Lorenzo Balducci in Stella Cadente

Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro. Nello spazio commenti, chiunque può contribuire a dire la sua durante l’arco della settimana e vedere il weekend successivo la propria osservazione passare sotto i riflettori per un confronto più ampio.

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Maraviglioso Boccaccio: Dopo l'Orso d'Oro conquistato a Berlino con lo straordinario Cesare deve morire, i fratelli Taviani sono ritornati al lavoro con un'opera abbastanza ambiziosa, tesa a portare sullo schermo le avventure bucoliche e sagaci del Decamerone di Boccaccio. Con molta probabilità al prossimo Festival di Cannes, il film vanta un cast stellare e fino ad oggi nessuna foto o alcun video era stato mostrato. Grazie al rivenditore internazionale, però, abbiamo una prima immagine, che calma il nostro appetito. In anteprima, ovviamente.

Blackhat:  Si sentiva l'assenza di Michael Mann e sono bastati due minuti per ricordarci quanto immenso sia il suo cinema. Guidato dal biondissimo Chris Hemsworth, si tratta di un thriller cybernetico, in cui al centro dell'azione vi è il furto di un importante codice. Da Giacarta a Los Angeles, siamo certi che Mann avrà colto al balzo l'occasione per riflettere sulla moderna società dei bit a modo suo. Lo attendiamo ora nelle nostre sale, distribuito da Universal Pictures.

George Clooney: Le pubblicazioni di cui si parlava in qualche semaforo fa erano vere. E finalmente oggi, sabato 27 settembre, il bel George inizia la tre giorni di festeggiamenti per le nozze nella splendida cornice di Venezia. Numerosi gli ospiti internazionali annunciati, a partire dai neosposi Brangelina. Un pizzico d'Italia sarà rappresentato lunedì dall'officiante Walter Veltroni mentre il ricavato dell'esclusiva delle foto sarà totalmente devoluto a un'organizzazione umanitaria. Bravo George!

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Tutto molto bello: Dunque, Paolo Ruffini presenta la sua seconda regia e si fa affiancare dal solito cast di soliti comici noti (?), a partire da quell'astro in continua crescita che risponde al nome di Frank Matano. Era stata promessa un'opera meno greve del film d'esordio ma, a guardare il trailer di Tutto molto bello, quel primo Fuga di cervelli sembra un capolavoro. Si prevedono incassi alle stelle e cervelli lobotomizzati.

Italiano medio: Tanto va la gatta al lardo che venne il giorno in cui anche Maccio Capatonda, al secolo Marcello Macchia e famoso per le parodie dei trailer cinematografici, esordì come regista e attore al cinema con un film dalla trama che è tutto un programma. Ci si chiede ora chi doppierà il suo trailer e se dovremmo prenderlo sul serio. Distribuirà a marzo Medusa, ovviamente.

Noi siamo Francesco: L'opera seconda di Guendalina Zampagni, con al centro un ventenne con un forte handicap, sarà presentata al festival del cinema italiano di Annecy. Ma non sarà l'unica anteprima italiana: la rassegnerà ospiterà anche Bolgia totale di Matteo Scifoni e L'amore non perdona di Stefano Consiglio. Sicuri che tra Roma e Torino non ci fosse spazio per i tre film? In attesa di una risposta che non arriverà mai, godiamoci il backstage di Noi siamo Francesco.

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La buca: Imbarazzante. Imbarazzante è il modo in cui il web e la critica online ha accolto l'opera seconda di Daniele Ciprì solista. Pur con qualche difetto, nessuno sembra aver colto nel segno lo spirito che contrassegna il lungometraggio, volutamente onirico e sospeso nel tempo e nello spazio. Questo permette di sottolineare anche quanto impreparato spesso sia il web nell'affrontare film che meriterebbero ben altre lucide analisi: che piaccia o non piaccia, a volte farebbe più colpo scrivere di non aver capito una beneamata minchia piuttosto che lanciarsi in recensioni senza capo né coda. A scanso di equivoci, vale anche per il sottoscritto, eh.

Il giovane favoloso: La biografia di Leopardi sta per arrivare sugli schermi di tutta Italia dopo essere passata per i festival di Venezia, Toronto, Londra e Rio de Janeiro. C'è però un problema inerente all'originale locandina: sono stati avvistati per tutta la penisola poster appesi al contrario e con scritte sottosopra...

Pasolini: Il racconto dell'ultimo giorno di vita di Pier Paolo Pasolini ha rischiato di non arrivare in sala. Non per questioni di censura ma per beghe legali legate al diritto d'autore. A chiedere lo stop della distribuzione era stato infatti Nicola Tranquillino, ideatore del film con Abel Ferrara. Il motivo? Sembra che la sceneggiatura sia stata in realtà 'rubata' a Tranquillino, ex montatore cinematografico e autore del soggetto, e spacciata per propria da Maurizio Braucci. Con il rischio blocco scampato, la questione rimane tuttora in tribunale e si preannuncia un risarcimento cospicuo per Tranquillino.

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Il capitale umano: L'ultimo film di Paolo Virzì, uscito lo scorso gennaio, ha avuto la meglio sui rivali e rappresenterà l'Italia nella corsa agli Oscar. A poche settimane settimane dall'uscita nelle sale statunitensi, Virzì e noi tutti ci auguriamo di ripetere il colpaccio messo a segno l'anno scorso da Paolo Sorrentino con la sua Grande bellezza.

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Stella cadente: Titolo catalano diretto da Luis Miñarro, Stella Cadente si vedrà prossimamente a Torino e racconta la storia del turbolento trono di Spagna nelle mani per due anni di Amedeo di Savoia, principe del capoluogo piemontese. Raccontato così, Stella cadente sembrerebbe anche interessante se non fosse che per l'Italia nei giorni scorsi il titolo è diventato argomento di discussione per ben altro: la presenza nel cast del 'nostro' Lorenzo Balducci e una scena di due minuti pieni in cui, senza veli e vietatissima ai minori, si 'sollazza' con un melone. E con tutto mostrato in primissimo piano. Non potendo per ragioni ovvie lasciarvi alla sequenza incriminata (che trovate qui), vediamo il Balducci in un altro frammento e impegnato in un lungo bacio omosex.

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