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Festival of Korean Cinema in Italy. – Confermato anche per quest’anno il consueto appuntamento (il decimo) dal 23 al 31 marzo 2012, presso il cinema Odeon di Firenze (piazza Strozzi) della rassegna “FLORENCE KOREA FILM FESTIVAL”
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Arirang (2011)

di Kim Ki-duk con Kim Ki-duk

 

Riccardo Gelli, direttore del festival (www.koreafilmfest.com) ha presentato così l’interessante rassegna di quest’anno:

“Grazie al vostro affetto e alla dedizione di tutti coloro che negli anni hanno collaborato per realizzare questo festival siamo giunti al nostro decimo compleanno. E’ un traguardo importante  che vogliamo condividere e celebrare con tutti voi che ogni anno sempre più numerosi supportate e seguite l’unica manifestazione che in Italia promuove il cinema e la cultura coreani.

Anche quest’anno possiamo fregiarci di collaborazioni e partner illustri, già collaudati, come nel caso del gemellaggio con il più importante festival cinematografico dell’oriente, il BIFF (Busan International Film Fest), ma anche di nuove collaborazioni come quella con il SESIFF (Seoul International Estreme Short Image and Film Festival), manifestazione dedicata interamente al meglio dei cortometraggi coreani ed internazionali, fucina di nuovi talenti alla quale abbiamo attinto per selezionare per voi il meglio della produzione attuale. La sezione Corti, Corti! Troverà quindi, anche grazie al prezioso aiuto  del SESIFF, maggior risalto e respiro, con pellicole sperimentali, girate con telefoni cellulari o microcamere, o piccoli capolavori dai supporti più tradizionali, ma sempre innovativi, poetici e di grande qualità. Ed è un Festival quello di quest’anno che, oltre a confermare appuntamenti storici, come quello con la notte horror, si apre anche a forme fino ad ora per noi poco battute della cinematografia coreana, come nel caso dell’anteprima nazionale del cartone animato Leafie, a hen into the wild, o che prova a meglio definire ed indagare generi, come il K-comedy, che tanto successo hanno riscosso fino ad ora ad ogni apparizione nel calendario del festival, ma che non avevano ancora trovato giusto risalto nella nostra manifestazione. La consueta retrospettiva di genere andrà quindi a colmare questa lacuna, presentando una sezione quanto più nutrita e variegata della commedia coreana e delle sue molteplici sfaccettature; l’appuntamento sempre gradito con la Tavola Rotonda e con i suoi prestigiosi ospiti completeranno in  bellezza questo exursus di uno dei generi più esportabili, godibili e rappresentativi del cinema coreano.

Ma parlando di ospiti è d’obbligo citare i numerosi nomi che popoleranno i nove intensi giorni di Festival a cominciare dalla stella del cinema Son Kang-ho, interprete simbolo di autori di culto come Park Chan-wook e Bong Joon-ho, che arriverà a Firenze protagonista di una retrospettiva, la prima che lo riguarda in ambito europeo, ma anche i registi Lee Jun-ik, nostra vecchia e gradita conoscenza che per la prima volta sarà nostro ospite, così come Song Il-gon, che con il suo O-jik Geu-dae-man (Always) aprirà la manifestazione concedendosi poi al pubblico per il consueto dibattito. Ma ampio spazio sarà dato anche alle nuove promettenti leve del cinema coreano, come Juhn Jai-hong (allievo del maestro Kim Ki-duk), che presenzierà con il suo ultimo lavoro, Poongsan. E sarà proprio Kim Ki-duk, stella indiscussa del cinema coreano, a chiudere questa decima edizione del Festival con il suo intenso Arirang, pellicola autobiografica e documentaria che ha entusiasmato pubblico e critica e si è guadagnata il premio “Un Certain Regard” a Cannes 2011.

Offrire un calendario così ricco non sarebbe stato possibile senza il supporto dei nostri storici partners, a cominciare dal KOFIC (Korean Film Council), dal Ministero della Cultura della Repubblica di Corea, oltre che dall’Ambasciata della Repubblica di Corea di Roma, dalla Regione Toscana con il suo Assessorato alla Cultura, dalla Mediateca Regionale Toscana, laProvincia e il Comune di Firenze.

Insieme a tutti loro e a tutti coloro che hanno reso possibile questa edizione auguriamo buon compleanno e cento di questi giorni al Florence Korea Film Festival e a tutti i suoi spettatori!”

