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50 Giorni di Cinema Internazionale (25 Ottobre/14 Dicembre 2012) al cinema Odeon di Firenze
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locandina

The Perfect Family (2011): locandina

 

E anche per quest’anno, nonostante molti problemi e dubbi per i finanziamenti sempre carenti, l’evento è confermato e il festival la cui rassegna complessiva - articolata in molteplici sezioni - si i dice sia la più lunga al mondo per durata, prenderà il via il 25 ottobre.

In attesa dell’evento, anche l’avvicinamento progressivo a tale data, è di assoluto interesse per ciò che viene messo in capo a Firenze e proiettato al cinema Odeon. Prima di tutto la normale programmazione di un cinema quasi sempre proposto in lingua originale con sottotitoli, e poi alcuni appuntamenti imprescindibili, di quelli insomma da leccarsi i baffi.

 

Prosegue per esempio (e sono rendez-vous da non lasciarsi scappare) grazie a BIM la maratona dedicata alla proiezione (il lunedì) degli episodi  che compongono  “The Story of Film – an Odissey” di Mark Cousin ( 5 anni di lavoro e 15 ore di film per il più completo e ricco documentario dedicato alla storia del cinema che ripercorre e attraversa le tappe fondamentali e il segno, indelebile, lasciato dai registi e dagli artisti che in questi 130 anni di “visioni”, hanno costruito la sua leggenda: dal muto all’era digitale, dallo scintillio di Hollywood al resto del mondo, è un viaggio dentro il “mito”, tra interviste imperdibili e ritratti inediti dei Maestri della settima arte.

 

The Story of Film (2011)

di Mark Cousins

 

 

Partita il 17 settembre con i primi due episodi (1895-1918 – “Il mondo scopre una nuova forma d’arte” e “Il brivido diventa racconto” – 1918-1928 – “Il trionfo del cinema americano e i suoi primi ribelli, e proseguita il 24 settembre con gli altri due segmenti che riguardano il periodo 1918-1932: “I grandi registi ribelli nel mondo” e “Gli anni ‘30. I grandi film americani di genere e la brillantezza dei film europei”,  ha fissato i prossimi appuntamenti come segue:

 

1 ottobre: 3 episodi in successione a partire dalle ore  19, per riprendere, dopo l’intervallo per la cena, alle  20,30 così strutturati: 1939-1952 – “La devastazione della guerra e un nuovo linguaggio filmico” (mentre la Seconda Guerra Mondiale è in corso, l’industria cinematografica continua la sua marcia, pur fra qualche difficoltà. Un cammino ricostruito fedelmente da Paul Schrader, Robert Towne e Stanley Donen, e una riflessione critica su uno dei periodi più controversi della sua storia, da “Quarto potere” a “Cantando sotto la pioggia”); 1953-1957 – “Il racconto enfatico. Il cinema mondiale sul punto di esplodere” (nuovi sex symbol dominano la scena del secondo dopoguerra: James Dean e Marlon Brando infiammano il pubblico femminile, la passione diventa l’elemento centrale nelle pellicole di tutto il mondo. Ed anche l’oriente esprime fascino grazie ad attrici come Kyoko Kagawa e registi d’incredibile talento come Satyajit Ray e Akira Kurosawa); 1957-1964 – “La scossa del nuovo. Forme moderne di cinema nell’Europa occidentale” (nel dopoguerra, l’Italia s’impone sullo scenario internazionale: Claudia Cardinale celebra il maestro Federico Fellini, mentre Bernardo Bertolucci rievoca la collaborazione con Pier Paolo Pasolini. Non solo questo però, perchè da Bergman al cinema francese qui si parla e si racconta il meglio dell’arte europea a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta).

