Sono bravi, belli, affermati, strapagati. Veri idoli per i fan di tutto il mondo e capaci di calamitare le attenzioni di fotografi e stampa ogni volta che si muovono. I giornali di tutto il mondo fanno a gara per averli sulle loro copertine e i loro film generano hype ancora prima che inizino le riprese. Stiamo parlando degli attori di Hollywood. Eppure anche loro sono stati giovani e spesso ignorati dagli uffici casting, cominciando a muovere i primi passi tra televisione, pubblicità e piccole produzioni. Ogni quindici giorni con Le prime volte andremo a ripescare nel passato di sette nomi illustri dello star system per mostrarvi dove e come hanno cominciato, con partecipazioni che spesso gli stessi interessati vorrebbero dimenticare.
Philip Seymour Hoffman
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Julianne Moore
La rossa più famosa di Hollywood, più volte nominata agli Oscar e mai ingiustamente trionfatrice, è stata protagonista nella scorsa stagione cinematografica di Quel che sapeva Maisie e di Maps to the Stars, che le è valso il premio come miglior interprete femminile al Festival di Cannes. Nata nel 1960, la vedremo in Hunger Games – Il canto della rivolta, in Still Alice e nel più volte rimandato The Seventh Son. I suoi esordi sono però legati alla televisione, dove dopo aver ottenuto una piccola parte nella serie Ai confini della notte si fa notare nel 1987 tra i protagonisti della miniserie I’ll Take Manhattan.
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Philip Seymour Hoffman
Il grande attore statunitense scomparso prematuramente lo scorso 2 febbraio un Oscar, invece, a casa lo ha portato grazie a Truman Capote – A sangue freddo. Nato nel 1967, attendiamo di vederlo in Hunger Games – Il canto della rivolta e – soprattutto – in La spia, tratto da un romanzo di John Le Carrè. I suoi primi passi sono però legati alla serie televisiva Law & Order, che lo vede tra i protagonisti dell’episodio La violenza dell’estate, datato 1991 (quando ancora si faceva chiamare solo Philip Hoffman).
Cliccate qui, il video non si può incorporare: https://www.youtube.com/watch?v=1IjGYDWhV88
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Bradley Cooper
Grazie a una serie di riusciti ruoli regalatigli da David O. Russell, Bradley Cooper è diventato un sex symbol degli anni Dieci del Duemila. Mentre attendiamo di vederlo in Una folle passione di Susanne Bier (ancora misteriosamente lontano dai circoli festivalieri) e nel nuovo film di Cameron Crowe, abbiamo ripescato la sua prima apparizione di fronte a una telecamera: era il 1999 e Bradley, appena 24enne, era alle prese con la famelica Carrie di Sex and the City.
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Amy Adams
Deliziosa fidanzatina d’America, Amy Adams si appresta a varcare la soglia dei 40 anni il prossimo 20 agosto. Nata a Vicenza (ai tempi, il padre americano era di stanza come militare alla caserma Ederle), la Adams ha lasciato il segno alternando cinema impegnato a commedie e siamo in attesa di ammirarla in Big Eyes di Tim Burton. I suoi esordi sono, però, dimenticabilissimi: si trattava di un filmetto per il cinema dal titolo Bella da morire, diretto nel 1999 da Michael Patrick Jann.
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Raoul Bova
Maschio latino per eccellenza, sex symbol di almeno due diverse generazioni ed ex nuotatore professionista, Raoul Bova è il seduttore fascinoso del cinema italiano contemporaneo. Lo aspettiamo in un numero imprecisato di opere (da La scelta di Michele Placido a Torno indietro e cambio vita di Carlo Vanzina, passando per Fratelli unici, Scusate se esisto e il tv movie Angeli) ma siamo sicuri che anche lui si vergogni delle sue origini cinematografiche: era il 1990 e doveva, appena diciannovenne, ‘difendersi’ dall’assalto di Eva Grimaldi in Mutande pazze di Roberto D’Agostino.
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Sharon Stone
La bella e scontrosa attrice statunitense, classe 1958, ha fatto recentemente parlare di sé per via delle esternazioni ancora legate alle mutande di Basic Instinct. Lungi dal dar corda e seguito a tale inutile polemica, aspettiamo di vedere come si è comportata sul set di Un ragazzo d’oro diretta da Pupi Avati e ce la rigustiamo giovanissima in Stardust Memories di Woody Allen: un esordio con i fiocchi.
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Julia Roberts
Lei è il sorriso d’America da quando in shorts e stivaloni (anche se le gambe non erano sue) ha fatto impazzire Richard Gere e le prostitute di tutto il mondo nel furbissimo Pretty Woman. Con un Oscar in bacheca grazie a Erin Brokovich, la quarantasettenne attrice è attesa su Sky Cinema a ottobre in Normal Heart ma noi la ripeschiamo nel frattempo alle prese con il suo primo film: un dimenticabilissimo Femmine sfrenate, in cui recita anche un Liam Neeson irriconoscibile (e senza pistola in pugno).
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