E se vivessimo tutti insieme è una commedia garbata e intelligente sulla terza età che affronta tematiche di grande attualità come la solitudine, la demenza senile, il rapporto figli-genitori, l'amore e la sessualità negli anziani. Il tutto narrato in modo leggere, ironico, con un buon ritmo e un buon equilibrion tra il dramma e la commedia.
Stéphane Robelin, quindi, si rivela molto abile sia nella scrittura, firmando una sceneggiatura solida, e sia nella direzione degli attori, tutti molto bravi e convincenti anche quando improvvisano.
Un cast che è impreziosito dalla presenza di un outsider, Daniel Brühl, se non altro per l'età, che diventa il punto di riferimento per questi anziani, alle prese con una convivenza non facilissima, andando a sopperire all'assenza totale dei figli. Bello il soggetto, bella anche l'idea, eanche se si affaccia qualche stereotipo di troppo lo si perdona per la simpatia degli attori.
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