C’è chi nasce con un mestiere nel sangue e non sa come sfruttarlo al meglio e c’è invece chi un lavoro vuole impararlo da zero per dare un senso al suo domani. Per entrambe le categorie di individui esistono le scuole di cinema, un universo in cui grazie al supporto di docenti preparati ci si avvicina alla macchina cinema e alle sue mille professioni. Regia, montaggio, fotografia, scenografia, sceneggiatura, recitazione, sono le materie portanti di ogni istituto, pubblico o privato che sia. Per farvi conoscere l’universo delle scuole, abbiamo incontrato Giuseppe Paternò, giovanissimo fondatore (nonché docente di sceneggiatura e regista) della Scuola CinemaSud (qui il sito ufficiale). Splendida realtà indipendente che (r)esiste a Palermo dal 2009, la Scuola sta per tagliare il traguardo dei cinque anni, rivelandosi come una delle più attive ed energiche dell’Italia meridionale e capace di far percorrere ai professionisti del cinema un percorso inverso a quello abituale: non più dalle periferia alla Capitale ma da Roma a Palermo.
Giuseppe Paternò
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La Scuola CinemaSud festeggia i primi cinque anni di attività ed entro dicembre è prevista l’ inaugurazione della nuova sede in via Ammiraglio Gravina, 95. Saranno presenti per l’occasione registi, attori e produttori. Vuoi raccontarci quando nasce?
Nel 2009, dopo aver frequentato a Roma un master in scrittura cinematografica in cui mio docente è stato Volfango De Biasi, mi sono appassionato alla sceneggiatura e alla scrittura dell'idea, scoprendo anche mi piace insegnare sceneggiatura. Grazie al metodo di Volfango, parto dal fatto che ognuno dei miei allievi deve partire da un'idea per finire con una sceneggiatura pronta: questa è una novità, soprattutto per la Sicilia, considerando che spesso si parte da una sceneggiatura collettiva nata da un brainstorming creativo. Partendo da questo presupposto, mi sono "inventato" il corso di sceneggiatura.
Mi son detto: perché non affiancare il corso di sceneggiatura con uno di montaggio e uno di regia? Per caso, ho visto ai tempi un annuncio all'università di uno che si proponeva di dare lezioni di montaggio in Avid, trovando così il docente per l'apposito corso: Marco Romano. Per la regia, ho invece chiamato Pippo Gigliorosso, di cui di recente è uscito nei cinema Ore diciotto in punto, film a cui ha iniziato a lavorare allora. Ho partecipato alla scrittura della parte iniziale della prima stesura e ho, di conseguenza, visto nascere l idea iniziale del film.
Dopo i primi tre corsi, sono arrivati anche gli altri...
Partendo con i primi tre corsi, molti mi hanno contattato chiedendomi un corso di recitazione. Accontendandoli, ho chiesto la collaborazione di Giuditta Perriera, felicissima all'idea di poter insegnare in una scuola a Palermo strutturata come un'accademia e in cui si poteva scegliere se seguire tutte le materie o se specializzarsi in un settore specifico. Regia, montaggio, sceneggiatura e recitazione, costituivano dunque il nucleo portante della scuola ma in breve tempo a queste si sono aggiunte altre discipline attinenti al cinema: scenografia, motion graphics, tecniche di riprese video, doppiaggio, fotografia, make up... Adesso offriamo 13 corsi diversi e la persona che si iscrive può seguirne uno o più, in base alle proprie aspirazioni o inclinazioni. ? anche chiaro che, essendo una scuola privata che non conta su soldi pubblici o sovvenzioni particolari (del resto, le istituzioni non si sono mai avvicinate a noi: siam pochi e non muoviamo di certo la massa elettorale e non portiamo voti), più sono gli iscritti e più aumenta il budget a disposizione per offrire il meglio: questo non vuol dire però che i prezzi siano proibitivi, anzi. Sono molto accessibili e neanche lontanamente paragonabili ai salassi di Roma o Milano: per farti un esempio, il corso di sceneggiatura (lo stesso che io pagai 5 mila euro) costa 400 euro, pagabili anche a rate.
Una delle chiavi vincenti della scuola è l'aver chiamato a insegnare eccellenze legate alla produzione nazionale. Perché questa scelta?
Un anno a Roma per un corso di cinema può arrivare a costare anche sui 20 mila euro, comprese le spese di alloggio e vitto. Come potrebbe un giovane, non mantenuto dai genitori, sostenere la spesa? Sin dall'origine della scuola, ho voluto mantenere i prezzi contenuti e, in più, ho "deciso" che per una volta non sarebbero stati i palermitani a partire per avvicinarsi al cinema ma sarebbe stato il cinema ad avvicinarsi ai palermitani, volendo come insegnanti anche docenti che arrivano appositamente da Roma o Milano, come nel caso di De Biasi, che da amico convinto del progetto è stato il primo "forestiero" a mettere a disposizione la sua esperienza e continua a farlo anche oggi con i suoi workshop di regia e direzione di fotografia, nonostante gli impegni con il suo prossimo film (Un Natale stupefacente). Nei suoi workshop, si parte dall'idea di un cortometraggio e si arriva al montaggio dello stesso: dopo sei giorni, ogni allievo ha un prodotto finito di cui si possono già fare proiezioni. I ragazzi sul set fanno da assistenti alla regia o da aiuto regia mentre alcuni bravi attori si prestano a far da interpreti: quindi, come si capisce, impara più sul campo, dalla pratica, piuttosto che dalla teoria. Come diceva Orson Welles: La regia è fatta di otto inquadrature ma ci vuole tutta la vita per metterle in pratica.
