L'appuntamento è davanti alla Stazione di Principe. Ci arrivo trafelato, come mio solito. Di fronte all'ingresso scorgo NeveCheVola e Spopola.
NeveCheVola fa parte dell'organizzazione, è un membro di spicco del clan dei liguri, Spopola no, viene da Firenze, ma abbiamo già avuto a che fare con lui, sapevamo sarebbe stato tra noi, lui non si perde un raduno.
E' una calda giornata di sole, ci appostiamo all'ombra, tranquilli che tutto filerà liscio, come programmato. Sono settimane che lavoriamo all'evento, in verità a coordinare l'operazione è Labbro. Dovete sapere che il clan dei liguri è un'organizzazione democratica che, di volta in volta, mette a capo dell'operazione l'elemento più adatto per l'occasione.
Tutto era nato da un'iniziativa di Maso, il quale propose un raduno di filmtv a Genova. Maso ebbe poi il buon gusto di tirarsi fuori dalla cosa, ma il clan dei liguri intravide da subito la potenzialità dall'evento e NeveCheVola e Labbro presero in mano la situazione.
Noi liguri siamo molto bravi a sfruttare le idee altrui, così non ci sforziamo di pensare e non ci viene il mal di testa. Il piano è semplice, sfruttiamo l'entusiasmo che prende chiunque di fronte a una nuova iniziativa, ci facciamo mandare i soldi dell'albergo e della cena, poi fissiamo la data per il 26 aprile, consci del fatto che il periodo di festa, gli ingorghi stradali e le abbuffate di Pasqua alla lunga scoraggeranno gli ignari partecipanti.
Neve ed io siamo lì, che ci godiamo la frescura dell'ombra e già pregustiamo il colore dei soldi, quando una voce ci distrae dai nostri pensieri: “Scusate, siete di filmtv?”.
Io e Neve incrociamo gli sguardi, il gelo nei nostri occhi e un pensiero comune inizia a tamburellare nelle nostre menti: “...vuoi vedere che arrivano davvero? Ma statevene a casa... mandateci i soldi e statevene a casa!”.
Da consumati attori quali ormai siamo, e non può essere diversamente con tutti i film che abbiamo visto, io e Neve ci voltiamo e sfoderiamo il nostro miglior sorriso.
Di fronte a noi c'è Cantagallo, fa fin tenerezza col suo modo di fare discreto e gentile. Sorride, è contenta di conoscerci... l'incauta non sa cosa l'aspetta!
Prendo in pugno la situazione prima che questa precipiti e telefono a Labbro. Quando chiudo la comunicazione capisco che la situazione è già precipitata: il povero Labbro è stato messo in mezzo da Zombi, Immorale e M.Valdemar. I tre si sono presentati, allegri e goliardici e hanno preteso pure di mangiare. Speriamo almeno che gliel'abbiano offerto. E' risaputo che noi liguri mangiamo solo quando è strettamente necessario, ma con soddisfazione solo quando è a sbafo.
I quattro ci raggiungono e come se non bastasse subito si aggiunge Supadany.
Eccoli lì, tutti belli allegri e di buonumore, ma cosa ci avranno da ridere e scherzare, qui siamo nella città del “mugugno”, del lamento, non lo sanno che Genova non è una città per turisti?
Ma il clan dei liguri ha risorse inaspettate e siamo sempre preparati di fronte agli imprevisti. Così Labbro porta Cantagallo e Supadany all'albergo, quanto di più vicino al Bates Motel siamo riusciti a trovare, ed io trascino gli altri nei meandri del centro storico.
Inizio ad annoiarli con la storia delle location cinematografiche, cosa volete che freghi sapere che per Salita Santa Brigida hanno girato un misconosciuto Interpool camuffando Genova da Atene e che in Piazza dei Truogoli hanno girato qualche scena del Giorno dello Sciacallo? Eppure la noia non li stronca, fingono pure interesse, allora escogito un'idea geniale. Con la scusa che ci hanno girato Persiane chiuse e La bocca del lupo, trascino i malcapitati in Via Pré, la più malfamata della città. Lì i malfattori distinguono a occhio nudo i genovesi, e li lasciano stare, ma calano come avvoltoi sui forestieri.
La percorriamo tutta ma non accade nulla, persino il crimine è in ferie.
Intanto studio i personaggi che ho intorno: meglio conosci il tuo avversario più possibilità hai di sconfiggerlo. Zombi ha un fare ciarliero, alla mano, certo se rimaneva al suo paese ad ascoltare un'aria di Verdi era meglio. E M.Valdemar, pare interessato alla città da come si guarda intorno ma poteva continuare a crogiolarsi tra Romeo e Giulietta. Capisco un po' di più Immorale, cresciuto in una città, trapiantato in un'altra ma se cerca delle radici, Genova non è il posto adatto a piantarle.
Squilla il telefono di Spopola e sono altre brutte notizie: Roger Thornill, Kurtisonic e Ethan, i piemontesi, sono alle porte di Genova.
Naturalmente do loro indicazioni sbagliate ma so che è inutile, ormai col navigatore ti raggiungono ovunque, anche la tecnologia ci rema contro. Ma è a quel punto che NeveCheVola, finora un po' abbattuto, reagisce e chiama ZiaCassie.
Del clan dei liguri, ZiaCassie è la più pericolosa, è della scuola di Mr. Wolf, lei risolve problemi. Ma la zietta non è dei nostri quest'oggi e allora Neve chiama la cavalleria: Giannisv66 (66 sta per il calibro), Alan Smithee e Port Cross, la recluta.
