominciò la sua nuova scena: “Vojo na pizza, datemi na pizza...”, Tomas Milian gli arrivò alle spalle, e senza che Bombolo sapesse niente, gli arrivò una sberla potentissima in faccia (“pizza” in romanesco vuol proprio dire schiaffone in viso). Tutte le persone presenti sul set scoppiarono a ridere come dei matti e anche sul grande schermo le famose “pizze” del maresciallo Giraldi a “Venticello” diventarono tra i momenti più attesi dal pubblico affezionato alla serie.
Tomas Milian e Bombolo diventarono amici così, prendendosi a schiaffi per finta iniziarono una profonda e sincera amicizia. Tomas era spesso a casa di Bombolo, a pranzo con la sua famiglia romana. Tomas apprezzava di Bombolo la sua genuinità e Bombolo amava di Tomas il suo essere semplice, il suo “non darsi arie”.
“Ahò... me devi menà di più, è da un po' che non mi dai qualche pizza”, scherzava spesso Bombolo sul set, amava molto quelle scene di schiaffoni, che sapeva essere un punto di forza della loro comicità. Purtroppo Franco Lechner in arte Bombolo è morto molto presto, muore a soli 56 anni con alle spalle una corta carriera che lo ha reso molto popolare e amato da un pubblico affezionato.
Bellissimo è il ricordo di Tomas Milian del funerale di Bombolo.
“Era la sua ultima scena, non volevo essere riconosciuto o notato, così mi misi da una parte, nascosto da un cappello. Quando mi passò la bara di Bombolo accanto, le diedi una piccola sberla: “Tieni Bombolo, l'ultima pizza!”... “Mi manca molto Bombolo... è importante Bombolo!”.
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