 

E in effetti si tratta di un programma davvero succulento, intenso e stimolante con molti inediti (almeno per il nostro mercato) e alcune importanti “riconferme” sempre gradite. Rimando al link riportato in apertura per il dettagliato calendario delle manifestazioni non solo cinematografiche (oltre alla Tavola Rotonda e al ricevimento d’apertura a Palazzo Strozzi che vedrà il contributo musicale  degli A-Kwi, percussionisti della città di Jeonju, sono in programma anche alcuni eventi “open air” in Piazza Strozzi e l’utilizzo per gli incontri del pubblico, degli spazi dell’Hard Rock Cafè).

 

Fra i titoli già circolati  in Italia(o comunque già conosciuti grazie alla rete), oltre a

 

ARIRANG

segnalo:

 

THE  FOUL KING (Il cattivo re) di Kim Jee-woon

 

The Foul King (2000)

di Kim Ji-woon con Jin-Young Jang, Su-ro Kim, Kang-ho Song, Ho-kyung Go, Hang-Seon Jang

 

THE  GOOD, THE BAD, THE WEIRD (Il Buono, il Matto, il Cattivo) di Kim Jee-woon

 

Il Buono, il matto, il cattivo (2008)

di Kim Ji-woon con Woo-sung Jung, Byung-hun Lee, Kang-ho Song, Ji-won Uhm

 

JOINT SECURITY AREA  (Zona di sicurezza comune) di Park Chan-wook

 

Joint Security Area (2000)

di Chan-wook Park con Yeong-ae Lee, Byung-hun Lee, Kang-ho Song, Tae-woo Kim

 

SYMPATHY FOR MR. VENGEANCE (Mr. Vendetta) di Park Chan-wook

 

Mr. Vendetta - Sympathy for Mr. Vengeance (2002)

di Chan-wook Park con Kang-ho Song, Ha-kyun Shin, Du-na Bae, Ji-Eun Lim, Bo-bae Han

 

THIRS  (Sette) di Park Chan-wook

 

Thirst (2009)

di Chan-wook Park con Eriq Ebouaney, Kang-ho Song, Ha-kyun Shin, Ok-bin Kim, Dal-su Oh, Mercedes Cabral

 

MEMORIES OF MURDER (Ricordi di un omicidio) di Bong Joon-ho

 

Memories of Murder (2003)

di Joon-ho Bong con Song Kang-ho, Kim Sang-kyung, Kim Roeha, Song Jae-ho

 

SECRET SUNSHINE (Raggio di sole nascosto) di Lee Chang-dong

 

Secret Sunshine (2007)

di Chang-dong Lee con Do-Yeon Jeon, Kang-ho Song

 

HINDSIGHT (Il mirino) di Lee Hyeon-

 

Hindsight (2011)

di Hyun-seung Lee con Kang-ho Song, Se-Kyeong Shin, Jeong-myeong Cheon, Min-jun Kim, Jong-hyeok Lee, Esom, Yeo-jeong Yoon, Kyeong-yeong Lee, Roe-ha Kim, Dal-su Oh

 

MY SASSY GIRL (La mia insolente ragazza) di Kwak Jae-yong

 

My sassy girl (2001)

di Jae-young Kwak con Tae-hyun Cha, Gianna Jun, Jin-hie Han, Sook-hee Hyun, Il-woo Kim, In-mun Kim, Tae-hyeon Kim, Mu-yeong Lee, Ho Lim, Dong-won Seo

 

THE QUIET FAMILY (Una famiglia tranquilla) di Kin Jee-woon

 

The Quiet Family (1998)

di Kim Ji-woon con In-hwan Park, Mun-hee Na, Kang-ho Song, Min-sik Choi, Ho-kyung Go

 

POONGSAN  di Juhn Jai-hong

 

Poongsan (2011)

di Juhn Jai-hong con Kye Sang Yoon, Gyu-ri Kim, Kim Jong-soo, Han Gi-Joong, Choi Moo-Seong, Ha-bok Yu, Yong-geun Bae, Jeong-seok Kim, Jo Jae-Ryong, Nak-jun Lee

 

 

Gli inediti, oltre al già citato (in anteprima nazionale)

 

LEAFIE – LA STORIA DI UN AMORE

 

Leafie. La storia di un amore (2011)

di Seong-yun Oh

 

 

sono:

 

O-JIK GEU-DAE-MAN  (Always)

(Corea del Sud, 2011 – Colore, 108’ – genere: drammatico -  regia Song Il-gon)

Storia di un ruvido ex-boxeur ormai dedito a una vita da umile lavoratore, che incontra una donna misteriosa e vitale, entusiasta della vita nonostante stia diventando gradualmente cieca. Grazie all’aiuto della ragazza, l’uomo riuscirà a rimettersi in gioco e a ritornare alla sua antica passione agonistica. Scopriremo poi che i due sono in effetti legati da un filo rosso e doloroso. L’uomo si troverà così messo di nuovo di fronte alla tragicità di un destino sempre in agguato, ma non vorrà né potrà  sottrarsi a percorso di espiazione che diventerà inevitabile.

