Sono andato a vedere i Blues Brothers al cinema, una di quelle occasioni da non perdere se si vuol vedere un capolavoro al cinema, visto che da 20 anni a questa parte i capolavori escono con il contagocce.
Dopo 8 trailer di film odierni, uno peggio dell’altro, tra cui i soliti film francesi che ti spingono a prendere una mazza da baseball e iniziare un giorno di ordinaria follia, ecco che parte questo trailer.
I primi 33 secondi sono commoventi poi già si inizia con una scena di Gladiator, con i suoi orrendi colori desaturati e la sofferenza inizia. Dopo averci mostrato capolavori come The Birds, Jurassic Park e E.T. ci mostrano quella ciofeca di dimensioni epiche che è King Kong, vi giuro ho sentito un tonfo al cuore. Come si può solo osare di pensare di mettere vicino film del genere? Come?
Si continua con le Beloved Stars, una carrellata di grandi e intoccabili, (guarda caso nessuno ha debuttato dopo il 1992), poi le immagini dei registi e qui si comincia a soffrire alla grande, si toccano le stelle con Spielberg e poi si scende nelle stalle con Judd Apatow, poi si sale un po’ con Peter Jackson però mentre dirige King Kong (ancora? Ancora osate?), si continua con Ron Howard (un mercenario oramai però almeno fino al 2000, è riuscito a regalarci film molto gradevoli alternati ad altri indigeribili), e infine si ridiscende con Tarantino, uno che con il riciclo e il cattivo gusto è diventato intoccabile, poteva solo succedere dopo il 1992).
Sezione Breathtaking Story, e qui si è su un orrendo rollecoaster… si inizia da livelli bassi:
Apollo 13, un film prosaico e a base di lacrime facili, accompagnato da The Mummy, film piacevole ma di certo non meritevole di apparire in questa sede, si prosegue con le lacrime facili con United 93 e poi si precipita con uno dei film su Bourne, con uno dei peggiori attori di sempre: Matt Damon. Poi si risale: Schindler's List, un brevissimo primo piano di Spike Lee, fino ad arrivare a Psycho, poi si inizia a scendere con delicatezza con Field Of Dreams (stesso discorso per The Mummy) e poi… boom… discesa pazza fino al fondo con Eminem e con Bridesmaids, un calo di altezza tale da spingerti a vomitare anche l’anima.
Quindi godetevi questi 100 anni di Universal Pictures: E.T., Born on the Fourth of July e si piomba in basso con un il Doctor Doolittle, si risale con The Grinch e… e…. qui non ce la faccio….
Loro dicono “the movies that will stay with us forever” e ci mostrano cosa? American Pie!
Ma vi rendete conto? Blasfemia!
Questi film non devono stare con noi per sempre devono essere dimenticati!
Per fortuna ci si riprende con Big Lebowsky, Scarface e Breakfast Club, interrotti da Babe (ma si può?) e un chick flick non identificato, e di nuovo si risale con Jaws e Jurassic Park, e di nuovo si ridiscende a precipizio con Despicable Me e Bridget Jones’s Diary, si risale un po’ con American Graffiti e si tocca di nuovo lo zero con un film di Vin Diesel e Billy Elliot, per risalire con Ray e infine a toccare dimensioni astrali con Back To The Future (giustamente lasciato per ultimo!).
Come ho detto è un rollercoaster si sale e si scende in continuazione e non ho capito che senso abbia mettere vicino ai piatti più prelibati del cinema gli escrementi peggiori che questi ultimi 20 anni abbiano prodotto.
Ho avuto un sacco di brividi quando hanno mostrato i primi 80 anni ...
Poi, quando hanno mostrato gli ultimi 20 anni, ecco… ho iniziato a vomitaredappertutto ...
Ma sono solo io a rendermene conto?
Nessuno si rende conto di come le cose sono cambiate?
Nessuno si rende conto di le cose andate a male?
Nessuno si rende conto di come gli ultimi 20 anni stonano con i primi 80 anni, con il loro vuoto, con il loro inutile e sovrautilizzato CGI e con la loro volgarità gratuita?
Mercy? I'm fresh out!
(Pietà? Ne ho finito la scorta!)
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