 

8 ottobre: altri tre episodi con le stesse modalità di programmazione (e quindi a partire dalle 19,00): 1965-1969 – Le ‘Nouvelles Vaugues’. Nuove ondate si propagano nel mondo” (a Hollywood negli anni ’60, pellicole come “Easy Rider” e “2001: Odissea nello spazio” spalancano le porte ad una nuova cinematografia nel mondo; figure come quelle di Roman Polanski, Andreji Tarkovskji e Nagisa Oshima ottengono fama e riconoscimenti, mentre si affacciano sullo scenario internazionale nuovi registi provenienti dall’Africa e dall’India); 1967-1979 – “Il nuovo cinema americano” (gli anni ’60 consacrano il successo di Dustin Hoffman: Buck Henry, autore de “Il laureato”, ci racconta la genesi del film e le ragioni del suo incredibile fascino mai tramontato. E mentre Paul Schrader ci traghetta nell’inferno di “Taxi Driver” e Robert Towne ci rivela il lato oscuro dietro “Chinatown”, una nuova corrente prende forma all’interno degli Stati Uniti, dove  nasce e si afferma il Black American Cinema); 1969-1979 – “I registi radicali negli anni  ‘70 raccontano lo stato della Nazione” (partendo dalla Germania con Win Wenders per approdare all’Inghilterra di Ken Loach, vengono presentati i registi che dall’Italia all’Australia ed al Giappone, hanno esportato il loro talento in tutto il mondo. Un viaggio nell’Europa degli anni ’70, con una panoramica sul cinema nascente negli altri paesi emergenti).

 

15 ottobre: solo due episodi a partire dalle 20,30: “Gli anni ’70 e oltre. Nuovi linguaggi nel cinema popolare” (gli anni ’70 si rappresentano come anni innovativi e di incredibile sperimentazione: “Star Wars”, “Lo squalo” e “L’esorcista” rappresentano solo alcuni esempi dell’intensa produttività di questo periodo dominato dall’avvento di Bollywood e dalla dirompente energia di Bruce Lee, capace di influenzare ancora oggi il cinema giapponese); “Gli anni ’80 – “Cinema e proteste in giro per il mondo” (con Reagan alla Casa Bianca e Margaret Thatcher a Downing Street, la politica e i moti di protesta si riflettono sul cinema degli anni ‘80: a parlarne è John Sayles, che rivelerà come le insurrezioni di Piazza Tienanmen, il crollo dell’Unione Sovietica e le rivoluzioni interne dell’Europa dell’Est abbiano cambiato per sempre il volto del cinema).

 

22 ottobre serata conclusiva con la proiezione degli ultimi tre episodi (e quindi di nuovo a partire dalle ore 19,00): 1990-1998 – “Gli ultimi giorni della celluloide prima dell’arrivo del digitale” (gli anni ’90 rappresentano un’età dell’oro per il cinema mondiale: da Abbas Kiarostami e il suo realismo a Shinji Tsukamoto e il cinema horror, passando per la cinematografia controversa di Lars Von Trier e la violenza delle immagini di Takeshi Mike, un decennio spettacolare e di grandi trasformazioni); “Gli anni ’90. I primi giorni del digitale. La realtà perde la concretezza in America e Australia” (un decennio che non smette di stupire. I magnifici anni ’90 sono dominati dalle figure di Tarantino e dalla freschezza dei suoi dialoghi, dalla potenza dei fratelli Coen e dall’emergente cinema australiano di Baz Luhmann. E così, avvicinandosi al nuovo millennio, anche il cinema è pronto ad affrontare un salto di qualità, spalancando le porte al digitale); “Gli anni 2000 e oltre. Il cinema completa il giro: il futuro dei film” (superato l’11 settembre, il cinema abbraccia nuove tematiche, scavando in profondità all’interno della società, delle sue contraddizioni e fantasie. Il sogno diventa così oggetto d’interesse per registi come David Lynch e Christopher Nolan, mentre l’Oriente si abbandona a una cinematografia sempre più innovativa. Una riflessione sul presente e sul percorso che il cinema intraprenderà nell’imminente futuro).