 

UAHAN SEGYE (THE SHOW MUST GO ON  - Lo spettacolo deve continuare) 

(Corea del Sud, 2007 – Colore, 112’ – genere: azione – regia Han  Jae-rim)

Kang In-gu è un piccolo gangster la cui massima aspirazione è quella di acquisire una casa più confortevole e poter così provvedere al meglio ai bisogni quotidiani di moglie e figli. Purtroppo l’uomo è stressato dal lavoro e in più ha molti problemi anche in famiglia: è detestato dalla figlia Hee-soon, ed è a un passo dalla separazione dalla moglie, che non condivide il suo stile di vita. A complicare ulteriormente le cose, l’uomo ha anche un rapporto conflittuale con il figlio di un boss. Coinvolto in un grosso affare immobiliare, spera così di poter risolvere i suoi problemi, ma gli eventi finiranno invece per travolgerlo.

 

MINYEONEUN GOEROWO  (200 POUDS BEAUTY – Una bellezza da 90 chili)

(Corea del Sud, 2006 – Colore, 120’ – genere: commedia romantica – regia Kim Yong-hwa)

Hanna è la “vera” voce di Ami, famosa cantante pop che spesso la deride per il suo aspetto non esile davanti al suo amore segreto Sang-jun. Dopo l’ennesimo sopruso, Hanna prende la decisione della sua vita: sottoporsi ad una plastica total body, che possa finalmente allineare il suo corpo alla sua anima e potrebbe aiutarla persino a farsi finalmente notare da Sang-jun…

 

JEULGU WOON INSAENG (HAPPY LIFE  - Vita felice)

(Corea del Sud, 2007 – Colore, 112’ – genere: commedia – regia Lee Joon-ik)

Sang-woo, leader della rock band universitaria Volcano, muore. I suoi ex compagni di band si ritrovano quindi per dargli l’estremo saluto. La triste circostanza diventa così anche un’opportunità per riallacciare interessi e relazioni. Come sempre accade però il passare degli anni porta mutamenti profondi nelle persone cambiando anche le loro aspirazioni: il bassista è adesso costretto a barcamenarsi fra due lavori; il batterista è diventato un padre single pieno di problemi che cerca di sbarcare il lunario facendo il venditore d’auto. Il chitarrista che non ha ancora trovato un’occupazione stabile prova così a rimettere insieme la band di un tempo, e sogna di diventarne il nuovo frontman, ma i suoi propositi trovano forti resistenze tra i suoi ex compagni. L’uomo comunque non demorde…e  perseverando nel suo sogno, riesce ad organizzare una vera e propria”reunion-evento”, alla quale gli altri non potranno certamente dire no…

 

JOPOG MANURA (MY WIFE IS A GANGSTER – Mia moglie è un gangster)

(Corea del Sud, 2001 – Colore, 110’  - genere: commedia/azione – regia Jo Jin-gyu)

Eun-jin, leggenda vivente tra i gangster, domina questo mondo tradizionalmente maschile, amata solo dalle sue lame. Un giorno ritrova sua sorella dalla quale era stata separata in orfanotrofio che, gravemente malata, esprime come ultimo desiderio quello di vedere Eun-jin sposarsi. Decisa a far felice la sorella, la donna con l’aiuto dei suoi scagnozzi, trova nell’umile, sempliciotto e sottomesso Soo-il il candidato ideale, perfetto per essere dominato e al quale spetterà un futuro di pulizie domestiche e di “astinenza sessuale”, visto che il matrimonio sarà solo una copertura di facciata. Ma la sorella morente alza il tiro, e “chiede” di poter avere anche un nipote. E poiché non c’è nulla che Eun-jin non farebbe per la sorella….

