BIM
E’ sempre un piacere commentare il listino BIM, perché Valerio De Paolis è uno dei pochi distributori che riesce a mantenere una coerenza invidiabile facendo la gioia dei cinefili.
Prova ne è il film delle feste natalizie “La parte degli angeli” (13 dicembre) diretto da Ken Loach, da anni autore fisso della scuderia e vincitore con questo film del Premio della Giuria a Cannes.
Altri 3 importanti autori di frequente targati BIM sono l’amato Gus Van Sant che firma “Promised Land” (14 febbraio) dove ritrova Matt Damon, dopo il fortunato “Will Hunting” e lo sfortunato eppur eccellente “Gerry”, François Ozon, regista di “Dans la maison” accolto molto bene a Toronto ed interpretato dal magnifico Fabrice Luchini affiancato da Kristin Scott-Thomas e Emmanuelle Seigner e Stephen Frears che “In amore si vince” (a maggio) dirige Bruce Willis, Rebecca Hall e Catherine Zeta-Jones in una commedia brillante e scanzonata.
Gennaio è all’insegna di due titoli sofisticati come “A royal weekend” (10 gennaio) con Bill Murray nei panni di Franklin Roosvelt per la regia di Roger Mitchell e “Quartet” (24 gennaio) debutto alla regia di Dustin Hoffman che dirige un super cast che comprende Maggie Smith, Tom Courtenay, Billy Connolly e Michael Gambon.
“Spring Breakers” di Harmony Korine, passato a Venezia, per molti è già un cult movie, come evidenzia l’opinione di Denden.
Opinione di Denden su Spring Breakers (2012) FilmTv.it
Opinione di Denden su Spring Breakers (2012), un film di Harmony Korine, con Vanessa Hudgens, James Franco, Selena Gomez, Ashley Benson, Heather Morris, Rachel Korine, Emma Holzer, Justin Wheelon, Ash Lendzion, Lauren Vera. Cast completo, critica e rassegna stampa, trailer, poster e locandina, premi, recensioni del pubblico
Chissà se finalmente a maggio verrà distribuito il più volte rinviato “Destini incrociati” di Fernando Meirelles (a proposito non si poteva scegliere un altro titolo, visto che c’è già il film di Sidney Pollack?) con Anthony Hopkins e Rachel Weisz.
Altro titolo sfizioso potrebbe essere la commedia francese dalle atmosfere alla “Med man” “Populaire” con Romain Duris, mentre Lasse Hallström torna in Svezia per girare il thriller “L’ipnotista”, entrambi previsti per aprile.
“Barbara”, vincitore dell’Orso d’argento per la regia a Berlino è il candidato agli Oscar per il 2013 della Germania.
Non mancano titoli italiani importanti come “Un giorno devi andare”, nuovo lavoro di Giorgio Dritti dopo gli ottimi “Il vento fa il suo giro” e “L’uomo che verrà” e già selezionato per il Sundance Film Festival. Protagonista la brava Jasmine Trinca, in trasferta in Amazzonia e principale interprete anche del debutto alla regia di Valeria Golino, “Miele”, prodotto da Riccardo Scamarcio ed incentrato su un tema complesso come l’eutanasia. Dal romanzo “Vi perdono” di Angela Del Fabbro.
Può sorprendere il noir milanese “La variabile umana” con Silvio Orlando e Giuseppe Battiston diretti da Bruno Oliviero, mentre Alina Marazzi firma il suo primo film non documentario con “Tutto parla di te”. Protagonista l’immensa Charlotte Rampling.
M2
Il listino M2 Pictures presenta per dicembre “Scusa, mi piace tuo padre” titolo demenziale per una commedia diretta da Julian Farino, tra i responsabili della spassosa serie “Entourage” con protagonista Hugh Laurie.
Richard Gere, Tim Roth e Susan Sarandon sono coinvolti in un thriller nell’alta finanza in “Arbitrage”, il cui sottotitolo italiano “Sesso, potere e denaro” potrebbe tranquillamente essere evitato, mentre Keira Knightley e Steve Carrell sono i protagonisti della commedia “Cercasi amore per la fine del mondo” (17 gennaio).
Se “Un compleanno da leoni”, sulla carta, lascia il tempo che trova, più intriganti appaiono il ritorno di Barry Levinson al thriller con venature horror in “The bay” e “Noi siamo infinito” con Emma Watson dal best seller “Ragazzo da parete” di Stephen Chbosky.
OFFICINE BLU
Il titolo di punta di Officine Blu è il ritorno alla regia di Pappi Corsicato che firma “Il volto di un’altra” con Laura Chiatti e Alessandro Preziosi, reduce da un’accoglienza contrastata dal festival di Roma.
Chi invece pare aver convinto tutti è Olivier Assayas la cui personale rilettura del 68 in “Qualcosa nell’aria” (10 gennaio) è stata premiata a Venezia per la migliore sceneggiatura.
Dopo il modesto “Due giorni a Parigi”, Julie Delpy ci riprova con “2 days in New York” (28 marzo), mentre la grande Jeanne Moreau è protagonista di “A lady in Paris”.
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