Non che sia uno dei miei films preferiti, ma a quanto pare La battaglia di Alamo (The Alamo) che John Wayne diresse nel 1960 con qualche piccolo aiuto di John Ford, corre il pericolo di essere "perduto".
Secondo quanto riportato da Bill Hunt in un suo articolo Save John Wayne's "The Alamo" , la pellicola giacerebbe dimenticata dalla MGM, che pare infischiarsi del patrimonio filmico che possiede.
Secondo Robert A. Harris (uno dei restauratori di Vertigo), il film, attualmente, potrebbe essere riportato solo al 60% dello splendore originario (di seguito un fotogramma allo stato in cui si trovava nel 2009).
Da quel che ho capito, la Metro avrebbe anche impedito che terzi se ne occupassero, temendo una pubblicità negativa.
Può darsi che qualche pressione si possa fare sullo Studio ormai novantenne, chissà, nell'epoca di Facebook...
Di seguito, l'immortale versione di Marty Robbins della celebre Ballad of the Alamo: nonostante non apprezzi in particolar modo la difesa di Alamo, non riesco a non ammirare l'idea di sforzo e sacrificio espressi dalla canzone, la forza evocativa di alcuni passi
You can look in vain for crosses, and you'll never see a one, but sometimes between the setting and the rising of the sun, you can hear a ghostly bugle
la ninna nanna cantata al manipolo di volontari, ed infine l'immagine che riparte dall'inizio della canzone, per descriverci un cowboy che un secolo dopo si toglie il cappello passando in quei luoghi dove i cannoni used to roar, ed ora invece vi pascola il bestiame.
Uno dei capolavori di Marty Robbins.
In the southern part of Texas, near the town of San Antone,
Like a statue on his Pinto rides a cowboy all alone.
And he sees the cattle grazin' where a century before,
Santa Anna's guns were blazin' and the cannons used to roar.
And his eyes turn sort of misty, and his heart begins to glow,
And he takes his hat off slowly to the men of Alamo.
To the thirteen days of glory at the seige of Alamo.
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