Diet of Sex
Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro. Nello spazio commenti, chiunque può contribuire a dire la sua durante l’arco della settimana e vedere il weekend successivo la propria osservazione passare sotto i riflettori per un confronto più ampio.
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Diet of Sex: Si è concluso la scorsa settimana a Berlino il 9° Porn FilmFestival. Quasi sicuramente, di fronte al nome della rassegna, penserete di tratti di un festival dedicato al cinema porno. In parte, avete ragione. In parte, no. La manifestazione, infatti, è lontana anni luce dal porno di YouPorn o PornHub: mostra semmai pellicole d'autore in cui il sesso, mostrato senza filtri, diventa parte integrante della narrazione e, in taluni casi, fondamentale. Tra i titoli, 52 Tuesdays, R100, Fucking Mystic, Sm-Rechter, The Foxy Merkins e il "terapeutico" (di origine ispanica) Diet of Sex. Vietatissima ai minori, ecco una clip da quest'ultima, che viviseziona una situazione più comunissima di quanto si pensi (ah, maledetti bagni occupati al risveglio...). Ripeto: VM18.
Lindsay Lohan: La cattiva ragazza è diventata buona. Lo dice un giudice di Los Angeles che la assolve dall'accuso di furto di una collana. I motivi? Lindsay ha già scontato metà delle 240 ore di servizio sociale assegnatele e si occupa per conto di un'associazione inglese di bambini sfortunati. Fatto sta, però, che rimane in libertà vigilata per un altro episodio: guida spericolata. Ad essere onesti le disavveture di quella matta di Lindsay sono sempre uno spasso.
Hunger Games: Il canto della Rivolta - Parte 1: La tetralogia dello young adult tratto dalla saga di Suzanne Collins si avvicina all'epilogo e raduna nomi sempre più altisonanti e legati al cinema d'autore. Uno di questi è ovviamente quello di Julianne Moore, che interrogata sul perché abbia accettato ha risposto candidamente: «L'ho fatto per i miei figli, che adorano Katniss». Ah, cuore di mamma.
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Il segreto del suo volto: È tratto da un romanzo che si intitola Le ceneri della defunta. In originale, il regista ha pensato di chiamarlo Phoenix, in onore al locale all'interno della storia che ha grande importanza e per ricordare la Fenice. I nostri geniali titolisti, però, lo hanno trasformato in Il segreto del suo volto. Sul serio, non è lo scherzo di un buontempone.
Wild: Il Torino Film Festival ha scelto Wild di Jean-Marc Vallée come film di chiusura. Per logica, il film sarebbe dovuto quindi arrivare nelle sale a breve. E,invece, quei furboni della Fox Italia lo hanno fissato per il 5 marzo. Sperano forse nell'onda post-Oscar?
Angelina Jolie: Tanto si impegna la gatta nel sociale che scese nel lardo della politica... Ebbene sì, Angelina sembra aver deciso di impegnarsi in prima persona per le elezioni americane del 2016. Non sappiamo se sia una scelta vincente o meno ma concluderebbe così diverse stagioni che l'hanno sempre vista in prima linea su tutti i fronti.
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Guardiani della galassia: Il film più visto worldwide del 2014 non sfonda in Italia e rasenta quasi il flop con i suoi 4 milioni di euro. E, secondo voi, perché? Semplice, arriva in sala con 5 mesi di ritardo, confermando che determinati titoli dovrebbero uscire ovunque in date and day.
Fury, Unbroken: Di nuovo Angelina Jolie. Ma non è sola, c'è anche Brad Pitt. I nostri lungimiranti distributori hanno deciso di mettere marito e moglie l'uno contro l'altra, fissando per il29 gennaio l'uscita dei rispettivi Unbroken e Fury, entrambi titoli ambientati durante la Seconda guerra mondiale. Chi vincerà? Sono aperte le scommesse...
Non escludo il ritorno: In tempi di biopic, un biografico non si nega a nessuno. E così l'italiano e iperproduttivo Stefano Calvagna ci racconta la terza fase di Franco Califano con un'opera che il regista voleva al Festival di Roma. L'esclusione, però, di Muller non gli è andata giù e, senza interrogarsi sulla qualità (non eccelsa) del lavoro, giù di strali e dichiarazioni che lamentano la mancata partecipazione per ragioni politiche. Bah. Tutto il resto è noia.