 

Ma le iniziative non riguardano ovviamente solo questo imperdibile ciclo: si stanno infatti “consumando” in questi giorni (ieri e oggi per l’esattezza, con programmazioni pomeridiane e serali rigorosamente in lingua originale con sottotitoli) le proiezioni di una breve rassegna dedicata al cinema inglese nell’ambito del XXV Intercity Festival (21 settemmbre-29 ottobre) con i riflettori puntati al teatro e alla danza (al teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino),

letture, workshop, incontri, mostre e appunto cinema:

ieri,

“Voci lontane… sempre presenti” di Terence Davis

“Il principe e la ballerina” di Laurence Oliver

“Brian di Nazareth” di Terry Jones

oggi,

-         “La donna del tenente francese” di Karel Reisz (ore 18,00)

-         “If…” di Lindsay Anderson (ore 20,30)

-         “My Beautiful Laundrette” di Stepehen Fears (ore 22,30)


 

ed è in corso inoltre anche la programmazione a ingresso libero – gratuito per tutti - dei “martedì al cinema (in occasione delle mostre di Palazzo Strozzi e da questo patrocinate insieme al Cinema Odeon e al Sistema Toscana Cinema.)

Le proiezioni (tutte programmate alle ore 20,30) hanno avuto inizio il 25 settembre  con “Una giornata particolare” di Ettore Scola.

Gli altri appuntamenti (sempre in lingua originale con sottotitoli) sono programmati per:

-         2 ottobre: Der blaue Engel (L’angelo azzurro) di Josef von Stemberg

-         9 ottobre: The Elephant Man di David Lynch

-         16 ottobre: Blade Runner di Ridley Scott

-         23 ottobre: Crash di David Cronenberg

-         8 gennaio 2013: Il sorriso del capo di Marco Bechis

-         15 gennaio 2013: Memento di Christopher Nolan

-         22 gennaio 2013: Amarcord di Federico Fellini

 

 

Ma torniamo alle origini e alla ragione principale di questo post: i 50 Giorni di Cinema Internazionale che si presentano molto densi  zeppi come sono di straordinarie proposte. In attesa di conoscere il dettaglio delle varie manifestazioni che si terranno nell’ambito dl tale rassegna spero di fare cosa gradita fornendo le coordinate generali preannunciate per i vari percorsi tematici.

Si parte dunque come già accennato, il 25 ottobre con:

 

FLORENCE QUEER FESTIVAL - www.florencequeerfestival.it
Festival internazionale
di cinema e arte a tematica LGBTI (25 – 31 Ottobre)

 

Il Florence Queer Festival, la rassegna di cinema arte e letteratura a tematica LGBTI (di nuovo e sempre diretta da Bruno Casini, questa volta con la collaborazione di Roberta Vannucci) festeggia il suo decimo compleanno.

L’interessante programma in corso di stesura definitiva, sappiamo già che presenterà  tra gli altri, l’attesa anteprima europea di  Out Loud di Samer Dabout, ambientato nel Libano contemporaneo dove le nuove generazioni si battono contro gli antichi tabù, in nome dell’uguaglianza, il documentario Jobriath A.D. di Kieran Turner (sulla sfortunata carriera di Jobriath, prima rockstar ad essersidichiarata pubblicamente gay), e due “chicche” imperdibili:

-         Matthew Bourne’s Swan Lake 3D di Ross MacGibbon (trasposizione del famoso balletto Il lago dei cigni  realizzata dal celebre coreografo inglese Matthew Bourne con un corpo di ballo tutto al maschile)

-         The Perfect Family di Anne Renton e interpretato da Kathleen Turner e Richard Chamberlain, ironico racconto di un dramma familiare con Chamberlain di nuovo in abito talare (e quindi in zona  - o per lo meno “in prossimità”- di un novello “rovello” alla Uccelli di rovo?)

 

Come al solito, ci sarà pero anche quest’anno uno spazio dedicato ai classici, con una selezione di film cult sul mondo queer, mentre si sa già che sarà presentata, al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, l’inedita mostra fotografica della sudafricana Zanele Nuholi, in collaborazione con il Some Cake Festival di Bologna.

