Opera prima del regista teramano Marco Chiarini (classe 1974), L’uomo fiammifero esce in dvd a circa undici mesi dalla prima proiezione, avvenuta il 6 gennaio 2010 in un piccolo cinema romano. Una produzione indipendente, che ha tentato, senza riuscirci, la strada della grande distribuzione, per poi ripiegare, con allegra passione, sul talento, la fantasia e la buona volontà di un piccolo, affiatatissimo gruppo di autori ed interpreti, fra cui l’istrionico attore Francesco Pannofino. Tra animazioni realizzate in stop motion, con ritagli di carta colorata a mano, dallo stesso Chiarini, e gli artistici ritocchi cromatici effettuati con tecniche digitali da Ermanno Di Nicola sulle riprese dal vivo, questo film è la rappresentazione di una nostalgia d’infanzia, in cui la favola si mescola con la realtà. L’ingegnosa caccia intrapresa dal protagonista, il piccolo Simone, alla ricerca di un immaginario mago a forma di cerino, è il pretesto per travisare il ricordo attraverso il miracoloso potere dei sogni, che trasforma gli oggetti dei desideri in straordinarie presenze. La bellezza raffigurata in questo film è quella dei disegni infantili, dei personaggi delle fiabe, dei protagonisti delle visioni: è quello spontaneo slancio pittorico che esce dai margini, sbaglia la prospettiva, ed esagera i colori e le proporzioni, creando un mondo in cui il fantastico è sempre un po’ mostruoso, ed il grandioso è sempre un po’ sgraziato ed imperfetto. Così la meraviglia sconfina nella paura, e la gioia nel dolore, lasciando in sospeso il giudizio complessivo sulla vita, almeno fino all’inevitabile, e temuto, avvento dell’età adulta, la cui triste chiarezza brucia per sempre ogni illusione.
Il film si è aggiudicato due nomination ai David di Donatello del 2010 (miglior regista esordiente e migliori effetti speciali).
Nei contenuti extra del dvd, interventi degli autori ed il commento del critico Francesco Alò.
Per i dettagli sulla genesi dell’opera, si rimanda all’intervista a Marco Chiarini su Cinemaitaliano.info.
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