VERONA, LUNEDÌ 29 APRILE
Cinema Kappadue, ore 21.00
Dal profondo di Luca Caserta
Sfiorando il muro di Silvia Giralucci e Luca Ricciardi
Alla proiezione saranno presenti i registi
Biglietto d'ingresso 3 euro.
Proseguono gli appuntamenti cinematografici dell'edizione 2013 di Veneto Film Tour in collaborazione con AGIS e FICE (Federazione Italiana Cinema d'Essai). Un nuovo doppio appuntamento lunedì 29 aprile alle ore 21.00 presso il Cinema Kappadue di Verona con le pellicole Dal profondo di Luca Caserta e Sfiorando il muro di Silvia Giralucci e Luca Ricciardi.
In un'edizione dove trovano spazio generi molto diversi e registi indipendenti, Luca Caserta col suo cortometraggio Dal profondo tinge la rassegna dei colori oscuri dell'horror e del sovrannaturale.
Elena e Andrea sono due giovani sposi che decidono di recarsi a visitare un'antica villa appena acquistata fuori città. Un'atmosfera cupa e malevola regna però sull'edificio, atmosfera in grado di turbare lei, ma affascinare lui. Con il passare dei giorni Andrea comincia a esplorare la casa e il bosco circostante, rapito da quei luoghi misteriosi. E mentre il suo comportamento diventa via via più inquietante, fino ad instaurare un legame simbolico con la villa, Elena è sempre più turbata e spaventata. Nessuno dei due si è reso ancora conto che qualcosa di terribile riposa sotto le fondamenta della villa, e che ora si sta svegliando.
Luca Caserta, veronese classe '77, non è certo un autore alle prime armi avendo già scritto, diretto e coprodotto il corto Dentro lo specchio (2011). Dal profondo è la prima opera realizzata col suo marchio di produzione Nuove Officine Cinematografiche. La pellicola si rivela un esperimento riuscito, il tentativo di riportare in auge quel genere horror che, in Italia, pur godendo di un nobile passato (Dario Argento, Lucio Fulci, Mario Bava), non trova praticamente più spazio nelle produzioni contemporanee. I debiti registici sono piuttosto evidenti, dello Shining di Kubrick alle campagne esoteriche e spaventose di Pupi Avati. Eppure Luca Caserta riesce a emergere con uno stile proprio, asciutto, cupo ed efficace nel far scorrere più di un brivido lungo la schiena del suo spettatore.
Sfiorando il muro, di Silvia Giralucci e Luca Ricciardi, è, invece, un documentario che affonda le sue radici in un doloroso passato condiviso. Era il 17 giugno 1974 quando il padre di Silvia veniva barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse davanti alla sede del Msi di Padova. Seguendo il ricordo del genitore, ecco rievocata una provincia veneta spaccata, i cui confini sono tinti dei colori del rosso e del nero. Zone attraverso cui è pericoloso muoversi, intervallate da territori franchi dai quali si può meditare sull'assurdità della divisione politica che ha insanguinato gli Anni di Piombo italiani. Un viaggio sofferto e tormentato che, tramite le testimonianze dei reduci di un sogno di rinnovamento, ne racconta invece le degenerazioni più violente che portarono all'appannamento degli ideali di quella stagione politica per mano del terrorismo. Emblematico il commento della regista: “L’omicidio di mio papà e di Giuseppe Mazzola, il 17 giugno del 1974 nella sede del Msi di via Zabarella a Padova, segnò per le Br il “salto del fosso”, dalle azioni dimostrative agli omicidi. Per me, che avevo appena compiuto tre anni, fu l’inizio di un vuoto, affettivo, materiale, sociale e anche politico. Sono passati 35 anni e anch’io adesso ho voglia di capire e di superare. Non un mio problema personale, ma il problema di una città, di una generazione, di un Paese, che per un periodo ha vissuto la politica come un valore omnipervasivo che oscurava persino la pietas per i morti dell’altra parte politica” (Silvia Giralucci)
Silvia Giralucci, giornalista padovana, ha pubblicato per Mondadori L'inferno sono gli altri. Cercando mio padre, vittima delle Br, nelle memorie divise degli anni Settanta. Sfiorando il muro è il suo primo documentario. Luca Ricciardi è, invece, collaboratore dell'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. Dal 2007 lavora come autore e producer presso la casa di produzione DocLab srl.
Insieme hanno diretto un'opera complessa, sentita, mai apologetica, ma emozionante, nella quale la regista è stata in grado di mettersi in gioco in prima persona regalando così una pellicola di rara intensità.
Più che semplice rassegna, Veneto Film Tour conferma l'intenzione di far conoscere, attraverso lo strumento cinematografico, la cultura, le memorie, le tradizioni e le infinite storie che hanno modellato il Veneto contemporaneo. Un progetto che mira a valorizzare opere che raccontano i diversi aspetti della nostra regione, film spesso difficilmente visibili dal pubblico che proprio quel territorio vive quotidianamente. Sguardi nuovi e attenti per riflettere sul passato e comprendere meglio il presente.
Il programma completo della rassegna è disponibile sul sito www.venetofilmfestival.it
Per informazioni info@venetofilmfestival.it
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