De Biasi non è l'unico a venir da Roma: come insegnante, a titolo d'esempio, è passata anche Caterina Misasi, che all'epoca era al massimo del successo per il ruolo di Fanny nella serie Un medico in famiglia. Ma è solo uno dei tanti nomi, che si è prestato a venire a titolo gratuito, così come il produttore Gianluca Arcopinto per un seminario sulla produzione cinematografica.
Volfango De Biasi al lavoro con gli allievi della Scuola CinemaSud
Quanto durano i corsi?
I corsi di sceneggiatura, regia, montaggio, doppiaggio, etc, durano quattro mesi. Il corso annuale, che parte a ottobre e finisce a metà giugno, è quello di recitazione, suddiviso in livello base con docente Claudio Ambrosetti e livello avanzato con Maurizio Spicuzza e Alessia Spatoliatore. Ci si vede due volte a settimana, ogni incontro dura tre ore e mezza: si prepara uno spettacolo di teatro, ci si confronta sul rapporto con la videocamera, sulla creazione di set cinematografici e sulla preparazione per i casting. Chiara Agnello o Ugo Polizzi, che a Palermo si occupano di casting, mi chiamano spesso per chiedermi "nuovi volti". Alcuni dei miei ex alunni non solo hanno superato i casting ma sono anche stati scelti per ruoli in produzioni importanti: penso a Lorenzo Guccione, co-protagonista di La mafia uccide solo d'estate di Pif (era il bambino "rivale in amore" del protagonista) e mio allievo in un progetto scolastico, e a Ferdinando Gattuccio, allievo del 2010 scelto per la serie Squadra Antimafia 6.
Mutuando il metodo da me appreso allo IED, la sceneggiatura si studia sul manuale di Syd Field, uno dei più validi in circolazione, iniziando dalla teoria a capire come mettere un'idea su carta per arrivare alla stesura dei primi trenta minuti del film e poi del secondo e del terzo atto. Ovviamente, si fa in modo di arrivare al film finito ma c'è anche chi sceglie di fermarsi prima. Per il corso di regia, si prova a far capire la grammatica di un film, offrendo anche spezzoni e discussioni su alcune sequenze che abbiano un motivo particolare d'interesse. L'obiettivo è sempre quello di arrivare alla realizzazione almeno di un cortometraggio per spiegare anche cosa avviene in fase di postproduzione e montaggio. Per il saggio teatrale finale, inoltre, provvediamo noi a creare le scenografie con gli allievi del corso tenuto da Valentina Conigliaro.
Tutti i corsi sono aperti a chiunque, da chi vuole delle basi professionali e a chi invece vuole soltanto occuparsi di cinema come hobby. Gli unici limiti, ovviamente, sono per i corsi di recitazione di livello avanzato: Maurizio Spicuzza prepara gli allievi per le più importanti accademie italiane (la “Silvio D'Amico”, la “Paolo Grassi” e lo Stabile di Genova) e, quindi, ci tiene ad avere una classe preparata, da formare in base alla qualità. Tra recitazione e gli altri corsi, ogni anno passano dalla scuola tra i 50 e i 60 allievi.
Quale sarà il primo workshop di quest'anno?
Iniziamo il 16 ottobre con Domenico Saverni, sceneggiatore di tutti i film di Natale, da Natale a New York a Un Natale stupefacente, oltre che di Le rose del deserto, vari Fantozzi, Io speriamo che me la cavo, Ho vinto la lotteria di Capodanno, Le comiche, e di serie tv come Don Matteo, Dio vede e provvede e Classe di ferro. ? palermitano ma, vivendo e lavorando a Roma, non ha mai insegnato nella sua città. L'obiettivo è quello di far capire cosa significhi scrivere una sceneggiatura (soprattutto di commedia) e come proporre un film a un produttore: non sottovalutiamo che le scuole servono anche a creare reti di contatto, oltre che a imparare.
Quale è stato finora il più grande prodotto nato dalla scuola?
La Scuola Cinemasud ha provveduto nel 2010 a far da "base" per la docufiction Poeti arabi di Sicilia del regista Mohamed Kenawi, con la produzione di Al Jazeera, gestendo un set con oltre cento attori. Oltre a ciò, ci sono stati anche vari cortometraggi che hanno partecipato con successo a svariati festival e a breve la serie televisiva 2048, ideata da me e interpretata da alcuni degli allievi del corso di recitazione della mia scuola. È la prima serie italiana ambientata in un possibile futuro in cui i cellulari saranno i nostri padroni e già l ho presentata a Roma durante il festival "hello series!". Dovrebbe andare in onda a gennaio su I Like Tv.
Poeti arabi di Sicilia
Da dove nasce la tua passione per il cinema, dal momento che sei personalmente autore e regista di diversi cortometraggi?
Già a dieci anni leggevo il “Rondolino”, il mio primo manuale di storia del cinema che poi ho ristudiato all'università. La passione mi è stata trasmessa da mio padre, che ha fatto l'attore in film come Il Padrino - Parte III, Giovanni Falcone o Pizza Connection, tutte opere girate qui a Palermo, con ruoli più o meno importanti. A casa i libri di cinema non mancavano mai ed io curioso del lavoro di papà mi interessavo a cosa significasse stare sul set. A dodici/tredici anni vedevo già i film di Buster Keaton, Charlie Chaplin e Orson Welles: Quarto potere l'ho visto a 13 anni per esempio. Dopo il liceo classico, mi sono laureato in Storia e Critica del Cinema al Dams con Renato Tommasino e Rino Schembri prima di studiare sceneggiatura per il cinema allo IED, dove ho conosciuto Francesco Trento (sceneggiatore di 20 sigarette) e De Biasi.
Progetti per il futuro?
Beh, ovvio, trovare un produttore che mi finanzi la mia opera prima, facile no?
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