 

GWASOK SEUKAENDEL (SCANDAL MAKERS – Gli scandalosi)

(Corea del Sud, 2008 – Colore,108’ – genere: commedia – regia Kang Hyeong-cheol)

Con una carriera da rock –star alle spalle, ed una da dj nel pieno del suo fulgore, nulla e nessuno sembra poter turbare Hyun-soo e la sua vita perfetta. “Nulla e nessuno”, se non l’arrivo più che inatteso di una figlia, per di più ragazza madre di un bimbo sveglio e talentuoso, che piomberà come un fulmine a ciel sereno nella sua casa di ricco e vizioso playboy. Ma la faccenda già così intricata, si complicherà ancor di più, e la pellicola diventerà una deliziosa commedia molto divertente dai tempi e dai toni perfettamente dosati ben organizzati da un regista qui al suo esordio ma già in grado di far emergere il suo sorprendente talento.

 

SAEKJEUK SHIGONG (SEX IS ZERO – Il sesso non è niente)

(Corea del Sud, 2002 – Colore, 96? – genere: commedia sexy – regia Yun Je-gyun)

Uno studente universitario di 28 anni perde la testa per una giovane e bella donna che ha incontrato casualmente. Una serie di incidenti  umilianti e di situazioni imbarazzanti metteranno però in particolare difficoltà l’uomo gia “sfortunato” per natura.  A rendere più pesante la situazione ci penseranno poi gli scherzi degli amici… Insomma una divertente (e a tratti tragicomica) commedia sexy che gioca le sue carte migliori sulle schermaglie della copia e sulla ”sfiga” del protagonista.

 

ONEUL (A REASON TO LIVE – Una ragione per cui vivere)

(Corea del Sud, 2011 – Colore, 119’ – genere: drammatico – regia Lee Jeong-hyang)

Una giovane ragazza coreana perde il suo fidanzato in un fatale, tragico incidente di macchina. Sostenuta dalla sua fede, perdona colui che ha causato l’incidente (un ragazzino di 15 anni) e firma una petizione per salvarlo dalla pena capitale. Un anno dopo dovendo girare un documentario a sostegno dell’abolizione della pena di morte commissionato dalla Chiesa Cattolica, si troverà a intervistare molte vittime della violenza, e a fare nuovamente i conti con il dolore, e il possibile perdono.

 

GEU-DAE-LEUL SA-RANG-HAB-NI-DA (LATE BLOSSOM – L’ultima fioritura)

(Corea del Sud, 2010 – Colore, 118’ – genere : drammatico romantico – regia Choo Chang-ming)

Due storie in parallelo che si intersecano.

Il vedovo Man-suk, incontra Lee-pun, una anziana zitella. Apparentemente ruvido e scontroso, in realtà il vecchio Man-suk è un uomo tenero ma inasprito dalla vita. Dall’incontro nascerà un rapporto affettuoso grande e giocoso.

Goon-bong è innamorato di sua moglie Soon come il primo giorno: hanno passato tutta la vita amandosi di un amore esclusivo e profondo, e ora che lei soffre di Alzheimer e i loro tre figli li hanno lasciati soli, il loro sentimento si è fatto ancora più saldo.

Le due coppie impareranno alla fine a capire cos’è la vita e – soprattutto – cos’è l’amore.

 

A-JEO-SSI (THE MAN FROM NOWHERE – L’uomo venuto dal nulla)

(Corea del Sud, 2010  - Colore, 119’ – genere: azione –regia Lee Jeong-beom)

Con un passato dietro le sbarre, Tae-sik vive ora una vita tranquilla. L’unico contatto che ha con il mondo esterno, è quello con una bimba sua vicina di casa, So-mi, figlia di una donna che contrabbanda droga per conto di alcuni narcotrafficanti. La donna, approfittando di quella conoscenza,  affida all’incolpevole Tae-sik una partita di droga, e questo tornerà a complicargli notevolmente la vita ponendolo di fronte a sorprendenti colpi di scena, in una pellicola dai ritmi e le situazioni sempre più serrate e coinvolgenti.

 

TON-JEUNG (PAIN – Dolore)

(Corea del Sud, 2011 – Colore, 104’ – genere: drammatico – regia Kwak Gyeong-taek)

Dopo aver perso la sua famiglia quando era solo un ragazzo, Nam-soon non riesce più a provare dolore, sia che si tratti di quello  fisico o di quello emotivo, totalmente anestetizzato da quel lutto precoce che lo ha reso   incapace di provare qualsiasi emozione. Quando incontra una ragazza gravemente malata di emoflia, qualcosa cambia in lui però e l’uomo grazie alla vicinanza della donna riuscirà piano piano a spogliarsi della corazza di insensibilità che lo ha protetto durante tutta la sua vita, e troverà la forza per ritornare ad abbandonarsi alle emozioni, anche alle più dolorose.

