Qui di seguito si trova la prima parte del post ( i punti dall'1 al 5 ) :
PARTE SESTA : the Most Dangerous Game.
. I .
Fate il Vostro Gioco ( tra haram e harem ).
Borghesia Illuminata, Plebe Pirotecnica, King of Ashes.
Tra Dracarys e Valar Morghulis.
Play the Game.
Stark, Lannister, Tyrell, Baratheon...
" Un assunto, puntualmente verificabile : spesso la mente comprende più agevolmente tramite i dettagli piuttosto che nello sguardo d'insieme, ragion per cui per i lettori è naturalmente più piacevole assimilare il significato di un vasto affresco storico attraverso la storia di una singola famiglia. "
Daniel Mendelsohn - gli Scomparsi ( the Lost - A Search for Six of Six Million ) - 2006
“ Next time you're going to do something like that, tell me first “
the Hound ad Arya Stark
Gioco-Esercizio ( del Potere ) : il 18 di Brumaio Eterno :
Forever Young, Country Man : Robb Stark → Matthew Renzye :
“ Vinco ogni battaglia, ma sto perdendo la guerra “ :
Hegel ( Napoleone Bonaparte ) → Marx ( Napoleone III° ) → Germi-Monicelli-Tognazzi ( Waldo ) :
Tragedia ( Mussolini ) → Farsa ( Berlusconi ) → Supercazzola ( Renzi ).
Trovare le 10 piccole differenze tra la monarchica linea di successione di scalata al potere tramite il sangue e il nome di famiglia e quella - sempre monarchica - dettata da libere elezioni.
La domanda retorica, inflazionata, pleonastica e tutto sommato inutile che ci si può porre di fronte a Games of Thrones è : ma...è un Fantasy ? Oppure, inoltrandosi nell'ancillare e subordinato rispetto alla canonizzazione/canonificazione ( nel senso del Canone Occidentale ) : racconta di un medioevo Ucronico ? O siamo NOI la sua Distopia ?
La mia paura...è che parli del nostro Presente. Punto.
Una cosa è certa, il Futuro di “Game of Thrones” potrebbe sfociare, come il nostro recente Moderno passato d'appena ieri l'altro, nel “Saggio sull'Ineguaglianza delle Razze Umane” di J.-A. De Gobineau (1855).
E di lì al Mein Kampf.
Altro che Marjuana → Metanfetamina.
Tutto il Mondo
---[ almeno quello conosciuto, e ''cavo'' : cosa s'intenda per Mondo Cavo ( versione grande : Sfera di Dyson ) l'ho ''spiegato'' nelle prime due playlist ( in vece di post ) dedicate alle prime due stagioni della serie ( i relativi link : stagione Uno e Stagione Due ), e quindi non affronterò anche qui questa stramba teoria che tenta di risolvere l'enigma in/sospeso su quale possa essere la vera natura del contesto spazio-temporale del mondo in cui si muovono i personaggi di Game of Thrones e che d'altronde non credo sia quella corretta...almeno tanto quanto penso che sia perfetta ]---
è Paese, ovvero :
sventolare i propri errori come vessilli di vittoria.
