Per qualcuno è "il filosofo più pericoloso dell'Occidente". Per chi avrà voglia di seguire i tre appuntamenti in programmazione prossimamente su Laeffe sarà una guida speciale alle visione di alcuni grandi classici del cinema - capolavori come Solaris, Vertigo e Gli uccelli insieme a opere di Lynch, Haneke e Bergman - analizzati dalla prospettiva particolare di un filosofo e psicoanalista. Stiamo parlando infatti di Slavoj Žižek, l'intellettuale sloveno che al cinema ha dedicato due opere molto particolari: la Guida perversa al cinema (2006) e più di recente la Guida perversa all'ideologia (2012).
È proprio Guida perversa al cinema - che originariamente dura 150 minuti e che su Laeffe verrà diviso in tre parti di 50 minuti ciascuna - il film previsto in prima assoluta in programmazione su Laeffe nei giorni di giovedì 5, 12 e 19 giugno 2014. Un'opera realmente anomala che parte da un presupposto: dimostrare che “il cinema è l’arte perversa per eccellenza: non ti dà quello che desideri, ti insegna a desiderare”.
Per indagare questa macchina desiderante Slavoj Žižek ci riporta - letteralmente, fisicamente - sui set delle pellicole celebri che utilizza come esempi per la sua decostruzione volta a mostrare come i veri protagonisti nascosti dentro/dietro il grande schermo siano gli stessi che agitano il nostro inconscio: fantasia, realtà, sessualità, soggettività, forma e desiderio.
Diretto da Sophie Fiennes e da Žižek, il film è accompagnato dalle musiche di Brian Eno e sarà presentato da un'introduzione a cura di Tatti Sanguineti, che presta la sua voce a Žižek nell'edizione italiana.
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