"Ehi, è una donna!"
"Se non ti dispiace!"
(Mari Blanchard/Texas Rose a Jon Shepodd/Johnny Turner, in La gialla rosa del Texas)
High Ridin' Woman
(written by Harold Adamson & Harry Sukman, performed by Jidge Carroll)
She's a high ridin' woman with a whip,
She's a woman that all men desire,
But that no man can tame her
That's why they name her
The high ridin' woman with a whip.
She commands and men obey
They're just putty in her hands, so they say,
When she rides and the wind is in her hair,
She has eyes full of life, full of fire.
But if someone could break her
And take her whip away,
Someone big, someone strong, someone tall,
You may find that a woman with a whip
Is only a woman after all.
(Canzone da “Forty Guns”)
In La signora dalle due pistole (“Two-Gun Lady”, 1956) di Richard Bartlett, Peggie Castle è l'abile tiratrice Karen Marshall, tornata al suo paese in incognito (nessuno sa che lei era la bambina scomparsa molti anni prima), per esibirsi davanti a un pubblico da saloon. In realtà, cerca di vendicarsi di quanto accadde durante la sua infanzia.
La signora dalle due pistole (1958)
di Richard Bartlett con Peggie Castle, William Talman, Earle Lyon, Ian MacDonald
La figlia di Zorro (“Bandit Queen”, 1950) di William Berke è forse uno degli esempi più smaccatamente fumettisci di cowgirl western, con una bellissima Barbara Britton nel ruolo di Zarra Montalvo, una giovane e bella (...e ci mancherebbe altro...) messicana mezzosangue che giura di vendicarsi delle persone che le hanno preso il ranch ed ucciso i genitori. Assume l'identità di Lola Belmont, dolce e corteggiata ragazza di giorno, vendicatrice mascherata - guanti neri, frusta e pistola - di notte nel ruolo del titolo.
Nella sua ingenuità, il film mostra anche una certa violenza: i colpevoli vengono impiccati ad uno ad uno, e sempre consegnati come un pacco postale davanti all'ufficio dello sceriffo al soldo dei cattivi, e sempre con l'immancabile "Z" come biglietto da visita. Non ho mai visto il film in originale, quindi non so se il nome "Zarra" sia una femminilizzazione di "Zorro" e tale rimanga nell'originale.
Però, di quali elevate questioni mi occupo!
Nella scena illustrata dalle foto di seguito, cambia abito e identità come potevano fare Superman o l'Uomo Ragno che si ritiravano in una cabina telefonica o nella stanza accanto per cambiarsi e presentarsi come supereroi, per poi ripresentarsi ancora in abiti civili, senza che nessuno li riconoscesse. Come direbbe forse roark, è proprio questa dimensione candidamente fumettistica che lo salva e lo promuove al rango di piccolo capolavoro del genere.
Rimane, in ogni caso, uno dei miei cult assoluti.
Lola Belmont si presenta all'ufficio dello sceriffo in versione dolce fanciulla indifesa, un mazzolino di fiori in mano, accompagnata dal prete suo complice.
... si congeda dall'ufficio con una scusa...
... ed eccola, trasformatasi in eroina, che libera l'eroe messicano dalla prigione e rinchiude gli altri...
"La figlia di Zorro paga sempre i suoi debiti, ricordatelo!"
... per poi tornare in versione Lola Belmont, ingenua fanciulla sorpresa dell'accaduto. Nessuno la riconosce.
Inarrivabile!
Lola Belmont, ormai scoperta...
...porta a termine i suoi propositi, pura e disposta a salire alle stelle.
La figlia di Zorro (1950)
di William A. Berke con Barbara Britton, Philip Reed, Barton MacLane, Willard Parker
La vendicatrice dei Sioux (“Rose of Cimarron”, 1952) di Harry Keller con Jack Buetel e Mala Powers nel ruolo del titolo era una modesta produzione, abbastanza esagerata in alcune scene: Rose fa secchi due bruti estraendo le pistole e sparando nello stesso istante ad entrambi. Ma i fanatici potranno goderselo, magari in gran segreto e proclamando che a loro non piacciono film del genere...
In Storm Over Wyoming (1950) dell'inesauribile Lesley Selander, la perseguitata Noreen Nash tiene sotto tiro il povero Tim Holt.
Ecco un bel ritratto di Noreen Nash, per avere questa sola foto pagai ben 84.000 lire (del 1985-90 circa) The RKO Story, volume dedicato alla storia della famosa casa di produzione, che si rivelò comunque, a prescindere da questa immagine, un acquisto azzeccatissimo.
Non citerò Johnny Guitar (1954) per il semplice motivo che non si può considerare un western con due cowgirls, nonostante molti si riferiscano al film in tal senso. E' un film al di là, semplicemente al di là. Né Mercedes McCambridge nè Joan Crawford, in ogni modo, incarnano il dovuto profilo da pin-up che richiede il ruolo all'interno di questo mio breve escursus nel West un po' porno, profilo che viene identificato visivamente, oltre che dalla bellezza fisica, anche dall'abbigliamento (in questo caso l'abito fa il monaco).