 

OSSAKHAN  YEONAE (SPELLBOUND – Incantato)

(Corea del Sud, 2011 – Colore, 114’ – genere: horror – regia Hawng In-ho)

Yeo-ri ha fin da quando era una bambina, il dono soprannaturale di vedere i fantasmi. Quando questi fanno la loro apparizione, le cose più bizzarre e tragiche accadono proprio alle persone che sono intorno a lei. La ragazza, decide così di isolarsi dal resto del mondo, ma viene avvicinata dall’artista di strada Jo-Goo che le offre un ruolo da fantasma nella sua performance teatrale che lei finirà per accettare. La vita non sarà facile per i due…ma piano piano la ragazza si apre e porta a conoscenza dell'uomo le sue problematiche “visionarie”. Riuscirà il ragazzo ad aiutarla ad affrontare i fantasmi che la tormentano e a liberarsene?

 

HWANG-HAE (THE YELLOW SEA – Il mare giallo)

(Corea del Sud, 2010 – Colore, 156' – genere: azione – regia Na Hong-jin)

Un tassista di una provincia autonoma coreana nel nord della Cina, dopo l'abbandono della moglie eun profondo dissesto fiananziaro,  prova a tentare anche la carta del gioco d'azzardo per pagare i troppi debiti che lo assillano. Il gioco come si sa non paga mai però, e l'uomo si impantana sempre più. Gli viene così offerta l'occasione di estinguere il debito ormai diventato gigantesco, assumendosi l'onere di uccidere una persona  che abita in Corea e l'uomo, disperato, accetta. Prima ancora di compiere il misfatto si troverà però incastrato dalla polizia e accusato di un altro delitto...  e l’uomo capirà di essere stato messo in mezzo. Per l'improvvido tassista, braccato dalla polizia, inseguito anche da un misterioso killer professionista, sarà comunque  molto complicato riuscire a sbrogliare la matassa e capire chi lo ha voluto fregare.

 

CHOI -JONG-BYEONG-GI HWAY (WAR OF THE ARROWS – La guerra delle frecce)

(Corea del Sud, 2010 – Colore, 156' – genere: azione – regia Kim Han-min)

13 anni dopo la rivolta di re Injo, la dinastia Chosum è minacciata  dalla dinastia cinese dei Chung. Il giovane Na-mi scappa dal suo villaggio ormai distrutto per cercare sua sorella e la sua fidanzata che avrebbe dovuto sposare proprio il giorno dell'attacco, che sono state fatte prigioniere dal nemico. Viene però inseguito da Jushinta, guerriero Chung e dai suoi soldati che tentano in tutti i modi di fermarlo... Lo scontro si farà sempre più aspro e culminerà in una sanguinosa battaglia...

 

GO-HYANG-I: JOOK-EUM-EUL BO-NEUN DOO GAE-EUL NOON (THE CAT – Il gatto)

(Corea del Sud, 2011 – Colore, 106' – genere: horror – regia Byeon Seung-wook)

So-yeon è un'istitutrice di cuccioli che soffre di claustrofobia in seguito a un trauma infantile. Un giorno una delle sue clienti viene trovata morta nel suo ascensore, con il suo gatto, Bi-dan quale 'unico testimone del delitto. La polizia inizia a investigare, mentre strani presagi ed incubi cominciano a perseguitare Se-yeon a cui è stato affidato in custodia l’animale superstite. Strani fenomeni accadono e la ragazza decide allora di passare a sua volta all'azione per capire cos'è che è davvero accaduto. Le cattive premonizioni si rivelano drammaticamente veritiere quando al sua migliore amica, anche lei fresca padrona di un gatto, muore a sua volta in circostanze più che misteriose...

 

La rassegna include anche quattro opere del cinema indipendente coreano:

 

SISEON NEOMEO (IF YOU WERE ME 5) (2010)

pellicola formata da cinque episodi firmati da Kang Yi-kwan, Yoon Sung-hyuny, Boo Ji-young, Kim Dae-seung e Shin Dong-i

 

ROMAENSEU JO (ROMANCE JO) (2011) – Regia di Lee Kwang-kuk

 

MI-HAN-HAE. KO-MA-WEO (SORRY AND THANK YOU (2011) – regia di Lim soon-rye

 

SHIM-JANG-IL THY -NEY (MY HEART BEATS (2010) – regia Huh Eun-Hee

 

I “corti” infine (oltre 20) sono spalmati per tutto il periodo e precedono ogni proiezione dei lungometraggi.

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