C'è un vecchio mulino in pietra
---( un altro, di mulino, non quello conquistato senza scopo, anzi controproducentemente da Edmure Tully, cui Robb Stark spiega come sono le cose così come stanno : “ Il mio piano era quello di attirarlo [ Tywin Lannister ] verso ovest, dove saremmo stati in grado di accerchiarlo e ucciderlo : volevo che ci inseguisse. Cosa che avrebbe fatto perché è un cane rabbioso, senza un briciolo di strategia militare [ ma ''politica'' si, come ci canteranno le Piogge di Castamere...], e adesso io avrei la sua testa piantata su un palo appuntito. E invece...ho un mulino “ )---,
in quella zona di Westeros chiamata il Dono, che troneggia giacendo abbandonato da tempo
---[ ma non dal tempo, che riserva, piegando l'altrove soverchiante funzione plasmante di ciò che chiamiamo caos perché non riusciamo a comprenderne le trame – trame che ''in egual misura'' sono tessute da esseri consenzienti come dalle inconsapevole forze naturali ( chimiche, geologiche, fisiche, metereologiche, geografiche, biologiche, epi-genetiche, ecologiche, ambientali ) -, e che di conseguenza ''risolviamo'' precipitandone il mistero in una (altra) scatola vuota sulla quale poniamo l'etichetta di ''destino'', al proprio inesorabile passaggio conformante e performante, un ruolo, particolare o comune, più o meno importante, piccolo o grande che sia, ]---
dai suoi costruttori ed abitanti, posto non molto lontano dal confine sud della Barriera : lo eressero i *** ( un popolo talmente estintosi che...no, proprio non ne ricordo il nome ), poi costretti a fuggire per le continue incursioni dei bruti.
Di questi tempi, quella vecchia costruzione di rocce e sassi sapientemente incastrate e amalgamati tra loro ( che Ygritt ammira molto colpita definendola ''palazzo'', e quasi cadendo in ''deliquio''...così la prende in giro Jon Snow : in uno sguardo stupefatto è racchiuso il succo di ''tutto'' il Jared Diamond di “Armi, Acciaio e Malattie” ), ha inconsapevolmente ( non certo e solo per sé, ma per le genti che vi transitano d'intorno ) assunto le simboliche fattezze di un crocevia per la famiglia Stark : prima Jon, poi Bran e Rickon, lo adottano come temporaneo punto d'appoggio : il non incontrarsi e l'arrivare in ritardo ( o in anticipo ) è la cifra primaria di questa stagione [ vedasi anche l'arrivo col giusto provvidenziale ritardo di pochi minuti di Arya alle Torri Gemelle accompagnata dal Mastino, o il girovagar di Samwell Tarly e Gilly ( Hannah Murray, l'indimenticabile Cassie delle prime due stagioni ( + reunion finale ) di "Skins" ) che tocca molti punti cardine del territorio prospicente la Barriera, tra gli altri non ultimo quello del Grande Albero ] - e non secondaria della serie tutta -, perché, come sempre, il ''destino'' – questa parolaccia sputata in faccia alla logica, l'alibi di tutte le decisioni prese male o non prese – personale ( di persone che fanno o meno la Storia ) è Geografia : non quella geometrica dei piani di guerra a tavolino, ribaltati o confermati sul terreno di ''gioco'', oppure nemmeno messi in scena castrati e azzerati da azioni preventive, ma quella sinuosa sul campo, incerta un passo dietro l'altro : magari indecisi ed esitanti se presi uno per uno, ma uno dopo l'altro mossi a delineare una propria via, con la linea d'orizzonte che converge verso un punto particolare e preciso.
Nel caso di Arya, quel punto prende e porta il nome di Morte.
Non oggi ? Buon per voi. Intanto...
...preghiamo : " Joffrey... Cersei... Ilyn Payne... Ser Meryn… the Hound... Polliver... the Mountain...".
Ed ora associamo ad ognun lo proprio supplizio – e che sia lento, e che sia netto, e che sia temibile, e giusto, e sicuro : “ Faccia, petto, palle “.
Una sola altra cosa però è certa : qualunque sia la natura del Mondo in cui si svolgono le vicende narrate da Game of Thrones, quel Mondo è un Mondo di Esseri Umani : alle volte l'Homo s. sapiens viene zoomorfizzato, altre volte sono le bestie a venire antropomorfizzate : la radice è sempre Homo.
E ribaltando Nietzsche, da ''il Viandante e la sua Ombra”
- gli insetti pungono non per cattiveria, ma perché vogliono vivere anche loro -,
qui ai pungiglioni s'aggiungono, dall'alto del ''solito'' sguardo entomologico, esplicitato nei titoli di testa ( e da quella strana curvatura ''a sorriso'' e non ''a broncio'', come dovrebbe apparire ed essere la parentesi che prende l'orizzonte mentre la MdP ne esplora il territorio – forse dettata dal fish-eye, forse no...) unghie, denti, zanne, spade, asce, lance, forche, polvere da sparo...
