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LE SERIE ANIMATE DI SPIDER-MAN DAL 1967 AD OGGI 5
di Marco Poggi
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Il terzo millennio porta l’Uomo Ragno di Stan Lee, finalmente, al cinema. Nel 2002, esce per la Sony/Columbia Pictures “SPIDER-MAN”, film diretto da Sam Raimi, che ha ben due seguiti, nel 2004 e 2007. Parallelamente alla saga cinematografica, in tv spunta, nel 2003, una nuova serie animata, “SPIDER-MAN MTV”, che si colloca fra la fine di “SPIDER-MAN” e l’inizio di “SPIDER-MAN 2”. I personaggi principali saranno anche quelli dei film (Peter Parker, Mary Jane Watson e Harry Osborn) ma l’animazione è degna dei peggiori videogiochi “Playstation”. Sarà anche per questa ragione che lo show non va oltre i 13 episodi, nonostante la produzione del canale di musica “MTV”. Da noi è passata come una meteora fra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 sul canale per bambini “SUPER!”.

Il supereroe torna in tv nel 2008, con “THE SPECTACULAR SPIDER-MAN”, prodotta dalla Sony in associazione con il canale della Warner Bros. L’idea è quella d’ispirarsi ai tre film di Sam Raimi, per le scene d’azione dell’Uomo Ragno, e di ritornare ai tempi in cui Peter Parker era un giovane liceale nerd, che aveva appena perso lo zio ed era diventato da pochi mesi l’Uomo Ragno, mescolando le atmosfere fumettistiche vecchie e nuove, in un clima da serial tv alla “HAPPY DAYS”. Nonostante siano ripresentati tutti i criminali principali, come ne “L’UOMO RAGNO, LA SERIE ANIMATA”, del 1994/97, e nonostante il discutibile look animato da serial alla “KIM POSSIBLE”, il cartone è molto dinamico. Spider-man, rispetto alla serie anni’90, finalmente, è un eroe acrobatico a 360°, combatte, usando toni scanzonati, ladri, criminali e superesseri, mandati dal subdolo Norman Osborn e del dottor Otto Octavius, timido scienziato della “Oscorp” che poi diventa il tentacolare dottor Octopus, futuro capo dei cosiddetti “Sinistri Sei”. La cosa più riuscita, però, è la vita sociale di Peter Parker, sia a casa con la zia, che al “Daily Bugle” di J. Jonah Jameson. Grande spazio hanno i compagni di scuola di Peter, specie Harry Osborn (che qui, per cercare di farsi un nome, inizia ad ingurgitare fiale di “globulina verde”, sostanza chimica prodotta dal padre che lo rende più forte e…più pazzo) e Gwen Stacy che, prima, si presenta come una timida adolescente bionda con gli occhiali, e, poi, decide di cambiare look diventando una strafiga, grazie all’intervento di una Mary Jane Watson che desidera che la ragazza si metta con Peter (scelta discutibile, secondo me, era meglio il solito e riuscito triangolo amoroso Peter/Gwen/Mary Jane dei bei tempi). Ovviamente, Gwen ha anche qui il padre poliziotto, un capitano George Stacy che anticipa quello del film “THE AMAZING SPIDER-MAN” di Mark Webb (ma che non muore) e che diviene il più importante alleato di Spider-man. Simpatici i siparietti comico-scolastici di Flash Thompson e del suo compagno di scherzi Kong, mentre il giornalista Jameson qui ritorna ad essere la macchietta comica dei serial anni’60 e ‘80, benché abbia come suo unico punto debole il figlio, l’astronauta John Jameson, che, anche in questa serie, come in quella del 1994, porta dallo spazio il costume alieno nero vivente che diverrà in seguito il terribile Venom. Insomma, c’è da divertirsi fra superscontri coi supercriminali e vita privata di Peter Parker, anche se non si è potuto usare come capomafia Kingpin (la Sony non aveva i diritti di sfruttamento del personaggio, perché appartenevano fino al 2013 alla Fox, quella del film “DAREDEVIL”) e non c’è nessun altro supereroe Marvel in giro, a parte la cacciatrice di taglie Silver Sable, qui trasformata nella figlia del boss cibernetico Silvermane ed ex-amante dell’altrettanto bieco Testa di Martello (chissà perché riscrivere un personaggio così?). I look di Green Goblin (ma è Norman Osborn o è Harry "fatto" di "Globulina verde"?) e del dottor Octopus, i più potenti nemici di Spider-man, però, sono troppo fanciulleschi per i miei gusti. Il primo potrebbe anche andare, ma il secondo sembra Po di “KUNG FU PANDA”, per non parlare dell’Avvoltoio, che è la fotocopia dell’industriale Montgomery Burns dei “SIMPSONS” e di Kraven il cacciatore, che diventa in tutto e per tutto un uomo leone (ma perché, poi?). Più riusciti, invece, l’Uomo Sabbia e Rhino, che hanno un passato da ladri e scassinatori sfigati, perseguitati da Spider-man. Buoni anche Mysterio, il Camaleonte ed Electro, anche se quest’ultimo non ha il classico costume con la maschera a forma di saetta gialla. Eddie Brock, come nei fumetti più recenti ed in "SPIDER-MAN 3", è ringiovanito e fatto diventare uno studente universitario, col giubbotto alla Fonzie. La sua trasformazione in Venom è inevitabile (in questa veste compare in molte puntate), ma il suo look è troppo edulcorato, rispetto alla serie del 1994 e non spaventa per niente. Potrei continuare a parlare del dottor Curt Connors col braccio bionico che diventa lo stesso Lizard, o della Gatta Nera, sexy ladra mascherata e figlia dell’assassino di Ben Parker, ma la smetto qui, anche perché questa serie è durata solo 26 puntate, divise in due stagioni da 13. La Disney, purtroppo, nel 2010, con l’acquisizione della Marvel, si è spartita con la Sony i diritti cine-tv di Spider-man (alla Sony sono andati solo quelli cinematografici, mentre alla Disney quelli tv) ed ha impedito a questo show d’avere una terza stagione. Peccato, le sue trame erano ben studiate, nonostante i disegni e le animazioni, e molte delle cose che vi apparivano sono state usate anche nei film “THE AMAZING SPIDER-MAN” e “THE AMAZING SPIDER-MAN 2 – IL POTERE DI ELECTRO”. Aveva anche una sigla iniziale che rivaleggiava con quella classica del 1962…Peccato davvero, questa serie è durata troppo poco! In Italia, dopo una fugace apparizione su Raidue, nel 2009, “THE SPECTACULAR SPIDER-MAN” è stata replicata più volte nel 2013/14 su “SUPER!”

