50 studentesse si suicidano in massa gettandosi sotto la metropolitana in corsa. L'opinione pubblica è pietrificata e la polizia non sa come indagare sull'accaduto. Progressivamente pare diffondersi la moda del suicidio fra i giovani e si inizia a vociferare al riguardo di un fantomatico "Suicide Club" che vanta anche un sito internet. Chi si cela dietro questa catena di morti ? C'è un piano segreto, oppure si tratta di follia collettiva ? Perché la polizia rinviene sui luoghi delle morti strani rotoli di pelle umana ? (Trama ufficiale)
Shion Sono dirige nel 2002 questa pellicola particolare,fastidiosa ed un po' presuntuosa,ma anche anarchicamente carica di sottotesti,surrealemente ficcante e incredibilmente riuscita sotto il piano del contenuto.
Da una storia vera - quella dei suicidi di massa che alcuni giovani giapponesi attuavano tramite internet,raccontata gia' in un manga omonimo del film - il regista nipponico trae un horror dell'anima che si divide fra puro splattergore - molte sono le sequenze sanguinarie ma l'apice si tocca con la sequenza iniziale del suicidio di 54 ragazzine sotto un treno e quella in cui una donna che tagliando una rapa comincia ad affettarsi volontariamente anche la mano.. - ed il thriller surreale condito di humor nerissimo.
Per la prima ora la pellicola scorre via benissimo,facendo si' che lo spettatore si insinui nei pensieri dei giovani nipponici- ormai lasciati a loro stessi e senza nessun riferimento culturale o fisico.. - per poi poter capire il perche' delle loro azioni suicide.
Il tutto e' condito da una trama gialla che ben presto va a puttane per sviare verso l'assurdo e lasciando la logica in un angolo e dalla storia di alcuni personaggi - a proposito e' buono il lavoro degli attori anche se a volte sono troppo caricati.. - che dimostrano di essere sempre timorosi,cattivi ed egoisti.
In piu' i colpi di scena sono ben assortiti ed i caratteri non sono tagliati con l'accetta,ma anzi hanno particolari sfumature che li collocano in una situazione di stallo all'interno della trama,che onestamete verso il finale traballa e lascia un senso di incompiutezza generale,che pero' visto nell'ottica del contenuto della pellicola potrebbe essere voluta e ricercata.
Inoltre il fatto che il film sia quasi completamente musicato con brani - orrendi..- di J-pop e che le stesse attivita' del SC rende il tutto ancor piu' assurdo.
Nel complesso quindi un film con molti aspetti interessanti - come l'impossibilita' della comunicazione in una societa' frenetica come quella giapponese tra padri e figli,tra adulti e ragazzini.. - ,fotografato benissimo - a tratti in modo quasi dogmatico in altri iperstilizzato...ed il risultato e' sempre buono - e che lascia un senso di tristezza mista a confusione - come non amare Genesis,un personaggio crudele che ama schiacciare le teste dei cani e cantare inni di morte glam durante stupri ed omicidi)a meta' tra Iggy Pop ed un Bowie davvero alieno? -.
Nel complesso quindi una pellicola non sempre ritmata,ma che ha dalla sua tutte le carte in regola per essere cio' che e' : un bel cult!
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