I Padroni del Mondo utilizzano pallottole di carne umana e affilano le lame con le nostre ossa.
Spodestarli senza sostituirli è il Gioco a cui si gioca da Sempre.
. II .
Ecce Mondo.
Frasario commentato ( a mentula canis ).
.1.
Davos Seaworth, il Cavaliere delle Cipolle, mentre impara a leggere, grazie a Shireen, la figlia di Stannis Baratheon, che viene a trovarlo regolarmente e ''in segreto'' in prigione, cerca d'insegnare qualcosa al suo Re plagiato dalla fondamentalista Melisandre, adepta del Dio della Luce ( anche se le è stato ben spiegato, in un'altra occasione, dalla fratellanza, che dall' ''Altra Parte'' non c'è alcuna Luce, solo Tenebra : ché il Dio di Arya, allora, quello della Morte, sia la Cosa più Giusta che Calpesti la Terra, in Vita ? ), poco prima che sacrifichino Gendry, il bastardo nelle cui vene scorre il sangue di Re Robert ( e quindi anche quello di Joffrey. Ah, già... No...), al loro dio :
“ Quando mio figlio aveva 5 anni, mi disse : “Non voglio morire mai”. Volevo rispondergli : “Figliolo, tu non morirai mai”. Non sopportavo l'idea che rimanesse sveglio al buio, impaurito. Credo che le madri e i padri abbiano creato gli Dei perché i figli potessero dormire la notte “.
“...the Birds have Scalesand the Fish take Wing
I know, I know...”
Un controcanto al ''not yet'' in risposta alla morte, da parte di un personaggio minore, inghiottito dalla Storia, dopo aver contribuito a una qualche battaglia minore di una guerra di secondaria importanza :
“ You're lucky to be alive “
“ Lucky ? “
.2.
Tra i tanti personaggi nuovi, molto interessante quello ( lo rivedremo ancora ? ) del medico che cura la cancrena a Jamie riuscendo a non amputare all'altezza del gomito.
Lady Tyrell e Lady nonna Oleanna interrogano Sansa : in assenza di medium gossippari...una delle scene più potenti, senza che null'all'apparenz'accada, della serie.
Gendry ad Arya, che nel chiedergli pregandolo di non abbandonarla unendosi alla Fratellanza – gesto che il figlio bastardo di re Robert Baratheon compie anche perché non ha mai avuto una famiglia, non ne è mai stato parte - gli dice che potrebbe essere lei, per lui, la sua famiglia : “ Tu non saresti la mia Famiglia, saresti la mia Signora “.
Come Gendry, anche noi cerchiamo solo di capire... “Jaqen H'ghar ti doveva tre morti” : perché non fare, tra i nomi evocati, anche quelli di Joffrey o Tywin ? Perché la sopravvivenza conta più della vendetta, e perché magari sarebbe un piacere particolare ammazzarli con le proprie mani.
Robin Hood aka Thoros di Myr : “ I Lord di Westeros ( il Continente Occidentale ) distruggono le campagne ( con le guerre eterne ), noi cerchiamo di salvarle “.
Brienne a Tim : “ Hai avuto un assaggio del mondo reale, un mondo in cui le persone vengono continuamente private di cose importanti “.
Varys spiega a Oleanna chi è Petyr Baelish : e diciamoci la verità, chi è che non può trovare ''piacevole'' la compagnia di LittleFinger ? Per nostra e sua di lei fortuna, poi Varys mette qualche puntino sulle i :
“ Ma darebbe fuoco all'intero paese, se potesse diventare il Re delle Ceneri “.
.3.
