A Roma si è appena conclusa la presentazione dei titoli in programma per la 27ª Settimana Internazionale della Critica, che si svolgerà dal 29 agosto all'8 settembre. Tra i film in cartellone, solo uno è italiano: La città ideale, esordio alla regia dell'attore palermitano Luigi Lo Cascio.
La città ideale (2012)
di Luigi Lo Cascio con Luigi Lo Cascio, Roberto Herlitzka, Catrinel Marlon, Luigi Maria Burruano, Silvia Luzzi, Massimo Foschi, Alfonso Santagata, Barbara Enrichi, Aida Burruano, Manuel Zicarelli
L’opera prima da regista di Luigi Lo Cascio si presenta talmente solida in ogni suo aspetto, dalla scrittura allo stile di ripresa e di montaggio, per non parlare della straordinaria prova degli attori, a partire ovviamente dal protagonista interpretato sempre da Lo Cascio, da far pensare a un autore particolarmente maturo. Addirittura si ha l’impressione, ascoltando i dialoghi estremamente accurati e densi, di trovarsi di fronte a un film tratto da un bel testo letterario o teatrale. Ragione in più per apprezzare una sceneggiatura originale firmata dall’attore-regista, che ben supporta un film che comincia come una commedia per trasformarsi in un giallo morale. Di più: in una parabola straniata sull’Italia contemporanea, anzi sul mondo contemporaneo, che si sviluppa come acuta indagine sul rapporto tra etica e diritto, verità individuale e regole perverse di convivenza. Il protagonista, convinto e ortodosso assertore di comportamenti socialmente utili ed ecologicamente sostenibili, potrebbe a prima vista sembrare un individuo sopra le righe, un eccentrico cittadino modello, che combatte solitariamente l’uso sconsiderato di fonti energetiche, il malcostume di chi sporca quotidianamente gli spazi pubblici e l’inciviltà di chi sul luogo di lavoro non rispetta regole elementari. Ma le conseguenze giudiziarie che stravolgeranno la sua esistenza dimessa e alternativa ai modelli dominanti dimostreranno piuttosto come la sua piccola crociata ecologista non è altro che il lato più visibile e forse più scoperto di un’onestà intellettuale “a rischio” in un sistema compromesso, in cui domina la regola del sospetto, si insinuano latenti e sinistre tentazioni inquisitorie, si smarrisce il confine tra diritto e ragione, accusa e difesa, civiltà e abuso, informazione e disinformazione.
Questo il programma completo, raccontato dal delegato generale Francesco Di Pace:
«Si inizia con un evento di estrema importanza, frutto di un progetto dell’Università di Tel Aviv: Water (Acqua) è un film collettivo, girato e interpretato da registi e attori israeliani e palestinesi, un collage di 7 cortometraggi legati al tema dell’ acqua, un tema che in quei territori assume una valenza più che simbolica, anzi drammaticamente reale e legata ai temi del conflitto.
Il concorso, con sette film in prima mondiale, si sviluppa secondo proposte provenienti da Paesi diversi, con alcune conferme positive (il cinema nordico, quello messicano), alcuni graditi ritorni (il bellissimo film turco e il coraggioso film cinese) e la presenza di un altro paio di titoli europei che si interrogano su identità comunitaria e spaesamento esistenziale passando attraverso due vicende sentimentali e due stili completamente diversi.
E l’italiano, naturalmente, che anche quest’anno ci sentiamo di poter iscrivere tra le più belle scoperte della Sic: La città ideale, esordio registico dell’attore Luigi Lo Cascio, si dimostra opera già solida e matura, parabola sull’Italia contemporanea nella tradizione di un certo cinema di impegno civile che vira verso il giallo morale, attraverso le vicende di un convinto e quasi ossessivo militante ecologista (interpretato dallo stesso regista-attore), che vede improvvisamente messe in dubbio le sue certezze etiche.
Per tornare agli altri titoli in competizione, ritroviamo temi fortemente sociali e politici, uniti all’eleganza stilistica tipica della migliore recente tradizione del cinema turco, nell’intenso film di Aly Aidin Küf (Muffa): un anziano guardiano di ferrovia in un villaggio aspetta da 18 anni notizie del figlio, scomparso in seguito a manifestazioni di protesta a Istanbul. E nel coraggioso film della regista cinese Liu Shu, Xiao He (Lotus), una giovane insegnante di un paese nel nord della Cina è costretta a lasciare il proprio lavoro per il suo spirito indipendente e per le sue idee progressiste: a Pechino capirà che il proprio destino di donna può trovare due strade contrapposte, quella della sottomissione alla cultura e all’economia imperante oppure quella della dissidenza.
Un’altra donna che sconta sulla propria pelle la ricerca di indipendenza, anche quella delle proprie scelte sentimentali e sessuali, nella cornice simbolica della città europea per eccellenza, Bruxelles, la troviamo nell’opera prima del belga Tom Heene, Welcome Home (Benvenuta a casa): tre incontri, tre uomini, nella giornata di Lila, la cui ricerca di identità è simbolicamente quella di un intero continente. La stessa ricerca caratterizza i giovani protagonisti del rumeno O luna in Thailandia (Un mese in Thailandia), di Paul Negoescu, un film che guarda volutamente a certo cinema francese di ronde sentimentale, ma che dietro l’apparente semplicità e la perfetta circolarità della sua messa in scena allude apertamente allo spaesamento di una gioventù sempre propensa a guardarsi indietro nostalgicamente, ma contraddittoriamente protesa verso la modernità indotta dalla nuova appartenenza comunitaria.
