Se dovessi condensare la mia vita in dieci canzoni, una di queste sarebbe di sicuro Fisherman's Blues dei Waterboys, gruppo di folk/celtic/rock britannico (il leader Mike Scott è scozzese di Edimburgo), fondato negli anni Ottanta ed attivo ancora oggi, dopo una pausa di inattività tra il 1993 e il 2000.
Fisherman's Blues - che ritmicamente blues non è - è il pezzo musicale che accompagna i titoli di testa di Svegliati Ned (1998) ed è la prima canzone dell'album omonimo (la title track, come scrivono le riviste specializzate) del 1988, in Italia poco noto. Mi sono sempre stupito che i Waterboys fossero tanto popolari in Gran Bretagna tra i giovani di fine anni Ottanta e così poco noti da noi, soprattutto dopo quest'album così bello, uno di quei dischi che potevano mettere d'accordo gli amanti del buon rock (seppure di matrice celtica e folk) con quelli della melodia ed anche con chi cerca la poesia nella combinazione di parole e musica.
Non mi era capitato nemmeno di leggere dei Waterboys sulle riviste di musica nostrane, spesso più attente ad occuparsi di fenomeni a mezza via tra la musica e il fenomeno di costume che non agli aspetti intrinsecamente musicali. Finché, di recente, per esempio il mensile Buscadero ha deciso di riservare alla band di Mike Scott un nuovo interesse: nel numero di novembre, in occasione dell'uscita di un cofanetto di sette cd (Fisherman's Box), tutto incentrato sul disco del 1988, lo storico redattore Paolo Carù scrive che «mai un disco ha avuto una vita così sofferta, intensa, profonda, sudata, come il capolavoro della band di Mike Scott. Capolavoro». Ecco, per quanto mi riguarda, la canzone di cui si parla sarebbe stata una delle dieci della vita anche se fosse stata meno bella o anche se il LP che la contiene non fosse stato un capolavoro (dal punto di vista personale, sono stato spesso indeciso se preferire questa o un'altra canzone dei Waterboys, dal titolo The Whole of the Moon, contenuta nell'album precedente This Is the Sea, del 1985, assai meno riuscito), ma effettivamente Fisherman's Blues è un capolavoro, con una canzone più bella dell'altra, come, solo per esempio, Strange Boat, Sweet Thing (di Van Morrison), And a Bang on the Ear (rifatta in italiano dal nostro Massimo Bubola con E una tirata d'orecchio), Has Anybody Here Seen Hank e The Stolen Child (il cui testo è una poesia di W. B. Yeats).
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