Verme Grigio a Daenerys che, credendo di fare la cosa giusta, interpretando il concetto di libertà, ''ordina''-consente-suggerisce ai suoi schiavi liberati di scegliersi un proprio nuovo nome, che li possa rendere orgogliosi di loro stessi, magari riprendendosi quello che i loro genitori avevano dato loro, abbandonando quello vecchio da schiavo, e facendo ciò finisce per imparare qualcosa :
“ Verme Grigio mi rende orgoglioso. E' un nome fortunato. Il nome con cui quest'uomo è nato era maledetto. Era il nome che aveva quando è stato reso schiavo. Verme Grigio è il nome che quest'uomo aveva quando Daenerys Nata dalla Tempesta lo ha liberato “.
Mhysa.
Amen.
Inshallah.
Perché Daenerys è il Futuro migliore che il Mondo possa avere ?
Perché fa questa faccia qua [ a 00'37'' ]...
Le parti dedicate a Daenerys hanno quasi nulla di contemplativo e poco di evoluzione del carattere, sono un susseguirsi di scene madri ( a metà e a fine stagione, rispettivamente con Kissed by Fire e con Mhysa ) : non dico che il carattere di Daenerys sia già completo ( come personaggio da rivelare e come personaggio in sé ), ma ciò che le hanno affidato D.Benioff e D.B.Weiss si può descrivere in una sola maniere e chiamare con un solo nome: cavalcata.
.4.
Echi dell'oggi ( ci sarà pure una penisola, tra Westeros ed Esteros, che possa ricordare la forma di uno stivale, no ? ) : Rodd Stark-Matteo Renzi :
“ Tywin Lannister sa bene cosa fare per farci sfaldare : nulla, deve solo aspettare “.
Questo valeva per Prodi e Veltroni...perché Renzi non è uno Stark, un orfano, e non è solo un parricida, Renzi è un Saturnide Ugolino Goyesco : più che la fame, poté la fama...
LittleFinger si trasforma per un momento in Don Draper :
“ Non importa quello che vogliamo : una volta che ce l'abbiamo vogliamo già qualcos'altro “.
Ecce Utopia : gli schiavi-soldato calpestano la frusta impugnando le lance e le spade mentre su di loro i draghi volteggiano in spirito santo.
. III .
01. "Valar Dohaeris", diretto da Daniel Minahan, scritto da David Benioff & D. B. Weiss
02. "Dark Wings, Dark Words", diretto da Daniel Minahan, scritto da Vanessa Taylor
03. "Walk of Punishment", diretto da David Benioff, scritto da David Benioff & D. B. Weiss
04. "And Now His Watch Is Ended", diretto da Alex Graves, scritto da David Benioff & D. B. Weiss
05. "Kissed by Fire", diretto da Alex Graves, scritto da Bryan Cogman
06. "The Climb", diretto da Alik Sakharov, scritto da David Benioff & D. B. Weiss
07. "The Bear and the Maiden Fair", diretto da Michelle MacLaren, scritto da George R. R. Martin
08. "Second Sons", diretto da Michelle MacLaren, scritto da David Benioff & D. B. Weiss
09. "The Rains of Castamere", diretto da David Nutter, scritto da David Benioff & D. B. Weiss
10. "Mhysa", diretto da David Nutter, scritto da David Benioff & D. B. Weiss
Alcuni episodi si distinguono per l'humor ( il 3° ), altri per il montaggio ( il 6° ), alcuni per il senso del picaresco, altri per l'affresco politico, altri ancora per le Piogge di Castamere.
L'elemento che subito salta agli occhi, però, è la presenza praticamente fissa non solo in fase di supervisione ( il loro essere showrunner ) ma anche di scrittura fisica vera e propria della coppia Benioff/Weiss : il più delle volte ( David Chase, Matthew Weiner, David Simon, Terence Winter, Aaron Sorkin, Greg Pizzolatto, Alan Ball ) questa caratteristica è sinonimo di qualità narrativa, ma non sempre, certo ( vedasi Lost : Damon Lindelof e Carlton Cuse, col primo che ripete a mantra : “ Non è la Storia che conta, sono i Personaggi ! “ : detto questo ( opinabile al 50%, confutabile al 50%, e condivisibile al 50% ), molti personaggi in "Lost" fanno cacare ). In “Game of Thrones” lo è.
