Being Spike Jonze
Regista (anche) di spot pubblicitari, editore di riviste di settore, fotografo, comparsa, produttore, ricco di amicizie fighe, Spike Jonze non sta mai fermo. In vent'anni ha diretto più di 50 videoclip, per cui noi adesso ci prendiamo il lusso di scegliere i nostri preferiti. Cominciando dalla irresistibile Sabotage (1994) dei Beastie Boys (che fanno parte della sua invidiabile schiera di amici di lusso), con un video omaggio/parodia delle serie tv alla Starsky & Hutch. Un video che sarebbe costato pochissimo, se Spike non avesse distrutto due videocamere noleggiate (una usata sott'acqua senza la protezione necessaria, l'altra precipitata dal finestrino di un Van).
Dall'hip hop al big beat, dal poliziesco alla ginnastica ritmica, che più ritmica non si può: Elektrobank è dei Chemical Brothers, 1997. La protagonista del video è una certa Sofia Coppola, che ovviamente all'epoca era la fidanzata di Jonze.
C'è anche lo skateboard tra le passioni di Spike Jonze. Una passione che diventa esplosiva nel video di Heaven, degli UNKLE, ricavato dalle immagini di Fully Flared (2007). Il brano era inserito nella colonna sonora, e le immagini scorrono in slow motion, una slow motion che si fa epica.
Il 1994 è l'anno di Monster, il disco più chitarristico dei R.E.M. e Jonze dirige il video per Crush With Eyeliner, nel quale un gruppo di giapponesi mima la band di Athens. Le immagini sono talmente stilose che sembra opera di Michael Gondry.
Nel dicembre nel 1991 Henry Rollins e il suo amico Joe Cole, di ritorno da un concerto delle Hole, furono aggrediti da due rapinatori. Rollins riuscì a scappare e mentre cercava di dare l'allarme, i due spararono a Cole. Joe era anche roadie del suo gruppo e delle Hole. I Sonic Youth l'anno successivo dedicarono una canzone alla sua memoria. E' 100%, tratta dal loro capolavoro Dirty. Nel clip vediamo gli skateboards? Allora è diretto da Spike Jonze.
Feel The Pain dei Dinosaur Jr. è un ottimo esempio di come Jonze riesca a ricavare un video memorabile da un budget risicato: pochissimi tricks visivi, ma i giocatori di golf (che poi sono i membri della band) sembrano usciti dalle pagine di Arancia Meccanica, e la pallina vola attraverso quello che era lo skyline di Manhattan vent'anni fa.
Home, Sean Lennon, 1997: una canzone sbilenca e straniante, alla quale Spike fornisce corredo visivo altrettanto straniante. Riuscitissima ed efficacissima passeggiata dell'alienato Sean, che va a comprare due pesci rossi, o così crede.
Il videoclip di Praise You (Fatboy Slim, 1998: ancora big beat) è il più rivoluzionario tra quelli di Spike. Girato quasi a costo zero, senza permesso all'ingresso di un cinema, è praticamente un flash-mob e Spike Jonze "recita" nel ruolo di Richard Koufey, leader fittizio di una fittizia compagnia di ballo. Nel 2001 è stato votato tra i migliori 100 video di tutti i tempi.
Una sola idea, peraltro semplicissima, è sufficiente a realizzare un video memorabile. La band è Wax, la canzone California, la musica pop-punk, che nel 1995 non ci aveva ancora rotto del tutto le palle.
Nel 2010 gli Arcade Fire pubblicano l'album The Suburbs, e Spike Jonze realizza un video promozionale della durata di 30 minuti, girato come un film di Spielberg ma un po' più paranoico. Il clip con il quale chiudiamo questa top-ten è costituito da immagini tratte da quel cortometraggio.
(Probabilmente non è leale tener fuori da questa pseudo top-ten il lavoro di Spike Jonze per gente del calibro di Bjork, Daft Punk, Puff Daddy. Il fatto è che non ci piacciono per niente.)
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta