Appello urgente a tutti gli adulti che hanno a che fare con dei bambini: non portateli nei centri commerciali in questi giorni pre-natalizi, piuttosto portateli in una sala cinematografica a vedere un film di animazione o altro.

Ernest & Celestine (2011): locandina
Lavoro in un grande centro commerciale da anni, e da anni, durante i giorni che precedono il Natale, vedo bambini nei pressi del reparto giocattoli in preda a crisi isteriche, con pianti e convulsioni da far paura. I genitori (o zii o nonni o tate) solitamente cercano di uscire dall'imbarazzo e dal disagio della situazione dicendo frasi del tipo: “Guarda che quella signora ti fa portare via dalla guardia e dice a Babbo Natale di non portarti nulla”, indicando l'addetto alle vendite di turno.
E' capitato anche a me l'altro giorno, stavo lavorando allo scaffale vicino alla piazza promozionale dei Lego (che è fantastica), un bimbo di circa 4 anni stava avendo la solita crisi isterica, urlando e scalciando diceva: “lo voglio ora, lo voglio ora”, la madre (presumo) più agitata del bambino lo porta vicino a me e dice: “gli dica che se non fa il bravo per Natale non avrà nulla e lo portano via le guardie”, io la guardo e rispondo: “non dirò mai una cosa tanto crudele a un bambino, mi spiace... lo porti piuttosto via da queste tentazioni”. La mamma del bimbo si è voltata senza rispondermi, risentita sicuramente dalla mia risposta, ma il bimbo ha smesso di piangere e mi ha guardata con molto rispetto... più che se lo avessi “fatto portare via dalle guardie”.
Scusate questa mia deviazione personale, che poco c'entra con il mondo cinematografico... ma la mia voleva essere solo una riflessione, non è meglio passare un paio d'ore con il proprio bambino al cinema a vedere un bel film, piuttosto che portarlo in un luogo per lui solo pieno di mille tentazioni “incomprensibili”?
Ricordo con molto piacere quando da piccola il mio babbo mi accompagnava al cinema di sabato pomeriggio, permettendo alla mamma di fare le sue commissioni in pace... Più grandina mi lasciavano da sola con qualche amichetta e mi venivano a prendere alla fine del film (come mi sentii grande quando vidi “Grease” da sola con la mia amica). Il cinema era un luogo sicuro, dove c'erano orari prestabiliti, film consigliati e alla fine avevo argomenti per giochi e discussioni per una intera settimana, fino al prossimo film. Oggi il mondo cinematografico è molto cambiato, i cartoni animati (che una volta uscivano esclusivamente per il periodo natalizio) ora sono distribuiti per tutto l'anno, con saghe infinite (mi ricordo che mi stupii non poco di vedere il seguito di "Le avventure Bianca e Bernie" ), così anche i film per ragazzi, inoltre i dvd sono più comodi da vedere a casa, e la televisione la fa da padrona per molte ore della giornata, così come i videogiochi, ma rimango dell'idea che la magia della sala cinematografica, del buio, della visione condivisa con estranei non abbia prezzo.
Un film visto al cinema rimane impresso per molto tempo, un giocattolo comprato per placare un capriccio spesso si dimentica in un angolo appena scartato.
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mmmm.....Vediamo, allora: sono un "marziano". Non vado mai al Centro Commerciale. Sotto casa ho il supermercato: mi basta. Non ho mai ricevuto un "Babbo Natale", ma questo, maghella, lo sai già. A 9 anni andavo al cinema da solo (vedevo di tutto, perfino..."Malizia", ah, ah), ma anche questo lo sai. Il cinema, non è mai stato "a buon mercato": nel 1980, un biglietto costava intorno alle 2.500 lire, cioè circa il 2,5 % di uno stipendio medio. Oggi, fatte le debite considerazioni, siamo intorno al 3.1% di uno stipendio medio (su calcolo statalista). Non è logico parlare di crisi commerciale: si può ben dire che c'è la crisi, intesa come termine generico di paragone (vita di ieri - vita di oggi), ma è improprio parlare di costo "del cinema". I film soffrono (ed è valido per il cinema italiano, sostanzialmente) di una "mancanza di mercato": ne parleremo, magari, in un post a parte. Quanto ai bambini, che dire ? Sono vittime degli adulti. O no ? Maghella, ti prego, ora che ti ho scritto, non chiamare le guardie....brrrrr!
Sai come mi chiamano a lavoro quando sono nera nera? "Il promontorio della paura" o "Cape fear" quando vogliono fare gli intellettuali... soprannome dovuto ad una storpiatura del mio cognome ovviamente che non dico :P Eh...costa tutto, mi ricordo come ci rimasi male, quando con il babbo andai al cinema per vedere "C'era una volta in America" di Leone, il biglietto (che allora era di £.4.000) costava il doppio: £.8.000 perché il film era molto lungo. Il babbo mi riportò a casa... ci rimasi malissimo! io comunque nella box delle pallucce ti ci metterei un pochetto...tanto per non chiamare le guardie :D
cara maghella ancor prima di leggere il tuo post, ti detti retta. CONSIGLIO VIVAMENTE A TUTTI DI ESTASIARSI con la visione di ernest e celestine.
Anche le mie prime suggestioni relative al grande schermo sono legate ad un film animazione "la carica dei 101", dunque aderisco con convinzione all'appello! I primi due tentativi con pargoli annessi, con Toys e Madagascar, entrambi al capitolo terzo, sono durati più o meno circa 30 min. ma occorre riprovare e persistere affinchè si disveli il Cabret che è in ognuno di noi. Auguri
@zombi appena ho visto le foto di quel cartone me ne sono innamorata, bellissimi...spero di vederlo presto anche io. @panunzio bravo, la perseveranza in questi casi ci vuole tutta...Auguri a tutti ovviamente :D
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