Oh si... dicevo... humor. Si...
E LittleFinger a Varys :
" Chaos isn't a Pit. Chaos...is a Ladder ".
. IV .
Stupide polemiche.
.1.
il Budget.
Ad esempio : ''the Climb”. I limiti produttivi della serie ( in pratica il budget di un blockbuster di media fattura spalmato su di un'intera stagione ) vengono rimodulati – in particolare per quanto riguarda questo eposodio - da regista (Alik Sakharov) e showrunners a favore dello stile : la Barriera che non si vede in lontananza se non nello sguardi di chi la osserva dalla foresta
( un'idea del tutto simile a quella di Robert Bresson pensata per il capitolo del Diluvio de “la Bibbia – la Genesi” di DeLaurentiis poi diretto da John Huston : quella d'inquadrare, delle bestie che salgono a bordo dell'Arca, soltanto le impronte lasciate impresse sulla sabbia del deserto fattosi spiaggia, o come Alice che racconta il proprio sogno bagnato-incubo lucido a Bill senza che a noi ne venga mostrato un solo frame accuratamente non allestito su pellicola...ma ''solamente'' ricostruito e interpretato dalla nostra immaginazione lasciata-lanciata libera di mettere in scena quella piccola morte/risveglio )
– inquadratura ''mancante'' che verrà proposta però nell'episodio 9°, dal punto di vista, sempre tra gli alberi al limitare della foresta ai piedi della barriera, di Samwell Tarly e Gilly -,
e il campo-contro campo in cima alla barriera alla fine della scalata ( in grande, perfetto stile Carpenter : quello del surf di “Dark Star” e “Escape from L.A.” ).
Soldi che però spuntano fuori per i due campi lunghi opposti a perdita d'occhio finali, due trompe-l'oeil divergenti a 180°, la curva dell'orizzonte Nord da una parte, e quella Sud, dall'altra.
La cosa accade in molti altre occasioni, durante tutta la serie : per esempio durante l'incontro tra Daenerys e il rappresentante di Yunksi, o l'arrivo al porto di Melisandre, tra le navi affondate.
Comunque, tolti i blue-green screen, il digitale Arri Alexa, negli esterni naturali ( in pieno sole tanto quanto nell'oscurità della notte vera, tempestosa o no ) così come negl'interni umbratili e fiochi, riconsegna al piccolo schermo tutta la resa tecnico-emotiva del miglior cinema mainstream
[ nel mondo della Realtà – o è/ra quello della Fantasia ? - un CMOS Super 35 è il mio Sogno Bagnato x eccellenza : per ora mi accontento di una versatile bridge cyber-shot 50x col suo minuscolo CMOS Exmor R 1/2,3 pollici [ 6,16 x 4,62 mm, diagonale di 7,82 mm e area di 28,46 mm², densità di 71.48 MP/cm², risoluzione nominale 5208 x 3916 (max.5184x3888) ] da 20,4 MP effettivi ( 21,1 totali ), con un buon stabilizzatore che sballa un po' l'autofocus...],
tutto compreso di modeling, texturing, rigging, animation, lightning, rendering, compositing, editing...
E certe location, tolgono il fiato di per loro : Islanda, Scozia, Irlanda del Nord, Croazia, Malta, Marocco...
.2.
Tradurre, traslare, trasporre, interpretare.
2.1 : nello Specifico.
