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Attori di Carattere: Giorgio Colangeli
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Giorgio Colangeli ha contribuito, non poco, a rendere buono il cinema degli ultimi anni.

Da molto tempo lo seguo nella sua carriera, quando appare il suo nome nei titoli di testa non vedo l'ora di scorgerlo tra gli attori. E' un po' come ritrovare un amico, un parente.

Giorgio Colangeli

Sogni di gloria (2013): Giorgio Colangeli

Non importa essere dei grandi nomi per essere amati dal pubblico, non si devono per forza ricoprire ruoli da protagonista, quando con semplici e poche battute si riesce ad arrivare allo spettatore.

Colangeli, in più, ha una versatilità unica, quasi da teatrante.

In effetti lui “nasce” come attore di teatro (nonostante una laurea in fisica nucleare). Negli anni '70 comincia la sua attività nella Compagnia del Teatro Didattico Il Torchio. Solo negli anni '90 inizia a lavorare nel cinema, e lo fa con registi di spicco: Ettore Scola e Marco Tullio Giordana. Proprio con “La cena”-1998 di Scola vince il suo primo premio, il David di Donatello come miglior attore non protagonista.

 

Io mi accorsi di lui in un altro film di Ettore Scola: “Concorrenza sleale”-2001, in cui aveva il ruolo di un vinaio, che continuava a raccomandarsi con gli avventori di non parlare di politica nella sua bottega (il film è ambientato nel periodo del fascismo). E' un piccolo ruolo, davvero marginale, accanto a molti attori bravi e al meglio delle loro capacità. Eppure notai questo signore che riusciva a spiccare da dietro al bancone, con l'aria preoccupata e un forte accento romano cercava di tenere insieme la sua clientela. Da allora, da quella piccola parte, cercai sempre il nome di Colangeli nei film italiani.

Negli anni 2000 due film con Sorrentino: “L'amico di famiglia”-2006 e “Il Divo”-2008 (dove interpreta un incredibile Salvo Lima) e altri titoli di ottimo livello come “La doppia ora”-2009 di Giuseppe Capotondi. Dal 2005 in poi Colangeli lavora a ritmi pazzeschi, fino a 5 titoli in un solo anno, oltre la televisione e alcuni corti metraggi con giovani e promettenti registi.

Ma io fui felice di scoprirlo anche come ottimo attore protagonista in “Isole”-2011 di Stefano Chiantini, accanto ad una “muta” Asia Argento.

In questo bel film Colangeli dimostra senza problemi di saper gestire un ruolo più complesso, e di superare senza difficoltà il passaggio da co-primario/caratterista a protagonista.

Le capacità di Colangeli sono indubbie, e mi affascina vedere con quanta semplicità ha attraversato questi ultimi vent'anni cinematografici italiani.

Sia in grandi o piccole produzioni, diretto da registi con la R maiuscola o da giovani esordienti, ha sempre dimostrato grande professionalità e capacità interpretative.

 

L'ho apprezzato tantissimo nel secondo episodio del film "Sogni di Gloria"-2013 di Patrizio Gioffredi, accanto ad un toscano DOC Carlo Monni, un duetto di rara bravura, che ricorda tanto il buon cinema di una volta, quello fatto da veri professionisti.

Colangeli lavorerà nel primo lungometraggio di Piero Messina, “L'attesa”, dove sarà al fianco a Juliete Binoche.... e ovviamente non vedo l'ora di vederlo.

 

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