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Esordienti. Mikkel Munch-Fals
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 ♦ Classe: 1972

 ♦ Nazionalità: Danese

 ♦ Film d’esordio: Nothing’s All Bad (2010)

 ♦ Genere: Drammatico.

 

 

 Nella sua vita ha fatto un po’ di tutto: il regista, lo sceneggiatore, il disegnatore, il critico cinematografico e l’autore e conduttore televisivo.

 

Dopo il diploma conseguito all’Università di Copenhagen, nel 2001 viene assunto dalla Nimbus, una delle principali case produttrici danesi, dalla quale sono usciti diversi film diventati celebri, tra cui Festen (1998) di Thomas Vinterberg.

 

Tra il 2002 e il 2003, Munch-Fals lavora come cartoonist per il giornale satirico Politiken, che, nel 2005, sarà coinvolto nello scandalo delle caricature di Maometto, per averle ripubblicate dopo la loro prima apparizione sul quotidiano Jyllands-Posten.

 

Nel 2008 gli viene affidata la conduzione della rubrica televisiva DR2 Premiere, dedicata alle recensioni dei film in uscita nelle sale.

 

La sua prima opera da regista è il cortometraggio Ynglinge (2006), che narra le difficoltà incontrate dai giovani nel costruire una propria identità sessuale in un mondo invaso dalla spettacolarizzazione e dalla mercificazione del corpo umano.

Un breve frammento, sottotitolato in lingua inglese, è visionabile qui

 

Il successivo cortometraggio Partus (2006), incentrato sul tormentato rapporto tra una madre ed un figlio sbandato, otterrà diversi riconoscimenti in patria e all’estero, tra cui il primo premio al Festival Internazionale di Chicago. Il filmato, sottotitolato in lingua italiana, è visionabile qui (una volta aperta la pagina, cliccare, sotto il riquadro contenente il filmato, sulla freccina bianca posta a destra di “Select Language”,  e quindi selezionare l’opzione “Italiano”).

 

Nel 2010 Munch-Fals è chiamato a dirigere il Festival di Odense. In questa veste, nel corso di un’intervista, esprime così il suo pensiero sul cortometraggio come genere cinematografico:

 

I cortometraggi sono in grado di fare tutto ciò che i film più lunghi non possono fare.  I corti sono indipendenti, vivono al di fuori degli interessi commerciali.  La conseguenza è che i corti vengono realizzati con un maggiore desiderio di rischiare. Ed è questo il motivo per cui i corti sono più “punk”, più dinamici, più vitali.  I corti sono, per così dire, arte filmica. Arte visiva storica o narrativa-sperimentale nel senso più puro e anche più necessario. È lì che il pubblico arriva a percepire il cuore e l’anima dell’artista. Ed è un’esperienza dell’altro mondo ...

 

Il primo lungometraggio di Munch-Fals, Smukke mennesker (Nothing’s All Bad) esce in Danimarca nel settembre del 2010. Il regista è anche autore della sceneggiatura e della grafica dei titoli di testa. L’accoglienza della critica è piuttosto tiepida, e nonostante l’intenso battage pubblicitario, al botteghino il film si rivela un disastro. Lo stesso anno partecipa al Festival di Palm Springs ed ottiene una nomination nella sezione New Voices/New Visions. Nel 2011 si ripresenta e stavolta si aggiudica il primo premio. Non tutti credono in questo film. Ma, si sa, chi la dura la vince.  

 

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