Update 04/03/2011: Il Corriere della Sera ci informa che a seguito delle immagini del trailer che propongono l'intervista di repertorio a Rosa Bossi, la madre del Premier, lo spot tv del film non sarà trasmesso dall'emittente di Stato. Ecco il comunicato stampa che la Rai ha diffuso oggi pomeriggio:
«Lo spot della Lucky Red sul film “Silvio Forever” è stato giudicato “inopportuno” dalle strutture Rai preposte, nella parte in cui riproduce una dichiarazione di una persona scomparsa, piegandone immagini e parole a fini satirici. La Direzione Affari Legali di Rai, limitatamente ai fotogrammi in questione, non ha potuto peraltro escludere rischi di azioni risarcitorie per offesa alla memoria della defunta. Nessun rilievo invece per il resto del filmato, che senza tali immagini potrà essere riproposto».
Silvio Forever (2011)
di Roberto Faenza, Filippo Macelloni
A sorpresa, la Lucky Red ha annunciato che il 25 marzo arriverà in sala il nuovo e già discusso film del regista Roberto Faenza, la prima biografia non autorizzata del Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi.
Il film, diretto da Faenza e Filippo Macelloni, scritto da Stella e Rizzo (autori anche del best seller "La casta"), si basa su elementi di repertorio che ripercorrono l'ascesa al potere di Silvio Berlusconi per arrivare fino agli scandali dei giorni nostri. Dal trailer i toni sembrano abbastanza ironici:
Poche le parole invece che accompagnano la scheda di presentazione ufficiale:
«… e poi, col tempo, tutto ha cominciato a ruotare sempre di più intorno a lui. Solo a lui. Ossessivamente a lui: Silvio Berlusconi. Che, comunque la si pensi, al di là dei meriti per cui lo osannano e dei demeriti per cui lo disprezzano, è uno strepitoso personaggio della commedia dell’arte, capace di offrire miriadi di spunti per un’avventura cinematograficamente immaginabile.
Piaccia o non piaccia, nessuno è più rappresentativo dell'Italia di oggi quanto il Cavaliere. Destinato per le sue gesta, che mandano in delirio chi lo adora e fanno inorridire chi lo detesta, a rappresentarci in Patria e all'estero per molto tempo. Anche indipendentemente dalla tenuta del suo governo e dal suo destino personale, che alcuni sognano al Quirinale, altri ai Caraibi».
Nonostante gli intenti e lo scopo ricordino quelli del documentario "Sorelle d'Italia" (che ha dalla sua il pregio di essere obiettivo e apolitico), personalmente non ne sentivo l'esigenza, qualunque siano la piega e il tono politico che il film avrà. Il cinema che preferisco è ben altro. E voi?
Piccola curiosità: Faenza sembra aver scritto nel suo destino le sorti del Berlusca. Già nel 1977 aveva girato un documentario dal titolo che oggi suona come una minaccia, "Forza Italia!". Il film, contro il periodo democristiano che va dal dopoguerra agli Anni Settanta, generò parecchio scalpore tanto da essere ancora oggi introvabile e invisibile. Che "Silvio Forever" sia un ideale seguito?
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