L'11 marzo 2011, al largo della costa della regione di Tohoku in Giappone, un violento terremoto di magnitudo 9.0 causa uno tsunami che semina distruzione e morte: 15.704 i cadaveri contati, miliardi di dollari l'ammontare dei danni alle infrastrutture e il pericolo di un'apocalisse nucleare che diventa realtà.
L'evento ha lasciato profondi segni anche nell'industria cinematografica: film rinviati (è il caso di Qualcuno da amare di Abbas Kiarostami) e pellicole rilette in corsa, come Himizu di Sion Sono, che ha introdotto il terremoto all'interno della storia raccontata facendo vincere la coppa Mastroianni ai due giovani protagonisti al Festival di Venezia del 2011.
E, per la nuova pellicola in uscita in Giappone il 20 ottobre prossimo (ma un'eventuale inclusione nella line up del Festival di Roma potrebbe farla slittare di qualche giorno), Sion Sono ha scelto di raccontare più da vicino gli effetti di quella giornata.
The Land of Hope, la terra della speranza, si concentra sulle difficoltà incontrate da due coppie di diverse generazioni nel fronteggiare la catastrofe raccontando le vicissitudini della famiglia Ono. Il giovane Yoichi Ono vive un'esistenza frugale con la moglie Imizu e i genitori in un villaggio pacifico fino al giorno dello scoppio dell'incubo della contaminazione nucleare a seguito del terremoto. I loro vicini di casa sono costretti ad abbandonare le loro case mentre gli Ono sono un po' più "fortunati": solo metà del loro giardino rientra nell'area ad alto pericolo delimitata dal governo. Si ritrovano però di fronte ad un'ardua scelta nel momento in cui Imizu si scopre incinta. Passato, presente e futuro della famiglia vengono improvvisamente rimessi in discussione.
Per farsi un'idea della drammaticità delle immagini, ecco qui il trailer completo sottotitolato in inglese. Con la speranza che il film non faccia la fine di Himizu, dopo un anno ancora dentro agli scaffali della Fandango in attesa di uscita.
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