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Renée Zellweger, Lara Flynn-Boyle: Il Semaforo manca da qualche settimana ma non poteva esimersi dal commentare il caso mediatico più incredibile occorso nel frattempo. La 'povera' Renée Zellweger si è vista catapultare sulle copertine di mezzo mondo come colei da additare per i devastanti effetti della chirurgia estetica. A guardare bene le foto, però, certa stampa dovrebbe tacere: Renée è sì irriconoscibile ma per un motivo contrario all'accusa che le se muove: ha semmai rinunciato alla chirurgia estetica e ha lasciato scorrersi addosso i segni del tempo. Bastava un po' più di attenzione e umanità per non accanarsi inutilmente contro una donna ormai matura e serena, che per colpa dello star system ha più volte rovinato la sua faccia e il suo corpo. Stesso identico trattamento (ma a ragioni inverse) è stato dedicato questa settimana a Lara Flynn-Boyle, ritornata in splendida forma dopo essere apparsa l'anno scorso in condizioni non proprio perfette. Quando non si è mai contenti....
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1992: Dopo il successo della serie italiana targata Sky Gomorra, gli occhi degli addetti ai lavori sono tutti puntati sulla nuova produzione firmata Murdoch. Si tratta di 1992, serie dedicata a Tangentopoli, composta da dieci episodi di un'ora e diretta da Giuseppe Gagliardi e Gianluca Jodice. Interpretata da Stefano Accorsi, Guido Caprino, Domenico Diele, Tea Falco, Miriam Leone e Alessandro Roja, 1992 andrà in onda a breve ma FilmTv.it è in grado, in anteprima, di annunciarne la complessa trama:
"Luca Pastore, un poliziotto, lavora fianco a fianco con Antonio Di Pietro al servizio del pool Mani Pulite. Tra indagini, arresti e interrogatori, il suo scopo è quello di ricostruire pezzo per pezzo la rete di Tangentopoli, anche sotto pressione e minacce. Luca, però, non deve guardarsi solo dai nemici: il suo maggiore ostacolo alla carriera è infatti l'amore per Bibi Mainaghi, la figlia di uno degli imprenditori indagati dal Pool.
Pietro Bosco, un giovane veterano della prima Guerra del Golfo, viene eletto in Parlamento tra le fila della Lega Nord. Appassionato di rugby e amante della birra, si ritrova dunque sulla scena politica rivelando presto tutta la sua inadeguatezza. La sua unica speranza è quella di trovare un mentore e, così, comincia a fare affidamento su un vecchio democristiano, che gli insegna le regole del gioco. Impetuoso e duro, Pietro impara l'arte del potere e insegue il suo sogno di riscatto sociale, che raggiunge il suo apice quando si innamora di Veronica Castello, una showgirl che dopo il crollo della Prima Repubblica è alla ricerca di una nuova carriera.
Veronica Castello desidera ad ogni costo essere famosa. La sua è un'esigenza quasi fisica, l'amore incondizionato per l'audience televisiva è l'unica cosa che nutre il suo amor proprio. Ex amante del potente imprenditore Michele Mainaghi, è colta alla sprovvista dall'incedere degli eventi e per rimanere a galla cerca qualche esponente politico della Seconda Repubblica che possa aiutarla, individuandolo in Pietro Bosco.
Leonardo Notte è un agente pubblicitario con un passato misterioso che affiora proprio quando, nel 1992, si imbatte nell'occasione della sua vita. Un ricattatore lo costringe infatti ad affrontare quegli eventi oscuri che ha volutamente dimenticato, riportando nella sua esistenza Viola, la figlia adolescente con cui non è mai stato in contatto. Per un uomo come Leo, in grado di "vedere" il futuro, eliminare le ombre del passato diventa quasi una missione.
Beatrice 'Bibi' Mainaghi, figlia orfana del ricco impreditore Michele, non avrebbe mai immaginato che a 24 anni sarebbe diventata l'unica responsabile delle sorti dell'azienda di famiglia. E nemmeno di doversi confrontare con l'abisso che interessa il suo essere donna, tra quello che pensava di essere e quello che forse invece è".
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