Una famiglia americana si reca in Irlanda alla ricerca delle proprie radici. Il padre decide di partire con le sue due figlie e la sua nuova compagna in modo da avere la possibilità di instaurare un rapporto e appianare i propri contrasti. Le tensioni però non si placano e quando rimangono dispersi nelle campagne irlandesi, decidono tuttavia di unirsi e chiedere aiuto. Gli abitanti del posto però sembrano ostili nei confronti degli estranei e hanno atteggiamenti sinistri, che ben presto sfociano in una inaudita e crudele violenza soprattutto da parte dei bambini, esseri deformi e sanguinari…

Prodotto nel 2008 dall'indipendente Dark Sky  , questo e' il classico esempio di film che  aveva sulla carta tanto potenziale , che purtroppo pero' e' andato perso nel passaggio dalla "parola scritta" alla pellicola.
Il soggetto e' infatti intrigante e poteva essere meglio sfruttato , evitando di copiare pellicole gia' note e cercando uno sguadro alternativo al genere.
Invece qui il giovanissimo regista David Gregory , pur dimostrando una buona mano nelle scene piu' horror e di saper nel complesso gestiere una macchina da presa , non si smuove da una rappresentazione ormai banalizzante del classico "gruppo" in pericolo perso tra folli famiglie e spiriti irrequieti.
Comunque il film puo' vantare una bella fotografia ed un montaggio ritmato che, insieme ad un gruppetto di attori solidi , danno al tutto un'aria piu' riuscita.
Insomma, siamo dalle parti del compitino esguito con mestiere ma che manca di una sceneggiatura davvero convincente, in grado di attaccare lo spettatore alla poltrona.
Cosi' si assiste al solito miscuglio di classici - NON APRITE QUELLA PORTA , LE COLLINE HANNO GLI OCCHI su tutti - rimodernizzati  in un ottica quasi post-torture  in una pellicola che se dal lato prettamente orrorifico funzionicchia - buoni gli effettacci gori - da quello narrativo zoppica e non poco.
Nel complesso comunque un film che non annoiera' che ama il genere e che ha nel suo interno un paio di sequenze di buon livello.
Peccato che non si sia curata di piu' la scrittura visto che ' il regista dimostra di aver talento nella costruzione dell'immagine ; talento che inserito in un contesto meno banale avrebbe  ancor piu' ragione di essere.