Sono indignato. Si, è il termine giusto... e lo sono perché il sito inglese della rivista Empire ha curato un servizio sugli Oscar che secondo i loro critici sarebbero immeritati. La lista conta 22 schede e le relative giustificazioni, alcune plausibili atre invece meno.
E cosa ti tirano fuori dal cilindro? Con cosa aprono codesto servizio? Con noi Italiani... secondo le loro autorevoli voci, l'Oscar vinto da Roberto Benigni nel 1999 per "La vita è bella" altro non è che una scioccante ingiustizia!! Quell'anno era meglio assegnarlo a Edward Norton per la sua interpretazione in "American History X".
Partendo dal fatto che non si possono confrontare direttamente i due film (entrambi esemplari nel loro genere con interpretazioni sopra la media) per via dei differenti registri, la mia indignazione nasce da un altro aspetto: gli Inglesi avrebbero preferito l'efferata violenza del naziskin Derek alla commovente drammaticità comica (scusate l'ossimoro) del gioco del nostro Guido, che della violenza nazista è vittima. E arrivano ad asserire di più: se Norton fosse stato più integrato nel sistema hollywoodiano e non avesse avuti dissapori (anche legali) con il regista del film, avrebbe sicuramente steso al suolo il nostro Roberto.
Che dire? Cosa ne pensate della vicenda? Io mi stupisco che in una Nazione da sempre patria dell'umorismo più viscerale si possa affermare una cosa del genere senza pensare alla connotazione politica che il tutto potrebbe assumere. Ritengo l'affermazione una mancanza di rispetto anche per chi continua a tenere in vita una Memoria troppo spesso bistrattata...
Di seguito tutte e 22 le ingiustizie elencate da Empire, con tra parentesi chi o quale film avrebbero preferito:
- Roberto Benigni, miglior attore 1999 (Edward Norton);
- La tragedia del Bounty, miglior film 1935 ("Cappello a cilindro");
- L'eterna illusione, miglior film 1938 ("La grande illusione");
- Via col vento, miglior film 1940 ("Il mago di Oz");
- Amleto, miglior film 1949 ("Scarpette rosse");
- Judy Garland, miglior attrice 1955 per "È nata una stella" (Grace Kelly per "La ragazza di campagna");
- Il più grande spettacolo del mondo, miglior film 1953 ("Cantando sotto la pioggia");
- Il giro del mondo in ottanta giorni, miglior film 1957 ("Sentieri selvaggi");
- Carol Reed, miglior regista 1969 per "Oliver!" (Stanley Kubrick per "2001: Odissea nello spazio");
- Rocky, miglior film 1977 ("Quinto potere");
- Robert Redford, miglior regista 1981 per "Gente comune" (Martin Scorsese per "Toro scatenato");
- Helen Hunt, miglior attrice 1998 per "Qualcosa è cambiato" (Judi Dench per "La mia regina");
- Crash, miglior film 2006 ("I segreti di Brokeback Mountain");
- Robert Benton, miglior regista 1980 per "Kramer contro Kramer" (Francis Ford Coppola per "Apocalypse Now");
- Vincente Minnelli, miglior regista 1959 per "Gigi" (Alfred Hitchcock per "La donna che visse due volte");
- George Burns, miglior attore non protagonista 1976 per "I ragazzi irresistibili" (John Cazale per "Quel pomeriggio di un giorno da cani");
- Warren Beatty, miglior regista 1982 per "Reds" (Steven Spielberg per "I predatori dell'Arca perduta");
- Ginger Rogers, miglior attrice 1941 per "Kitty Foyle - Ragazza innamorata" (Rosalind Russell per "La signora del venerdì");
- George Kennedy, miglior attore non protagonista 1968 per "Nick mano fredda" (Sidney Poitier per "La calda notte dell'ispettore Tibbs");
- Hugh Griffith, miglior attore non protagonista 1960 per "Ben Hur" (Orson Welles per "L'infernale Quinlan");
- Robert Zemeckis, miglior regista 1995 per "Forrest Gump" (Quentin Tarantino per "Pulp Fiction");
- Judi Dench, miglior attrice non protagonista 1999 per "Shakespeare in Love" (Brenda Blethyn per "Little voice").
Tutte scelte abbastanza comprensibili, tranne la prima ovviamente. Ma è puro campanilismo il mio o voi concordate? E quale sarebbe invece secondo voi l'Oscar più immeritato della storia e ai danni di chi?
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