 

La Disney, nel 2012, sfrutta i diritti tv del personaggio e mette in cantiere la sua ragno-serie animata personale, “ULTIMATE SPIDER-MAN”, le cui animazioni sono più curate e rimandano ai disegni di Mark Bagley. Peccato che le trame fumettistiche di Brian Micheal Bendis del vero “ULTIMATE SPIDER-MAN” siano completamente ignorate, che la Disney voglia solo associare il giovane Spider-man allo “S.H.I.E.L.D.” del Nick Fury dei cine-comics (Samuel L. Jackson) e che il clima dello show sia eccessivamente scanzonato. Si, lo show è divertente, ma è come il Pierino di Alvaro Vitali, all’inizio può piacere, ma dopo un po’ rischia di stufare. La vita sociale di Peter Parker passa in secondo piano, quel che conta qui è che Spider-man faccia squadra con più supereroi Marvel possibile e che faccia sempre e in ogni modo la figura del supereroe sciocchino, che è sempre rimproverato da Fury e dagli altri eroi teenager fissi (il galattico Nova, il forzuto Luke Cage, l’affascinante Tigre Bianca e l’artista marziale Iron Fist) perché a loro le sue battute non piacciono. Il pantheon dei criminali si allarga a tutta la Marvel, le guest stars eroiche fioccano, ma vedere comparire anche l’agente Coulson di Clark Gregg (star del recente serial tv “AGENTS OF S.H.I.EL.D.”), nelle vesti di preside del liceo dove studia Peter Parker, può far venire il mal di stomaco! Lo S.H.I.E.L.D. è dappertutto, Spider-man non ha più privacy, è come se fosse stato arruolato nell’esercito…Che brutta fine per il supereroe più blasonato di casa Marvel! Le cose più divertenti, però, sono l’immancabile Stan Lee, che qui fa il bidello, Mary Jane Watson studentessa liceale col pallino del giornalismo ed il nuovo ruolo di Jameson (sembra il misterioso Charlie Townsand di “CHARLIE’S ANGELS”, perché appare solo ed esclusivamente come immagine on line nelle tv al plasma del “Daily Bugle”, sparse per la città). Questa “lunga barzelletta animata” non è ancora finita, è imminente la terza stagione, dopo ben 52 episodi di ragno-nerdismo! Si afferma che, nelle nuove puntate, lo “Spider-man definitivo” debba entrare a far parte dei Vendicatori e che incontri gli Spider-men d’altre realtà alternative…Come dire che non c’è limite alla decenza e alla demenza e che la Disney con questa serie scritta da un irriconoscibile Paul Dini di “BATMAN, LA SERIE ANIMATA” degli anni’90 e da “Man of Action” di “BEN 10”, abbia “toppato” alla grande, o che abbia rimbecillito apposta Spider-man per fare solo uno show per bambini troppo bambini! Questo serial continua a passare su Raidue e, soprattutto, su RaiGulp, per la gioia di chi non legge i fumetti di Spider-man, o di chi li legge e fa finta di nulla.

 

Termina qui l’excursus sulle serie animate dell’Uomo Ragno, spero vi sia piaciuto. Arrivederci!

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