Ma partono da lontano, fino ad allora dovremo cavarcela da soli. E allora ho un'intuizione, questi sono tutta gente di pianura, e Genova è come San Francisco, con tutti quei saliscendi che toglierebbero il fiato anche a Karl Malden e Michael Douglas. Così iniziamo un tour su e giù per il centro storico a sfiancarli, facendo in tondo lo stesso percorso per fargli girare la testa e fargli perdere il senso dell'orientamento fino all'appuntamento con i piemontesi.
Lì sono per un attimo sollevato: non ci sono, forse si sono perduti. E invece no, eccoli spuntare all'orizzonte. Roger Thornill, impallato con i fumetti. Ma lo capite voi uno che ti parla con passione di Zagor, quando qui a Genova c'abbiamo Berardi e Milazzo che hanno scritto Ken Parker? No, io proprio non ci riesco. E poi Kurtisonic allegro, cordiale e appassionato. Ma non lo sa che a sorridere ti vengono le rughe? Noi liguri siamo attenti a tutto. Poi c'è Ethan, lui sembra un ragazzo che sa stare al suo posto ed io e NeveCheVola non possiamo che apprezzare uno che si chiama così, ma qui siamo a Genova, mica nella Monument Valley.
Nel frattempo sento Labbro, ha portato Cantagallo e Supadany sulle Mura di Malapaga, penso che è una buona idea, non ci vuole niente a scivolare di sotto ma evidentemente qualcosa va storto perché di lì a poco ci ricongiungiamo tutti quanti, e in più ci ritroviamo con Giuvax e l'AmicodiGiuvax.
Io, Neve e Labbro ci scambiamo una rapida occhiata: l'AmicodiGiuvax è genovese, quindi anche lui sarà refrattario a forestieri, ma non fa parte del nostro clan. Potrebbe essere la cosiddetta variabile impazzita, capiamo subito che non possiamo fidarci completamente di lui.
La sola nota positiva è che sono tutti piuttosto provati dai saliscendi del centro storico, ma ci pensa Giuvax a sbriciolare quel po' di soddisfazione. Lei, candidamente, dice di trovarsi a meraviglia per Genova, si sente come a casa, ogni posto nuovo è come un angolo di Napoli che ancora non ha visto.
E' davvero troppo, c'è bisogno di raccoglimento ed espiazione, per questo facciamo un giro nel chiostro di San Matteo.
Naturalmente di Gianni e degli altri nessuna traccia, così ci giochiamo la penultima carta: imbibinarli di cibo. Il bibino nella nostra lingua aulica è il tacchino e il termine rende appieno l'idea. E' tempo dunque dell'aperitivo. Lì spacciamo delle focaccette semi industriali per tipici prodotti locali ma non si abbuffano più di tanto. Speravamo in una bella indigestione per risparmiarci la cena e invece niente. Poi accade l'irreparabile.
Giuvax inizia a scattare foto ai presenti, me compreso. Ora, dovete sapere che sono ricercato in cinque stati, vivo in provincia mantenendo un basso profilo, in tutti questi anni sono andato a letto presto, e per una sera che esco, subito m'immortalano!
Non paga di tutto ciò Giuvax mi spiega che ormai è un gioco da ragazzi mandare on line la foto. Due click e via, la mia foto gira su internet. A questo punto è perfettamente inutile frantumarle la macchina fotografica. Sono veramente affranto quando nel locale fanno irruzione Giannisv66, Alan Smithee e Port Cross, la nostra cavalleria. Avete mai visto un western in cui i nostri arrivano in ritardo? Io no, eppure ne ho visti tanti.
I ragazzi fanno del loro meglio, si intrufolano tra i presenti, dissimulano affabilità, Alan col suo fare signorile, Gianni coinvolgente e guascone, Port Cross inizialmente un po' intimidito ma poi rompe il ghiaccio. Fanno tutti del loro meglio ma ormai non c'è più niente da fare, ci tocca portarli a cena e a nulla serve il sacrificio di Kikisan, un altro membro del clan, che da forfait lasciandoci in 17 a tavola.
La sfortuna che notoriamente ci vede bene, quella sera non ci guarda neppure di sbieco e la cena va a meraviglia. Seduti al tavolo, sembriamo proprio un gruppo di amiconi. In fondo sono quasi simpatici, se fossero liguri farebbero parte del nostro clan. Quando Supadany con estrema nonchalanche mi racconta che alla fine della serata si farà 200 km per rientrare a casa, capisco che di fronte a tanta energia eravamo sconfitti in partenza.
Chissà cos'è che li muove, non credevo che l'amore per il cinema potesse tanto.
Dopo cena li accompagniamo a Boccadasse, un quartire genovese che da direttamente sul mare, con casette una volta appartenute a pescatori. Un paese incastonato nella grande città. Ormai sappiamo di aver perduto, non abbiamo neppure la forza di buttarci a mare. La gentilezza viene quasi spontanea e siamo persino sinceri quando ci salutiamo, dicendoci dispiaciuti per la fine della serata.
Per ultimi saluto Ethan e Kurtisonic, mi chiedono indicazioni per l'autostrada. A quel punto non ho resistito, con fare affabile e minuzioso, li ho cacciati in un Detour infernale!!!
P.S. può essere che leggiate altre versioni sulla serata del 26 aprile, ma sappiate che le cose andarono esattamente come le ho raccontate.
Personaggi e interpreti (in ordine di apparizione)
Billykwan Stefano
Spopola Valerio
NevecheVola Andrea
Cantagallo Elena
Labbro Luca
Zombi Luca
Immorale Adolfo
M.Valdemar Gregorio
Supadany Daniele
Roger Thornill Roberto
Kurtisonic Fabrizio
Ethan Fabio
Giuvax Giulia
AmicodiGiuvax Paolo
Giannisv66 Gianni
Portcross Fabio
AlanSmithee Fabio
Sceneggiatura Maso
Regia Alan Smithee
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