Si è spenta ieri a New York, all’età di 71 anni, per una polmonite conseguente alla sua leucemia, Nora Ephron.
Più abile come sceneggiatrice che come regista, Nora debutta al cinema scrivendo il copione dell’ottimo “Silkwood” diretto da Mike Nichols con un tris d’attori di magnifica presenza (Streep, Cher e Kurt Russell) ed è subito nomination all’Oscar.
Scrive ancora per l’amica Meryl “Affari di cuore” commedia drammatica ispirata alla fine del suo matrimonio con il giornalista Carl Bernstein, sì proprio quello del caso Watergate (nel capolavoro di Pakula impersonato da Dustin Hoffman).
E’ del 1989 il suo titolo più celebre, quell’”Harry ti presento Sally” che ha dato un nuovo volto alla commedia sentimentale americana (seconda nomination agli Oscar).
Nel 1992 il suo debutto alla regia con “This is my life” cui fa seguito il fortunatissimo “Insonnia d’amore” per cui riceve la terza candidatura come sceneggiatrice.
Come regista si possono ricordare anche “C’è posta per te” in cui ritrova la coppia Tom Hanks e Meg Ryan e il discontinuo ma piacevole “Magic Numbers” con un ispirato John Travolta, interprete anche del suo poco riuscito “Michael”.
Non un'autrice fondamentale, ma è innegabile che con la sua scrittura spigliata e vivace ha segnato a suo modo il genere commedia romantica a cavallo tra gli anni ottanta e novanta.
Ricordiamola con la scena più celebre di “Harry ti presento Sally”.
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