Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro. Nello spazio commenti, chiunque può contribuire a dire la sua durante l’arco della settimana e vedere il weekend successivo la propria osservazione passare sotto i riflettori per un confronto più ampio.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Cinquanta sfumature di grigio: L’adattamento del primo capitolo della trilogia di romanzi fetish scritti da E. L. James arriverà nelle sale il prossimo San Valentino. L’attesa è altissima, le scene di sesso si preannunciano bollenti e il web è impazzito: 34 milioni di visualizzazioni per il trailer in soli 4 giorni.
L’ape Maia – Il film: Arriverà nelle sale il prossimo 18 settembre l’adattamento cinematografico del celebre kodomo per un’avventura inedita e del tutto nuova. La distribuzione italiana si è impegnata affinché nel lungometraggio la protagonista avesse la voce di Antonella Baldini, la stessa della serie animata. Adesso ci aspettiamo che titoli di testa e titoli di coda siano sulle note dell’indimenticata “Vola vola vola l’ape Maia/gialla e nera nera e gialla, tanto gaia”, cantata da Katia Svizzero.
Love Island: La nuova opera di Jasmila Zbanic sarà presentata nella sezione Piazza Grande del Festival di Locarno appena iniziato. A scorrere il cast, una presenza salta all’occhio: quella di Franco Nero. Nonostante in Italia lavori pochissimo, lo storico Django è molto richiesto all’estero. Dalla Francia (Cadences obstinées) alla Serbia (Nymph) fanno a gara per averlo.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
The Face of an Angel: La nuova fatica di Michael Winterbottom ce l’aspettavamo al festival di Venezia. Spunta invece a Toronto, dove si ritornerà a parlare ancora una volta del caso Amanda Knox. Curiosità sul come il regista abbia trattato la vicenda: brucia ancora il pessimo tv movie di qualche anno fa.
Un Natale stupefacente: Orfani di Christian De Sica, Massimo Boldi e Neri Parenti, in casa Filmauro hanno dovuto correre ai ripari per il cinepanettone, incasso che non possono assolutamente perdersi. Lasciando la struttura episodica degli ultimi anni, si è optato per una storia “solida” con un cast interessante. L’unico demerito: la regia, Volfgango De Biasi.
Sharknado 2: Lo avevano già annunciato l’anno scorso: gli squali trasportati dai tornado, dopo il clamore suscitato, sarebbe ritornati. E il pubblico li ha attesi: oltre 4 milioni di spettatori hanno visto il seguito sulla rete americana via cavo SyFy, facendone il programma più visto nella storia dell’emittente. Per comprendere meglio la portata del successo, basti pensare che il primo capitolo aveva segnato 1,4 milioni di spettatori.
Sharknado 2: The Second One (2014): Ian Ziering
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
I mercenari 3: Manca ancora un mese alla prima mondiale del film. Ma non si capisce come sia possibile trovare in rete l’intero film. Non in qualità cam bensì in dvd-rip. Alla Lionsgate sono preoccupati: nessuno ha idea di chi abbia commesso il fattaccio ma ormai il danno è irrecuperabile. Bisogna ora aspettare i risultati del botteghino per comprendere la portata economica di tale follia, che non ha precedenti nella storia della pirateria.
Una notte al museo 3: Dunque, il primo capitolo era piacevole. Il secondo stancava. Il terzo già rompe dal solo trailer. Qualcuno dovrebbe spiegarci perché Ben Stiller, quotatissimo dopo l’exploit di I sogni segreti di Walter Mitty e atteso in While We’re Young, abbia deciso di sputtanarsi nuovamente con un sequel che sa di già visto, se non fosse per l’ambientazione alla National Gallery.
What If: Per molti, è difficile dimenticare Harry Potter e il povero Daniel Radcliffe è ancora circondato di fan sfegatati e, a quanto pare, pericolosi. In Messico, la prima del suo nuovo film (presentato un anno fa a Toronto) è stata letteralmente invasa da ammiratori e ammiratrici, tanto che la polizia si è vista costretta ad annullare il red carpet temendo qualche gesto inconsulto. Darsi una calmata, care bimbette, no?
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ma ma: Penelope Cruz è ritornata sul set e ha quasi concluso le riprese del nuovo film di Julio Medem, una piccola opera lontana dagli eccessi hollywoodiani. Questa settimana, però, Penelope e il compagno Javier Bardem hanno voluto prendere espressamente posizione sul conflitto israelo-palestinese con una lettera aperta in cui si denunciano le operazioni militari di Israele a Gaza. Qui, non vogliamo prendere posizione sul contenuto della lettera ma ci pare che gesti così eclatanti debbano sempre essere evidenziati, sperando che non rimangano isolati.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Tartarughe Ninja: Dunque, gli studios e i loro responsabili di marketing sono cretini. È un dato di fatto: riescono a inabissare un film prima che questo esca nella sale con un solo gesto. È accaduto infatti che la versione australiana del poster del nuovo cinefumettone finisse sotto l’occhio del ciclone. Motivo? Quattro tartarughe si lanciano nel vuoto da un grattacielo in fiamme sopra la scritta 11 settembre (data di release del film in Australia). Vi ricorda qualcosa? Si, agli americani l’attacco alle Torri Gemelle. Si annunciano in rete boicottaggi su boicottaggi.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta