Oggi a Venezia, per la sezione Fuori concorso, verrà proiettato il wuxia Tai Chi 0, di Stephen Fung: un film dedicato alla più"morbida" delle arti marziali, l'arte interna giocata sull'uso dell'energia e sulla cedevolezza.
L'intento dichiarato degli autori di Tai Chi 0 era quello di fare "qualcosa di diverso" dal consueto film di arti marziali, basato su combattimenti ed effetti speciali. A quanto pare (giudicando dal trailer) gran parte della diversità risiede nel riferimento al sottogenere fantascientifico dello "steampunk" (inseguendo quindi in questol'ultimo Sherlock Holmes): abientazione ottocentesca, estetica "metallo e borchie", niente energia elettrica, macchinari complessi antiquati e fantastici al tempo stesso. Un pre-futuro epico che risente del fascino dell'Inghilterra vittoriana, rivisitandone con fantasia gli ambienti e caricando il tutto con una buona dose di ritmo.
La cosa è già abbastanza evidente dal trailer
«Tai Chi è una trilogia d’azione incentrata sul viaggio dell’eroe all’interno di un universo dalla “storia modificata”. Invece di operare nell’ambito di un contesto storico ben definito, il film mescola elementi di varie epoche della Cina del passato e fonde insieme in un modo singolare generi cinematografici diversi. Quando si è trattato di decidere l’aspetto di Tai Chi 0, io e il produttore Chen Kuo-fu ci siamo trovati perfettamente d’accordo sulla necessità di creare qualcosa di fresco che potesse piacere a un pubblico giovane. Per quanto affascinante fosse la storia vera dell’arte marziale del Tai Chi, non abbiamo mai pensato di realizzare un sermone sulla sua filosofia; abbiamo invece lasciato che il suo spirito e la sua filosofia filtrassero dentro la storia in modo naturale, quando la narrazione lo richiedeva».
Insomma, se vi aspettavate da Tai Chi 0 qualcosa legato al estetica new age - profumi di incenso e suono lontano di arpe eoliche - che da almeno 40 anni il tai chi si porta dietro, lasciate perdere. Qui il ritmo è altissimo e, ovviamente, si mena di brutto.
Tai Chi 0 (2012)
di Stephen Fung con Tony Leung Ka Fai, Angelababy, Eddie Peng, William Feng, Yuen Biao, Stanley Fung, Jade Xu Huihui, Qi Shu, Daniel Wu, Paul Philip Clark, Pierre Bourdaud, David Torok, Marc Goodman
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