Verrà riproposto inoltre anche il concorso di corti SE HAI LA TESTA FAI IL TEST (180 secondi per parlare di HIV).

 

FRANCE ODEON - http://www.franceodeon.com
Festival del cinema Francese
(1-4 Novembre)

 

Ancor più degli anni passati, France Odeon, alla sua 4a edizione, si conferma come la principale vetrina di cinema francese in Italia.

Quattro giorni di proiezioni consacrati alla più recente produzione che vedranno alternarsi sul grande schermo del Cinema Odeon 12 anteprime nazionali.

Anche quest'anno la selezione rappresenterà le tante anime del cinema francese: diverse le personalità e le generazioni dei registi, diversi gli stili, diversi i generi. Alcuni di questi film provengono dal Festival di Cannes, molti sono stati successi del box office, ma troveranno posto nel programma anche pellicole dai linguaggi più avanzati.

Come di consueto, attori, registi e produttori saranno ospiti del festival per incontrare il pubblico.

Inoltre, in collaborazione con le Giornate degli autori, sarà dedicato un omaggio a Claude Miller, con la proiezione in anteprima per l’Italia, di:

 

-Thérèse Desqueyroux, (il suo purtroppo definitivo “canto del cigno”)  interpretato da Audrey Tautou, Gilles Lellouche e Anaïs Demoustier.

 

 

FESTIVAL DEI POPOLI - http://www.festivaldeipopoli.org/
Festival Internazionale del Cinema Documentario
(10-17 Novembre)

 

Il programma della 53a edizione deI Festival dei Popoli – Festival Internazionale del Film Documentario, presenta anche quest’anno il Concorso Internazionale lungometraggi e cortometraggi inediti in Italia. La sezione Panorama, dedicata al documentario italiano, includerà invece un “Panorama in cantiere” (spazio aperto ai work in progress), oltre a una retrospettiva dedicata ad un autore di rilievo internazionale

Come di consueto, sono previsti, collateralmente alle proiezioni cinematografiche, focus tematici, eventi speciali, incontri, workshop, masterclass e concerti.

 

IMMAGINI E SUONI DEL MONDO - http://www.multiculti.it
Festival del Film Etnomusicale
(18 e 19 Novembre)

 

Tra i film in programma, molte anteprime nazionali tra cui la straordinaria pellicola di animazione Chico & Rita  di Fernando Trueba (un'opera passionale e raffinata in cui il ritmo degli eventi è segnato dalla strepitosa musica, composta dal leggendario Bebo Valdés. Scelto come film d'apertura del prestigioso Festival d'Annecy, ha vinto l'European Film Awards e il Goya come miglior film d'animazione, fino a conquistare i membri dell'Academy, che l'hanno inserito nella cinquina dei film d'animazione per gli Oscar 2012).

Il festival ospiterà anche un evento straordinario, con la presentazione del documentario Tibet in Song del musicolo e dissidente politico Ngawang Choephel. Ospite della serata sarà la cantante tibetana Yunghchen Lhamo, una delle voci più esaltanti dell'intero panorama mondiale, che da anni conduce la battaglia in difesa dei diritti del popolo tibetano.


SCHERMO DELL'ARTE FILM FESTIVAL - http://www.schermodellarte.org/
Festival internazionale di film sulle arti contemporanee
(21-25 Novembre)

 

Il festival di quest’anno, giunto alla sua quinta edizione – specchio attento e fedele che ci ocumenta sull’arte contemporanea – si arricchisce della sezione Focus on dedicata ai film dell’artista inglese Isaac Julian, e di VISIO – European Workshop on Artists’ Cinema, rivolto a 15 artisti europei under 35.

Tra le anteprime, da segnalare Self Made, primo lungometraggio di Gillian Wearing, artista inglese vincitrice nel 1997 del Turner Prize; The Radiant di Otolith Group, film sul disastro di Fukushima acclamato a dOCUMENTA (13), e Incompiuto Siciliano del gruppo Alterazioni Video, vincitore del Premio Lo schermo dell'arte 2011.