Nota ( con spoiler ben celati ) per chi ha già visto la stagione presa qui in esame :
Stupide polemiche ( di fans ma anche di critica ) sono sorte sulle modalità scelte per mettere in scena il Red Wedding : nei romanzi, in centinaia di pagine descrittive e aneddotiche, c'è stato modo di inserire svariate volte il concetto, anzi : il fatto, che un ospite – nel continente di Westeros - accolto sotto il proprio tetto è sacro e la sua sicurezza ricade sotto la responsabilità dell'ospitante : senza sventolare alcuno stendardo rosso di ''pericolo'', ma insinuandosi nella mente del lettore e andando a collocarsi ''subliminalmente'' sotto la sezione “dati di fatto / così stanno le cose”, il lettore, durante la lettura del massacro, ha tempo e modo di ragionare e soppesare tutte le complicazioni e i successivi risvolti e conseguenze possibili per il gesto compiuto.
Nella serie tv si è scelto di non infarcire il narrato ( sarebbe stato impossibile : il subliminale sarebbe diventato una costante, il ''non detto'' sarebbe divenuto una circolare, un avviso pubblico alla cittadinanza spettatoriale ) con queste minime descrizioni, ma di rimandare le spiegazioni all'episodio successivo, ovvero : la fiaba-favola ( ci sono elementi d'entrambe le tipologie narrative, nel racconto di Bran, i due generi s'intersecano : elemento fantastico, personaggi umani, morale esplicita ) della buona notte sul cuoco dei Ratti che Bran racconta al suo piccolo gruppetto di compagni d'avventure. Eccola, è breve, e come dicevo, la morale non solo è esplicita, ma esplicitata alla fine, nel dialogo coi suoi compagni attorno al fuoco, nel castello abbandonato posto lungo la Barriera :
– Sapete chi era il Cuoco dei Ratti ?
– No !
– Era un cuoco dei guardiani della notte. Odiava a morte il Re, ma non ricordo più per quale motivo. Quando il Re visitò il Forte della Notte, il cuoco uccise il figlio del Re, e ne fece un grande stufato con cipolle, carote, funghi e pancetta. Quella stessa notte servì il piatto caldo al Re, che ne lodò il sapore chiedendo una seconda porzione. Gli Dei trasformarono il cuoco in un enorme ratto bianco, condannandolo a divorare la sua prole [ poscia ! ]. Da allora gira per il Forte della Notte, nutrendosi dei propri figli. La sua fame è implacabile. E lo sarà in eterno.
– Ah...se gli Dei dovessero condannare ogni assassino a diventare un ratto bianco !
– Non fu per il suo delitto che gli Dei maledirono il Cuoco dei Ratti, o perché aveva servito al Re suo figlio. Aveva ucciso un ospite sotto il suo tetto. Questo gli Dei non lo perdonano.
Stacco. Il vecchio Walder Frey fa colazione nel salone del macello. Ha bisogno di una nuova giovane ragazza in moglie.
2.2 : in Generale.
Altre diatribe infinite(simali) percorrono – o meglio le loro rigaglie non ancora dilavate via - la critica stampata e pixelata anche sul ruolo che sta assumendo la serialità televisiva nel mondo della narrazione ''alta''. Non le ripeterò, non le riassumerò, non le confuterò e non le metterò a confronto, ancora una volta, per l'ennesima volta, qui. Mi limiterò a far notare l'evidente, ovvero come la serialità stia attirando a sé una vasta fetta degli autori più validi in campo cinematografico ( registi, sceneggiatori, tecnici ( montaggio, fotografia, scenografia ), e non ultimi, i produttori ) e letterario.
Per essere veramente feuilleton, Romanzo, la Serie dovrebbe espandersi, dilatarsi...
