Angela Bettis è una giovane attrice, anno 1973, esordisce nel 1993 a soli 18 anni con Franco Zeffirelli in «Storia di una capinera», un film che io amo particolarmente... forse proprio perché la protagonista è questa giovanissima Bettis, dagli occhi enormi e il viso che pare essere quello di un cartone animato.
Lucky McKee è un giovane regista americano, anno 1973, esordisce nel 2002 con un film coraggioso e innovativo: «May», protagonista Angela Bettis, che è presente dalla prima all'ultima scena.
Il film è fatto con poco più di $300.000 dollari, da una casa di produzione alle prime armi, con possibilità di essere distribuito in patria ridotte a zero, e la speranza di vedere la luce tramite dvd all'estero.
Il film, per nostra fortuna, ha molto successo da subito. Il giovane regista (ha soli 27 anni quando comincia a lavorare al film) mostra subito un discreto talento a confezionare una storia macabra, tutta al femminile, con il ritratto di una donna disturbata ma tenera e fragile, con la quale è facile immedesimarsi emotivamente.
May è una ragazza alla ricerca di un amico, di un amore. «Se nono sai trovarti un amico.... inventatelo!» dice la madre di May all'inizio del film, questa frase sarà il filo conduttore di tutta la storia, May non solo si inventerà il suo amico ma se lo costruirà su misura.
Angela Bettis e LuckY McKee hanno cominciato così, con un film sulla ricerca di una amicizia, la loro amicizia e il loro rapporto lavorativo.
Forse perché coetanei, forse perché entrambi alla ricerca di un nuovo modo di fare cinema, che non sia sempre e per forza legato alle grandi major, i due hanno cominciato un percorso insieme, che li sta portando lontani, facendoli diventare due punti di riferimento per una industria cinematografica forse minore per i numeri di incassi e produzioni, ma decisamente non per creatività e passione.
Dietro alla grande forza espressiva di «May», c'è un lungo lavoro di preparazione, di prove su prove, in cui regista e attori hanno messo «sul tavolo» tutto quello che c'era da mettere: dubbi, perplessità, domande, una ricerca continua per rendere al meglio le psicologie dei personaggi, di May in primis.
Questo è un modo di lavorare quasi teatrale, che difficilmente si può mettere in pratica con grosse produzione, che programmano il lavoro in ore e in turni da rispettare, dove gli attori devono arrivare sul set già preparati al personaggio in modo autonomo.
Ovviamente in questo «May» c'è tutto l'entusiasmo del primo film, con gli immancabili errori e i limiti che la prima opera comporta, ma anche con la voglia di continuare il nuovo rapporto lavorativo in altri film... anche per il buon successo che «May» ha portato a regista e attrice.
May (2002)
di Lucky McKee con Angela Bettis, Jeremy Sisto, Anna Faris, James Duval, Nichole Hiltz, Kevin Gage, Merle Kennedy, Chandler Riley Hecht, Rachel David, Nora Zehetner
Lucky McKee dopo «May» partecipa alla serie Master of horror (la serie televisiva americana horror) accanto a grandi nomi quali Hooper, Carpenter e il suo (e nostro) amato Dario Argento, con il film «Sick Girl», ancora con Angela Bettis.
Creatura maligna (2006)
di Lucky McKee con Angela Bettis, Erin Brown, Jesse Hlubik, Marcia Bennett
Ancora un film sull'amore, ancora un film al femminile, ancora un film sulla mutazione che le nostre paure e i nostri desideri portano.
Nel 2006 lavorano ancora insieme con «Il mistero del bosco», con una casa di produzione di tutto rispetto la United Artist, ormai McKee sta diventando un nome di culto per gli appassionati del genere, non è più tempo per le vie indipendenti. Il film appare infatti molto commerciale, anche se ben fatto, si nota che ci sono dei compromessi produttivi. McKee non perde comunque l'occasione per omaggiare e citare «Suspiria» di Argento.
Nel 2008 «Red», film che dirige a due mani con Trygve Allister Diesen, praticamente «invisibile» nelle sale.
Il mistero del bosco (2006)
di Lucky McKee con Agnes Bruckner, Patricia Clarkson, Rachel Nichols, Lauren Birkell, Emma Campbell, Angela Bettis, Marcia Bennett, Gordon Currie, Jude Beny, Bruce Campbell, Jane Gilchrist
Qui il video della contestazione a Lucky McKee per "Woman" al sundance Festival del 2011.
Sarà con "Woman" che McKee ritorna ad una produzione «più intima» e trova la vera conferma per il suo lavoro, nonostante il film sia molto criticato (ingiustamente a mio avviso). Molte polemiche al Sundance Festival del 2011, dopo la proiezione alcune persone si sentono male e gridano allo scandalo, tacciato di misoginia da qualche critico, trova in un percorso alternativo il riconoscimento meritato, e il nome di McKee al fianco di Angela Bettis diventa un sinonimo di qualità e originalità, che nell'horror sembravano spariti.
Intanto la Bettis lega sempre di più il suo nome a pellicole horror, interpreta «Carrie» sempre nel 2002 di David carson, remake del famoso «Carrie lo sguardo di satana» di Brian De Palma. Partecipa a serie televisive quali «Dexter» e «C.S.I», ancora nel 2003 con un grande del cinema horror: Tobe Hooper, «La casa dei massacri».
Con McKee rimangono insieme fino a «Woman»-2011-, Angela Bettis ha un ruolo più marginale rispetto ai precedenti lavori, interpreta una donna repressa e vittima succube senza speranze.
Oggi Angela Bettis è anche regista e produttrice insieme al marito Kevin Ford, di quest'anno è il suo nuovo film come regista e attrice: «The ABCs of death», ovviamente un horror.
Lucky McKee è in uscita anche lui quest'anno con «All cheerleaders die» , ancora un film thriller al femminile, senza la Bettis. E' il produttore esecutivo di un film horror molto originale «Jug face»-2013-
Jug Face (2013)
di Chad Crawford Kinkle con Lauren Ashley Carter, Sean Bridgers, Sean Young, Larry Fessenden, Daniel Manche, Kaitlin Cullum, David Greathouse, Katie Groshong, Scott Hodges, Alex Maizus, Jennifer Spriggs
Insieme la Bettis e McKee hanno trovato la loro strada, hanno deciso di percorrerla in modo indipendente, senza lasciarsi influenzare troppo dalla grande industria, ma cogliendo lo stesso le buone opportunità che essa le propone. Spero che questa vena creativa tra i due continui, che non si perda.
«May» è stata una primavera di inizi per i due artisti, che ha portato una ventata di aria fresca in un panorama che pareva rimasto chiuso nel clima autunnale per troppo tempo.
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