Joan Leslie fronteggia Audrey Totter nel buon La donna che volevano linciare (“Woman They almost Lynched”, 1953) del prolifico Allan Dwan, oggetto di riscoperta da parte dei soliti francesi soprattutto per il lodatissimo La campana ha suonato (“Silver Lode”).
Audrey Totter la ritroveremo pistola alla mano anche in Sakiss-vendetta indiana (“The Vanishing America”, 1955) di Joseph Kane, ma purtroppo la mia conoscenza del film si riduce solo ad alcune immagini.
Sempre Dwan diresse Barbara Stanwick nel discreto La regina del Far West (“Cattle Queen of Montana”, 1955), anche lei costretta a difendersi con la colt in pugno, e a questo regista molto apprezzato in Francia si deve anche La regina dei Desperados (“Montana Belle”, 1952) con Jane Russell nel ruolo di Belle Starr, film adatto forse ai soli fanatici del western e nel quale l'attrice canta (forse doppiata, ma pare da molti fonti che la voce sia proprio la sua) The Gilded Lily.
The Gilded Lily
(written by Portia Nelson and Margaret Martinez, performed by Jane Russell)
There's a story goin' 'round the town
of a gal with silver hair let down
and a black satin sheet for a gown
There are many men who've tried to date her
some men love her while others hate her
but they've all learnt not to underate her
When other gals are busy talkin',
all Lily has to do is walk in
the guys stop listening, all willy nilly,
to watch her walk, the gilded Lily.
She has a man on either arm for
she claims there's always room for one more
and if you can't hold, a Racy Filly
then don't come near the gilded Lily.
She'll never agree that men led her astray
when obviously, she was headed that way
say the Lily's latest man has money
enough to make her call him honey
he buys her rings and furs and still he,
can't seem to 'gild' the gilded Lily,
Oh that Lily,
there was a man, a real go-getter
he broke a heart a day, or better,
this fascinatin' guy from Philly
was 'Duck Soup' for the gilded Lily.
He swore he'd never wear a 'halter'
no gal could lead him to the altar,
and that's the way he stayed until he
had learned to love the gilded Lily.
Fate made her the same, as all women before,
so Lil's not to blame, if she got a lot more.
Sure, her silver hair had brains behind it,
her heart is gold,if you can find it,
there never walked a man so silly,
that he'd resist the gilded Lily.
Sia la Stanwick che la Russell indossarono nuovamente i panni del cavaliere delle praterie in film di vario livello.
La prima fu alla testa di quaranta pistoleri, nel suo western più famoso, Quaranta Pistole (“Forty Guns”, 1957) di Samuel Fuller, molto apprezzato dalla critica europea per il suo “primitivo vigore”, ma non da quella americana, ed io condivido la posizione di quest'ultima. Fu cowgirl anche in Il mio amante è un bandito ("The Maverick Queen", 1956) (che non ho mai visto).
Interessanti le liriche di una delle canzoni di Quaranta pistole, “High Ridin' Woman”, che ho appositamente riportate all'inizio del post. Risuonano come una specie di lode ammirata alla donna della frontiera. Si intende, la donna della frontiera un pò porno.
Barbara Stanwick, grande attrice, ha però il difetto non trascurabile di non piacermi e di essermi pure antipatica, per cui risuonano abbastanza incredibili alle mie orecchie le parole “She's the woman that all men desire” se riferite a lei. Pare che fosse davvero autoritaria e mettesse a perdere il figlio “reo” di non essere abbastanza “uomo” secondo lei, non so se la notizia sia vera. Ma, sempre secondo le parole della canzone, se incontra qualcuno di tosto “someone big, someone strong, someone tall, you may find that the woman with a whip...is only a woman, after all”
Jane Russell recitò nei panni della cowgirl accanto a Bob Hope nei due film dedicati a Viso Pallido, Viso Pallido (“The Paleface”, 1948) e Il figlio di Viso Pallido (“Son of the Paleface”, 1952) entrambe ottime commedie western sostenute da splendidi numeri musicali.
Anche nel passabile L'assedio delle sette frecce (“Escape from Fort Bravo”, 1953) di John Sturges c'è gloria sotto i cieli dell'Ovest, seppur non da protagonista assoluta, per una bellissima Eleonor Parker, qui in un suo bel profilo preso dal film.
Teresa Wright indossò cinturone, speroni e cappello nel dimenticato La conquista della California ("California Conquest", 1952) di Lew Landers accanto a Cornel Wilde. Particolarmente riuscito, il suo personaggio è davvero "full of life, full of fire", grazie al fatto che l'attrice, ad una bellezza straordinaria ma quasi da ragazza ordinaria, univa doti di grande bravura. Soprattutto il contrasto tra un viso "ordinario" e una espressione intensa gioca a favore dell'attrice.
Qualità fotografica scarsa, ho presa la foto da una vecchia registrazione televisiva scadentissima, ma è l'unica in mio possesso.