E' un discorso abusato, incompreso, inflazionato, incapito, affrontato in ogni luogo e da un sacco di tempo, ovviamente anche qui su FTV - e pure su questa stessa pagina : riassumendo quel che ho scritto in anni in poche righe - anche qui, più sopra :
Feuilleton – Serie
Romanzo – Lungometraggio
Romanzo breve/Racconto lungo/Novella – Mediometraggio
Racconto breve – Cortometraggio
A combattere contro le roteanti turbine eoliche del "le Serie sono il nuovo Cinema", "le Serie sono meglio del Cinema!", "il Cinema è morto, le Serie sono vive e la Critica per questo non si sente tanto bene", ed altre pedestri e ancillari non-questioni, come : il tipo di linguaggio ( la narrazione ) parlato da cinema e serialità è lo stesso, quel che cambia è la lingua (...e/o viceversa...?...), e assiomatici (confutabilissimi) sofismi del genere, da buon micro Don Chisciotte, sto. A scrivere post sulle serie. Come disse una volta un hidalgo spagnolo al suo scudiero : toglietemi tutto, bruciate tutte le pizze ( le serie si girano su pellicola, no ?! No ?! L'avevo detto ''io'' che non sono cinema ! Ma anche il cinema si gira in digitale, oggi. L'avevo detto io che il cinema è morto, no ?! ), tranne Mad Men e GoT ( e Breaking Bad ( rigorosamente in Kodak 35mm ), the Wire, DeadWood, e...) .
.3.
il Porno.
Altro imperdibile rovello, quello del porre l'accento [ studioaperto, tgcom24, dagospia sono in erezione permanente da tempo, consiglierei loro una Cura Ramsay Snow-Bolton ( interpretato da un grandissimo Iwan Rehon, direttamente da “Misfits” ) ] su una particolarità che vede protagonista Game of Thrones, ossia quella di essere una delle - se non la – serie ( o film ) col più alto tasso (Verhoeveniano) di attrici provenienti dal ( in alcuni casi - in altri no - ritornanti al ) porno : Sibel Kekilli innanzitutto, una magnifica ''vera'' ( le virgolette sono sarcastiche : verso chi si pone il ''problema'', la vexata quaestio ) attrice.
Esplicativo e risolutivo da questo PdV --- e ''applicabile'' anche alla puzza sotto il naso che caratterizza il rapporto cinema-serie ( per non parlar di quello cinema-porno : che si, il porno è un genere come tutti gli altri : semplicemente, è il genere in assoluto con meno capolavori o buoni film, ''naturalmente'' perché la morale borghese ( ma anche quella popolana, di grazia ) l'hanno relegato in pruriginoso redditizio peccato, non consentendo agli Autori ( che lo volessero ) di dedicarcisi ) --- il dialogo tra Varys e Shae :
-- Dividiamo il pane con loro, questo non ci rende una famiglia. Conosciamo la lingua [ il tipo di linguaggio parlato da cinema-serie-porno è lo stesso, quel che cambia è la lingua. Non diverso è il rapporto-confronto esistente tra Letteratura e Cinema ( o musica e pittura, architettura e scultura ) : ma qui entra in gioco il fattore fondamentale e discriminante dell'adattamento e della trasposizione ], ma non apparterremo, mai, al loro paese. Se veramente sei convinta che una ragazza straniera senza nome possa riuscire a passare la sua vita col figlio di Tywin Lannister...
-- Io ho un nome.
-- Tu hai un solo nome. E anch'io. Ma qui è il nome di famiglia che ha importanza.
. V .
Conclusioni temporanee ( smerciare il dolore ).
“The fact is that Iran doesn't want to see the Taliban come back any more than do most Afghan citizens”
David Howell Petraeus - cit.
“ I temi che fanno da sfondo alla storia antica dell'umanità sono utili anche allo studio di molti fenomeni del mondo contemporaneo : faremo un grande regalo alla nostra società se capiremo cosa ha plasmato il mondo moderno, e cosa potrebbe plasmare il futuro “
Jared Diamond – Armi, Acciaio e Malattie
Se c'è una cosa che ''insegna'', GoT, è il valore della scrittura ( rimediare al futuro ).
Per rispondere alla domanda :
“ Perché non fu Atahualpa, imperatore degli Inca, a prendere prigioniero Carlo V, ma l'inverso ? “
Nella quarta stagione gli stiletti affonderanno carni come spiedi roventi panetti di burro, e le risate spezzeranno il cuore :
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