«Extreme-Circuito chiuso» è un film di Giorgio Amato, il suo primo lungometraggio, del 2o11. Un film che ho visto qualche mese fa in dvd e che mi ha molto colpita, sia per come è strutturato, costruito e girato.
Del film qui sul sito c'è sia la scheda che la mia opinione che credo possano esaudire tutte le curiosità in merito.
Extreme - Circuito Chiuso (2011)
di Giorgio Amato con Stefano Fregni, Francesca Cuttica, Gaia Insenga, Guglielmo Favilla
E' stata proprio la mia curiosità a portarmi a parlare ancora oggi di questo film.
Solitamente quando qualcosa mi colpisce molto, non mi fermo alla semplice visione, voglio condividere con gli amici il mio entusiasmo... ma quando anche questo non basta, comincio a cercare notizie e curiosità sul film e su chi l'ha fatto. Leggere le interviste sono le cose che preferisco per informarmi, le domande e le risposte sono il metodo più diretto per trovare le informazioni che si cercano... La mia soddisfazioni ha raggiunto livelli alti quando il caso e la fortuna hanno voluto che nel mio «vagare virtuale» abbia incrociato il regista di «Extreme-Circuito chiuso»: Giorgio Amato.
Molto gentile e disponibile mi ha raccontato così come sia nato questo film e che lunga gestazione abbia avuto.
«Extreme-Circuito chiuso» nasce come compito scolastico, come «saggio di fine corso» per la scuola di cinema che Giorgio Amato stava frequentando nel 1997.
Purtroppo un professore poco lungimirante «bocciò» il progetto, trovandolo poco convincente dato che il risultato sarebbe stato quello di un prodotto «amatoriale» visto l'utilizzo delle macchine digitali, troppo lungo (una decina di pagine) e forse anche troppo incomprensibile come tipo di racconto.
Infatti il giovane regista aveva già in mente di raccontare il suo corto attraverso telecamere a circuito chiuso nascoste all'interno di una abitazione e utilizzate da due carabinieri, che sarebbero stati anche i due protagonisti della storia, per incastrare un pericoloso serial killer.
«Circuito chiuso» viene chiuso così per la prima volta nel cassetto da Giorgio Amato, fino all'anno seguente quando uscì nelle sale con grande successo di pubblico «The Blair Witch Project».
Spinto dall'onda dell'entusiasmo che questo nuovo genere cinematografico aveva suscitato nel grande pubblico, conscio che lui quella «intuizione cinematografica» l'aveva avuta in tempi non sospetti (i progetti dei lavori di Amato sono depositati alla Siae con tanto di timbri e date che lo testimoniano), Giorgio tira fuori dal cassetto il suo lavoro e comincia a spedirlo per alcune case di produzioni... senza purtroppo alcun esito (non solo i professori sono poco lungimiranti, ma anche quelli che dovrebbero essere gli addetti al lavoro e prevedere e promuovere certe mode cinematografiche).
«Circuito chiuso» ritorna dentro al cassetto, per molto tempo.
Giorgio Amato intanto lavora come regista di alcune fiction televisive per la tv di Stato e soprattutto con il teatro, dove ha le sue soddisfazioni mettendo in scena i propri testi.
Arriviamo così al 2o1o (sono passati quanti??? 12 anni?!), Giorgio è al Teatro Tirso di Roma con una sua commedia: «Gemelli diversi». In sala a vedere lo spettacolo, senza che il regista lo sapesse, invitato da uno degli attori della commedia, c'era il produttore Luciano Martino, che si era divertito così tanto che chiese di incontrare Giorgio la sera stessa e gli diede un appuntamento nel suo ufficio per il giorno seguente.
Ovviamente Giorgio Amato andò tutto speranzoso che gli venisse fatta un'offerta per una trasposizione cinematografica del suo lavoro teatrale (che in Italia pare che abbiano successo solo le commedie...), invece gli viene chiesto un Horror! Quando gli chiedono se aveva qualcosa di pronto il giovane regista rispose subito di sì, pensando in verità di tornare a casa e scrivere qualcosa di nuovo... quando per fortuna gli tornò in mente «Circuito chiuso» e aprì quel «famoso» cassetto per farlo uscire e finalmente non farlo più rientrare.
Bisogna tenere presente che se alla fine degli anni '9o c'era stato «The Blair Witch Project», alla fine del primo decennio del 2ooo c'era «Paranormal Activity» che con la sua saga di 4 film ha avuto un successo pazzesco di incassi e di pubblico.
Giorgio Amato portò il soggetto a Luciano Martino che lo avrebbe a sua volta mostrato ai Manetti. Giorgio non si fece molte speranze, ormai l'esperienza che aveva maturato negli anni lo aveva portato a non credere troppo alle promesse... invece dopo poco Luciano Martino lo chiamò dicendogli che i Manetti lo aspettavano in ufficio per parlare del suo progetto: «Circuito Chiuso» prese vita e non venne mai più rinchiuso in un cassetto, ma solo in tante custodie per dvd.
Antonio e Marco Manetti chiesero che i due protagonisti fossero due ragazzi e non i carabinieri del soggetto iniziale, proposta che Amato accettò e che trovò anche funzionare meglio. I due carabinieri rimangono nel film, alla fine, e uno di loro è interpretato dallo stesso Giorgio Amato... ho trovato la cosa carina, dopo aver sentito questa storia, un po' come mantenere la «paternità» del suo primo «compito in classe» iniziale.
Dopo 9 mesi dallo spettacolo teatrale iniziarono le riprese del film, che durarono 3 settimane, finale riscritto e corretto in extremis, con un ciack in inglese e con un budget complessivo di soli 8o.ooo euro, quindi davvero a basso costo.
Dopo il film, Amato aveva accumulato talmente tanto materiale che decide di scrivere anche un romanzo in cui viene raccontato tutto quello che era accaduto prima che i due ragazzi nascondessero le telecamere nella casa. (Romanzo edito dalla Cooper).
Qualche notizia su Giorgio Amato:
Nato a Milano, 43 anni, ha vissuto in Sardegna fino a 17 anni.
Ha vissuto a Napoli per 1o anni e da più di 1o anni vive e lavora a Roma.
Sta per uscire il suo nuovo film «The Stalker», anche questo un film dalle tinte noir che promette molto bene.
The Stalker (2014)
di Giorgio Amato con Victor Alfieri, Cosetta Turco, Vincenzo Peluso, Elena Tchepeleva, Alessia Moore, Marco Bonini, Giulia Gualano, Stefano Locci
Io ringrazio Giorgio di avermi raccontato tutte queste notizie che io ho voluto condividere con chi leggerà questo post. Intanto aspetto ansiosa di vedere il suo «The Stalker», di cui ho visto il teaser che mi ha già convinta positivamente.
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