A Cango-Cantieri Goldonetta dal 21 al 27 novembre si terrà poi la seconda edizione di Mobiles che ospiterà la video installazione Days. I See What I Saw and What I Will See dell’artista franco-armeno Melik Ohanian.

 

BALKAN FLORENCE EXPRESS - https://www.facebook.com/BalkanFlorenceExpress  (26-29 novembre)

 

Il BFE - Balkan Florence Express - è la prima rassegna di cinema dei Balcani occidentali che si tiene in Italia. Ideato da Oxfam Italia, in partnership con FST - Mediateca e Festival dei Popoli, presenterà una rassegna della migliore e più recente produzione di documentari e fiction provenienti da Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia, Montenegro e Albania. Un'occasione unica per ribaltare totalmente tutti i nostri pregiudizi sui Balcani a vent'anni dall'inizio dell'assedio di Sarajevo e a 17 da Underground di Emir Kusturica.

FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE - http://www.laboratorioimmaginedonna.it/ (30 Novembre-5 Dicembre)

For Love or Money è il tema del  Festival di Cinema e Donne di quest’anno. Amore e denaro, che è poi ciò che fa girare il mondo e quindi la materia prima delle storie di cinema. Nel primo (amore) la regola vuole che dominino le donne; nel secondo sono invece gli uomini a manovrare i segreti del denaro. La contrapposizione è dunque fortemente provocatoria e di genere, ma è anche estremamente attuale. Ci consentirà allora - grazie a una selezione di 40 film a firma femminile inediti in Italia e provenienti da Turchia, Argentina, Giordania, Marocco, Polonia, Messico, Italia, Francia, Svizzera, Portogallo e Spagna – di leggere nel tempo e nello spazio il confronto fra due diversi mondi contrapposti.

Due i premi: Il Sigillo della Pace, da assegnare al titolo che di più e meglio riesce a interpretare i conflitti centrali della nostra epoca, e il Premio Gilda (programmato quale riconoscimento speciale a un’attrice regista che, per l’impegno in più campi dello spettacolo, meglio rappresenta il cambiamento d’immagine della donna nella società) assegnato quest’anno a Maria de Medeiros a cui il festival renderà omaggio con una selezione dei film da lei diretti e interpretati, fra i quali il recentissimo, inedito in Italia: Viagem a Portugal del regista portoghese Sèrge Tréfaut.

Tra le novità 2012 il Premio Social Pixel Women’s Contest, che sarà assegnato al miglior lavoro di soggetto sociale in digitale, realizzato da videoartiste e mediattiviste italiane, negli ultimi tre anni.

RIVER TO RIVER - Florence Indian Film Festival - http://www.rivertoriver.it/ (7-13 Dicembre)

 

Questo è un anno estremamente importante per il cinema indiano, che compie 100 anni: il 21 aprile 1913 all’Olympia Theatre di Bombay fu proiettato il primo film indiano, Raja Harishchandra di Dadasaheb Phalke. Fu un evento straordinario e il film muto di Phalke ebbe un enorme richiamo anche alla successiva proiezione del 3 maggio al Coronation Cinema di Bombay.

Arrivato alla XII edizione, sotto la direzione di Selvaggia Velo e con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India, River to River Florence Indian Film Festival ha deciso di festeggiare questa data memorabile con la proiezione di quel primo film muto, Raja Harishchandra, che ha segnato l’inizio del cinema indiano.

Il Festival proporrà oltre ai film in concorso un omaggio dedicato ad una grande star di Bollywood che sarà presente a Firenze.

 

PREMIO NICE CITTA' DI FIRENZE - New Italian Cinema Events -http://www.nicefestival.org/ (14 Dicembre)
 
Molte le novità in programma, tra cui il tributo a Valeria Golino.

Come consuetudine, il vincitore del premio del pubblico N.I.C.E. USA 2012 riceverà ufficialmente il Premio N.I.C.E. Città di Firenze 2012 in una serata di gala a conclusione della 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze.

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