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Luigi Zanuso...chi è costui?
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http://dariolussuria.com/

 

"...il surrealismo sfrenato incontra il realismo più osceno..." sono parole del giornalista Caina Mondo Zine per descrivere il regista Luigi Atomico, conosciuto anche come Dario Lussuria e Rodolfo Babilonia, ma all'anagrafe nato come Luigi Zanuso.

 

Alzi la mano chi tra voi ha sentito uno dei nomi veri o d'arte di questo insolito cineasta...

 

Ma chi è? E che tipo di cinema fa?

 

Per gli appassionati di hardcore (genere col quale ha iniziato a lavorare nel cinema, comunque tardi e dopo aver aperto una videoteca con suo figlio a sessant'anni) e di cinema underground il nome col quale è più noto è appunto Luigi Atomico, come Atomica Film è la società di produzione creata da lui a metà degli anni '90.

 

"Il contenuto dei film di Luigi Atomico è molto forte, si passa da un sottile surrealismo attraverso situazioni bizzarre..." "...spesso si avvale di ambienti di squallore estremo..."   scrivono Vanni Buttasi e Patrizia D'Agostino a proposito del suo cinema.

 

Filosofo del cinema, autore surrealista, qualche anno dopo ha aperto il registro anche ad aforismi che ha riportato nel suo cinema, non più (o non sempre) hard ma dove, comunque, si respira sempre un'aria estrema e malsana. Lo hanno definito il Pasolini dell'hard, il Bukowski degli aforismi, il De Sade del surrealismo, etc..., io sottoscritto, che ho avuto il piacere di conoscerlo e di lavorare con lui nella serie dedicata ai manichini (del quale tra poco vi parlerò) lo vedo come una sorta di erede di Alberto Cavallone, del quale riprende certe tematiche.

 

Tempo fa visionai un suo film, in formato vhs, che mi era stato regalato ad un compleanno. Titolo: BANCHETTO UMANO. Due note sulla pellicola: si tratta di immagini estreme, senza una trama vera e propria, con donne nude che fungono da tavole apparecchiate, etc... Una metafora sul consumismo? Sicuramente sì a sentire il pensiero dell'autore sulla società moderna!

 

E con questo possiamo iniziare il discorso sulla serie di mediometraggi dedicati ai manichini. La società moderna dicevamo...

Cosa pensa Luigi della società moderna? "I manichini hanno solo sembianze umane, mentre un certo tipo di uomini sono dei veri manichini!" ci dice il regista, e ancora "I manichini sono esposti nelle vetrine, ma ormai stanno diffondendosi anche nelle strade", in pratica il pensiero dell'autore è critico verso una società addormentata dalla moderntà, dove il dialogo è stato sostituito dall'uso smodato e sconsiderato degli smartphone e l'amore è finzione. "Bisognerebbe organizzare una bella orgia in un cascinale, dove si mangia, si parla, si gioca, si fa sesso poi si dorme e il giorno dopo si ricomincia...Una vita gioiosa, questo è il vero ritorno alla natura!!!" ci dice spesso questo maestro di filosofia.

 

Nell'ultimo film della serie di manichini il regista veneto è venuto a girare nei dintorni tra il Lago di Viverone e l'Eporediese (l'area territoriale di Ivrea), dopo circa due anni che era in contatto col giovane regista e musicista della zona Silvano Corelli (che proprio in questo periodo sta girando il lungometraggio NASCARETH, incentrato su una storia dove convivono supereroi mascherati e truffatori che illudono i giovani in cerca di lavoro, con sequenze e figure che rendono omaggio al suo maestro Zanuso, tra questi un manager che coltiva una storia sessuale feticista con una paperella impagliata!) al quale affida il ruolo di un ragazzo (forse un naufrago?) che giunto in uno strano posto dove gli abitanti e i visitatori sono diventati tutti manichini decide di svelare il mistero individuando il problema nella testa di un manichino (il capo degli altri?) e scoprendo con orrore che...

 

Il titolo del lavoro è appunto INCOMUNICABILITA', quella che manca nella società odierna e ci trasforma in manichini, feticci...

La struttura visiva, piuttosto inquietante, ricorda fin dall'inizio (dove il protagonista esce fuori dal lago) il capolavoro del compianto Emidio Greco L'INVENZIONE DI MOREL dove un naufrago incontrava strane persone (esseri inanimati?) col quale non riesce a comunicare (forse fantasmi?) e nel quale si respira un senso di solitudine. Paura di restare soli anche qua? Forse sì, lì l'allucinante vicenda era girata a Malta, in set ricostruiti con l'occhio alla metafisica, qua la metafisica è evocata dai manichini ma il set sono cascinali che sembrano parlare e dirci quanto un tempo fossero vivi e si facesse festa come piace a Luigi (o Dario, secondo il nome d'arte del periodo!). E tra queste mura ci sono anch'io ed interpreto un manichino seduto su di un cesso. Eh già, non ci sediamo tutti lì sopra prima o poi? L'autore stesso poco prima si era seduto per pensare agli sviluppi del film e ci dice "Le idee migliori saltano fuori seduti su un water!". Eh sì...un gusto trash? Sicuramente! E il trash è intellettualismo perché rappresenta la massima libertà personale d'espressione, basti pensare al discorso del cinema di Cavallone o al gusto dell'estremo nel capolavoro di Luigi Atomico, il suo film più famoso BUDELLA SFONDATE. Marco Giusti nel suo "Stracult" parla, a proposito della celebre pellicola, di "estremo, eccessivo, delirante...si vedono l'accoppiamento di un uomo con un polipo morto, una donna che si inserisce cicche accese nella vagina, etc...".

 

Si esagera quindi con la libertà di espressione? Direi di noi considerando le nobili intenzioni di denuncia di una società apparente e falsa, dove non c'è più dialogo e la libertà (anche sessuale) è condannata. Un po' il discorso simile del recente SOTTO IL VESTITO NIENTE- L'ULTIMA SFILATA di Carlo Vanzina, che ci riporta negli ambienti felici dell'economia (in questo caso il Made in Italy della moda, ora in crisi) anni '80 ma nel presente dove tutto è cambiato, dove l'apparenza è degenerata nella paura della solitudine. Dove per un po' d'amore e affetto si arriva anche a uccidere e dove il Mondo che ci circonda è popolato di manichini che non capiscono o fingono di non capire e non vedere, allora bisogna ispezionargli la testa per trovarci noi stessi.

 

Così il cinema torna al passato per raccontare il futuro. 

 

Allora chi è Luigi Zanuso? Un folle? Un genio? Un filosofo?

 

Chissà...sicuramente è un autore vero e anticonformista!!!  

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