Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro. Nello spazio commenti, chiunque può contribuire a dire la sua durante l’arco della settimana e vedere il weekend successivo la propria osservazione passare sotto i riflettori per un confronto più ampio.
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Ryan Gosling, Eva Mendes: Tanto va la gatta al lardo… dopo anni di relazione, Ryan Gosling ed Eva Mendes si apprestano a divenire genitori. Già al settimo mese di gravidanza, l’attrice è riuscita sapientemente a nascondere lo stato interessante a paparazzi e giornalisti fino a quando la sua pancia non è diventata più che visibile. Auguri e figli maschi.
Io rom romantica: Le copertine delle riviste di gossip della settimana sono tutte occupate dal matrimonio italiano dell’anno: quello tra Laura Chiatti, anche lei in dolce attesa, e il tenebroso Marco Bocci. Affermatosi grazie a Squadra Antimafia, l’attore si appresta a vivere un’intensa stagione cinematografica. Lo vedremo nella dramedy rom di Laura Halilovic, in Italo di Alessia Scarso, in Scusate se esisto! di Riccardo Milani (dove si attende un infuocato bacio con Raoul Bova) e in L’esigenza di unirmi ogni volta con te di Tonino Zangardi.
Birdman: Nello stesso giorno in cui il festival di Locarno annunciava di aprire con Lucy di Luc Besson, la Biennale ha attirato su di sé le attenzioni della stampa mondiale di settore svelando il proprio titolo di apertura. Entusiasmo alle stelle per Iñarritu, il cui Birdman è anche in concorso. A fronte di un trailer strepitoso, c’è però qualche riserva: è la prima volta che l’autore di Babel si cimenta con la commedia e a nessuno è dato al momento sapere cosa abbia ottenuto.
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Noi e la Giulia: Edoardo Leo torna alla regia e prepara l’adattamento cinematografico del romanzo Giulia 1300 e altri miracoli di Fabio Bartolomei. Previsto in sala il 29 gennaio, Noi e la Giulia è uno dei titoli di punta del listino Medusa ma ci si chiede se non era possibile trovare un testo meno banale e sciatto da trasporre.
La grande seduzione: Per la gioia di molti, Fabio Volo torna al cinema e lo fa ancora una volta da protagonista con la commedia di Massimo Gaudioso. Se il titolo vi risulta familiare, sappiate che avete ragione: si tratta infatti del remake dell’omonimo film di Jean-François Pouliot del 2003, di cui esiste anche un recente rifacimento firmato da Don McKellar. Viva i soggetti originali.
Freddy Hotel: È uscito lo scorso 9 luglio in Francia il nuovo film di Massimiliano Amato, giovane regista italiano arrivato al suo secondo lungometraggio. Autore di Exit: Una storia personale incentrato sul tema dell’eutanasia, Amato è più conosciuto e rispettato oltralpe che da noi. Ci sarebbe da chiedere ai nostri distributori a cosa si deve così tanta disattenzione per un cinema tutt’altro che scontato e molto amato dai critici di Le Monde.
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Sin City - Una donna per cui uccidere: Alzi la mano chi non sta aspettando il tanto atteso sequel di Sin City, diretto a quattro mani da Robert Rodriguez e Frank Miller. A quanto pare tutti, ad eccezione dei selezionatori dei festival di mezzo mondo, che hanno bollato il film come inesistente e inconsistente. A parte i festival di genere (Fright Fest e Sitges), nessun’altra rassegna ha accettato finora di programmare il titolo, in uscita da noi il prossimo 2 ottobre.
Exodus: Ridley Scott ama la fantascienza e tutti concorderanno sul fatto che è il genere a lui più adatto. Sebbene abbia provato a dimostrarsi versatile, pochi sono i titoli che hanno lasciato il segno e a giudicare dalle prime immagini diffuse con il trailer anche la trasposizione della biblica storia di Mosè sembra destinata ad avere più detrattori che estimatori.
The Disappearance of Eleanor Rigby: Ned Benson vuole stupire tutti realizzando tre diverse versioni della stessa storia. Se a Toronto è stato possibile ammirare i capitoli His e Hers (Lui e Lui, per dirla in italiano), a Cannes tutti hanno visto la versione Them, Loro, la stessa che arriverà nelle sale di tutto il mondo. Ci piacerebbe però sapere che fine faranno Lui e Lei e se mai si vedranno in giro.
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Mr. Holmes: Sherlock Holmes, il personaggio creato da sir Arthur Conan Doyle, ha accompagnato la storia del cinema sin dai primi del Novecento. Diversi attori ne hanno rivestito i panni sia sul grande schermo sia sul piccolo. Ai volti degli ultimi Holmes noti (Robert Downey jr e Benedict Cumberbacht), possiamo adesso aggiungere quello di sir Ian McKellen, che a 75 anni interpreta l’investigatore ormai in pensione nel nuovo film del discontinuo Bill Condon.
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Angelina Jolie: Che la moglie di Brad Pitt abbia una personalità turbolenta non è mai stata un mistero. Ai tempi del suo matrimonio con Billy Bob Thornton, non faceva mistero delle strane pratiche a cui i due si sopponevano, oltre a mostrare senza mezzi termini il suo bipolarimo e i problemi di anoressia. Col tempo, ha provveduto però ha costruirsi un’immagine tutta casa e chiesa, che un video appositamente distribuito da un pusher e girato nel 1999 mina per sempre. Ci disgusta profondamente vedere un’attrice della sua portata dedicarsi a pratiche e atti che non sono di buon esempio per nessuno: a niente è servito il tentativo della Universal di riportare l’attenzione sulla Jolie regista, distribuendo in netto anticipo sui tempi il trailer di Unbroken.
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