È stato presentato a Roma il rapporto Anica sul cinema italiano nell'anno solare 2010 e i toni sono abbastanza trionfalistici: +11% di presenze tra gli spettatori, +17,9% di incassi, 10 titoli prodotti in più rispetto al 2009. Ma c'è un dato che desta allarme e che tutti tendono a sottovalutare: il cinema in tv sembra non funzionare più.
Sono ormai lontani gli anni in cui i lunedì sera in televisione erano accompagnati da comunicati stampa trionfali sugli ascolti, Raiuno e Canale 5 tiravano fuori i pezzi da novanta, i titoli blockbuster o le pellicole d'autore che racimolavano decine di milioni di telespettatori (si veda qui), "LunedìFilm" contro "I Filmissimi". Oggi tra il proliferare delle pay tv che bruciano centinaia di titoli al mese, il download illegale e le visioni in streaming, le copie originali o pirata dei dvd, l'avvento della nanoshare dei canali semigeneralisti del digitale terrestre, non garantiscono più i risultati di un tempo, basti pensare che due sere fa lo scontro tra due titoli molto attesi e premiati in prima visione tv ha generato risultati che in altri tempi sarebbero stati definiti "flop": "The Millionaire" su Raiuno ha fatto segnare 4.789.000 telespettatori (16,93% di share) mentre "Il Divo" su La7 si è fermato a 1.727.000 telespettatori (6,26% di share, risultato "boom" per la rete, decisamente deludente per le aspettative che si avevano e per la costruzione della "Serata Evento"). Ogni volta che si trasmette un film i direttori di rete devono sperare che siano in media con i loro obiettivi, sono poche le fasce orarie che garantismo un risultato "vincente"
Questo fa sorgere qualche interrogativo. Che futuro avranno le pellicole in televisione? Rischieranno di scomparire dai palinsesti durante i periodi di garanzia (si chiamano così i periodi nei quali si "promette" un certo ascolto agli inserzionisti pubblicitari) per essere relegati a fondi di magazzino utilizzati per tappare i buchi di palinsesto durante la noia della calura estiva? Considerati i dati dell'analisi Anica, il cinema degli ultimi vent'anni ha meno appeal delle pellicole di trenta o quarant'anni fa: questo è indice di un disamore nei confronti dei prodotti moderni considerati dallo spettatore solo un prodotto effimero da consumare fino a quando è "caldo"? E noi cinefili che approccio abbiamo con le pellicole in televisione?
Continuando a pormi delle domande da solo, sperando nelle vostre risposte, eccovi i dati salienti emersi dal rapporto Anica 2010:
FILM ITALIANI PRODOTTI: +10 titoli
MERCATO SALA: +17,92% di incasso; +11,04% di presenze; -2,80% di film distribuiti
QUOTA ITALIANA DI MERCATO: 31,98% di presenze; 29,28% di incassi
TOP 20 SOCIETÀ DI PRODUZIONE (incasso totale): primo posto per MEDUSA FILM S.P.A. con il 16,65% di quota
TOP 20 SOCIETÀ DI PRODUZIONE (incasso medio per film): primo posto per FILMAURO S.R.L. con quasi 5 milioni di euro di incasso per 7 film
TOP 20 FILM PIÙ VISTI: primo posto per "Avatar" con più di 65 milioni di euro incassati
FILM ITALIANI CON INCASSO SUPERIORE AI 3 MILIONI: solo 19 titoli con in testa "Benvenuti al Sud" (quasi 30 milioni di incasso)
FILM ITALIANI TRASMESSI IN TV: 1412 titoli su un totale di 3951 titoli - Solo Italia 1 e Rete 4 ottengono ascolti in linea e/o superiori con gli obiettivi di rete, capaci di richiamare il target di rete (giovanile per la prima e over 65 per la seconda)
FILM ITALIANI PROGRAMMATI PER FASCE ORARIE: in base ai risultati ottenuti, si confermano leader i "Pomeriggi Cinema" e i "Bellissimi" di Rete 4, con risultati incoraggianti anche per gli "Interno Giorno" di La7. Desolante il grafico rispetto agli ascolti medi delle varie emittenti
FILM PIÙ VISTI IN TV: "Cenerentola" su Raiuno guida la classifica con poco più di 7 milioni di telespettatori
FILM ITALIANI PIÙ VISTI IN TV: con poco più di 6 milioni di spettatori, guida la classifica la commedia "Una moglie bellissima" (curiosa la doppia presenza a causa del doppio passaggio tv nello stesso anno; si nota anche che si tratta per lo più di commedie "spensierate" - se si esclude la replica di "La vita è bella" - la cui qualità è piuttosto discutibile e di un solo titolo drammatico, con riferimenti al "sociale")
PROGRAMMAZIONE PER RETE DEI FILM ITALIANI PER ANNO DI PRODUZIONE: sbalorditiva la presenza di ben 836 titoli prodotti tra il 1950 e il 1979 mentre è preoccupante che il secondo canale della televisione pubblica nazionale trasmetta solo 19 titoli italiani in 365 giorni.
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