Come un programma di concerto può essere composto per affinità o per contrasto dei pezzi eseguiti, allo stesso modo il look della cowgirl può, visivamente, seguire queste due strade. Mi pare che il viso della Wright appartenga a questo secondo genere, contrasto tra le caratteristiche del viso e i fini che persegue, brava ragazza/vendicatrice.
D'altra parte, la via opposta consiste nell'esagerare le caratteristiche già aggressive di una geografia facciale e fisica, per fare un esempio estremo fuori dal western, Pamela Anderson in Barb Wire indossa vestiti quasi sadomaso e aggressivi che si vanno ad unire ad un fisico già prorompente.
Teresa Wright Aveva già tenuto la colt in pugno nel celebre Notte senza fine ("Pursued", 1948) di Raoul Walsh, accanto all'amato/odiato fratellastro Robert Mitchum, ma solo in una breve scena e vestita da "sposa".
La fotografia di seguito, presa dal film, mi pare piuttosto eloquente riguardo alle capacità espressive dell'attrice e il contrasto che mi pare di scorgervi.
In I fuorilegge del Colorado ("The Dalton Girls", 1957) Lisa Davis, a capo delle quattro sorelle Dalton orfane dei rispettivi mariti, canta quanto sia preferibile avere al proprio fianco una pistola - piuttosto che un uomo, molto meno affidabile - durante un bivacco notturno, una chicca impagabile per gli amanti del genere, e vale forse la pena riportarne le liriche.
A Gun Is My True Love
(by Les & Jim Baxter, performed by Lisa Davis in “The Dalton Girls”)
Oh you can't trust a man, because a man will lie
But a gun stays beside you, till the day you die.
Oh the birch and the aspen and the tall black pine
With their roots in the mountain or the woods are mine.
But a man is a wanderer, and his heart will roam
But the birch and the aspen and the pine stay home.
Oh the moon will romance me, and the wind stroke my hair
And the birds sing a love song, but I know they don't care.
Oh a man is a cheater, with his trifling ways.
But a gun's always faithful, cause a gun never strays.
Oh you can't trust a man, 'cause a man will lie
But a gun stays beside you, till the day you die.
Oh a campfire will warm me, and the sun kiss my cheeck
And the rain will caress me, but it's true love I seek.
Oh a man is unfaithful, he will lead you to strife
But a gun is my true love, yes a gun is my life
Oh you can't trust a man, 'cause a man will lie
but a gun stays beside you, till the day you die.
Roger Corman ha diretto due cowgirl western, il più notevole è forse Il mercenario della morte (“Gunslinger”, 1956) con Beverly Garland che subentra nel ruolo di sceriffo al marito appena ucciso. Rose Hood è forse la migliore delle cowgirl di Corman, considerato che la Peggie Castle di La pantera del West (“The Oklahoma Woman”, 1956) è più che altro una tenutaria di saloon che impugna la pistola solo per breve tempo. Ai limiti del ridicolo alcune sequenze: dopo aver finalmente baciata la Castle, il cowboy cattivo di turno commenta “Dovevo sapere che non ne valeva la pena”, il che non è facile da credersi, guardandola nella foto di seguito...
... In Gunslinger c'è perlomeno una appena passabile costruzione del racconto, ciascun frammento è introdotto dalla scritta del giorno e dell'ora in sovraimpressione sulla pellicola.
Beverly Garland nel ruolo di Rose Hood
Vale la pena ricordare la bella ricostruzione dell'accampamento dei fuorilegge che pullula di cowgirls in La rosa gialla del Texas (“Return of Jack Slade”, 1955) di Harold Schuster, con Mari Blanchard nel ruolo della Texas Rose del titolo ed una ancora sconosciuta Angie Dickinson, accanto a John Erickson, attore dalle forti tinte recitative, e ad un cattivissimo Neville Brand.
Non mancano le notazioni umoristiche:
Lyla Graham/Abilene: “You gonna be sure to take her to Sunday School next Sunday!”
Texas Rose: "When you see me in church, Abilene, you'll be starin' up out of a pine box and I'll be readin' out of my prayer book."
Texas Rose mostra a uno Jack Slade preoccupato per lei, che sa difendersi da sola.
Tant'è, il nome Rose è quello più ricorrente, segno forse che non si vuol perdere di vista l'aspetto femminile e di grazia di queste indomite eroine. Che sto dicendo? Se si perdesse di vista, il gioco finirebbe.
Marie Windsor in Sfida alla legge (Dakota Lil, 1950) di Lesley Selander.
Maria Hart interpretò Cattle Queen aka Queen of the West nel 1951, addirittura in una scena sembra a capo di un corteo di rivendicazione di parità dei diritti!
Nè ci si può dimenticare del duello finale fra la solita Peggie Castle e Betty Brueck nel mediocre Le amanti di Jesse il bandito (“Jesse James' Women”, 1954) diretto da Don “Red” Barry alla sua unica prova registica.
Duello secondo la consolidata tradizione del genere, le due donne escono nella strada deserta della città e si avvicinano, the showdown in the town
"Ehi, è una donna!"
"Se non ti dispiace!"
A me no...
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