E siamo in Europa anche nel film svedese Äta sova dö (Mangia dormi muori) della regista Gabriela Pichler: la crisi economica si avverte anche da quelle parti, a quanto pare. Una ragazza perde il lavoro e fronteggia in modo energico e mai rassegnato la sua nuova condizione, barcamenandosi tra corsi di recupero per disoccupati (lì gli ammortizzatori sociali sono evidentemente una cosa molto seria) e oggettive difficoltà di reinserimento. Il film costruisce uno straordinario ritratto di donna che va molto al di là del suo impianto narrativo solo apparentemente realistico. Dal Messico arriva l’ultimo film interamente “femminile” di questa selezione, No quiero dormir sola (Non voglio dormir sola), di Natalia Beristain: due donne, Amanda e Dolores, nipote e nonna, si confrontano in una fase cruciale della loro vita, in un film di estremo rigore formale e di intensa partecipazione che mette al centro della narrazione il corpo, la solitudine, la vecchiaia e il tema dell’eutanasia.
Il corpo, l’amore impossibile, la vita e la morte: per restare su questi temi quest’anno ci siamo concessi una chiusura eccentrica, ma non meno motivata e appassionata: starà a voi giudicare se Kiss of the Damned (Il bacio dei dannati), il fantastico esordio di una figlia d’arte, Xan Cassavetes, è semplicemente l’ennesima variazione del genere vampire movie o se dietro l’affascinante ed eroticissima storia di due sorelle vampire nel Connecticut, l’una decisa a mettere fine alla propria sete di sangue per coronare il suo sogno d’amore e l’altra determinata nel voler a tutti costi condividere un destino di famelico desiderio di morte, si nasconda qualcosa di più interessante. A cominciare magari dall’omaggio, da parte di una regista esordiente ma molto cinefila, a tutto un immaginario di genere soprattutto fantastico italiano, rivisitato attraverso un gusto che mescola underground e video art, fumetto e video music. Ok, avrete già capito come la pensiamo noi…».
La selezione 2012
Il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e la Biennale di Venezia hanno svelato il programma della 27. Settimana Internazionale della Critica (SIC) durante la conferenza stampa di presentazione a Roma. La line-up dell'edizione 2012 prevede una selezione di sette opere prime provenienti da diversi paesi del mondo e due eventi speciali.
Film in concorso
- ÄTA SOVA DÖ / EAT SLEEP DIE di Gabriela Pichler (Svezia)
Eat Sleep Die (2012)
di Gabriela Pichler con Nermina Lukac, Milan Dragisic, Jonathan Lampinen, Peter Falt, Ruzica Pichler
- LA CITTÀ IDEALE / THE IDEAL CITY di Luigi Lo Cascio (Italia)
- KÜF / MOLD di Ali Ayd?n (Turchia-Germania)
Muffa (2012)
di Ali Aydin con Ercan Kesal, Muhammet Uzuner, Tansu Biçer
- O LUNA IN THAILANDIA / A MONTH IN THAILAND di Paul Negoescu (Romania)
A Month in Thailand (2012)
di Paul Negoescu con Andrei Mateiu, Ioana Anastasia Anton, Sinziana Nicola, Tudor Istodor, Victoria Raileanu, Ionut Grama, Sabina Poseu
- NO QUIERO DORMIR SOLA / SHE DOESN'T WANT TO SLEEP ALONE di Natalia Beristain (Messico)
She Doesn’t Want to Sleep Alone (2012)
di Natalia Beristain con Mariana Gajá, Adriana Roel
- WELCOME HOME di Tom Heene (Belgio)
Welcome Home (2012)
di Tom Heene con Manah Depaw, Kurt Vandendriessche, Nader Farman, Felipe Mafasoli
- XIAO HE / LOTUS di Liu Shu (Repubblica Popolare Cinese)
Lotus (2012)
di Liu Shu con Tan Zhuo, Luo Kang, Guo Zhongyu, Xu Mingzhe
Film di apertura – Evento Speciale Fuori Concorso
- WATER di Nir Sa'ar, Maya Sarfaty, Mohammad Fuad, Yona Rozankier, Muhammad Bakri, Ahmad Bargouthi, Pini Tavger, Tal Haring (Israele/Palestina-Francia)
Water (2012)
di Nir Sa’ar, Maya Sarfaty, Mohammad Fuad, Yona Rozenkier, Mohammad Bakri, Ahmad Bargouth, Pini Tavger, Tal Haring
Film di chiusura – Evento Speciale Fuori Concorso
- KISS OF THE DAMNED di Xan Cassavetes (USA)
Kiss of the Damned (2012)
di Xan Cassavetes con Joséphine de La Baume, Milo Ventimiglia, Roxane Mesquida, Michael Rapaport, Anna Mouglalis, Riley Keough, Jonathan Caouette, Jay Brannan, Alexia Landeau, Caitlin Keats, Peter Vack, Chris Meyer
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