OVVERO, come riconoscere la vera porchetta di Ariccia in base al criterio selettivo del "Piace pure a Tarantino?"
OVVERO, come riconoscere la vera porchetta di Ariccia in base al criterio selettivo del "Piace pure a Tarantino?"
La cosa è meno soggettiva di quanto sembri. Ci vogliono i criteri oggettivi. Se no, che facciamo? Va bene tutto? Dico, stiamo scherzando? Se è di Ariccia, allora la porchetta è buona. Non si scappa.
Io però ad Ariccia ci sono stato. Mica una volta sola. Eppure proprio lì un giorno mangiai una porchetta immangiabile. Piena di menta.
La menta!
Neanche poca. Sembrava di avere la bocca piena di dentifricio al gusto di porco e pane casareccio.
Però è di Ariccia, oh...
E se mi dicono che è buona allora ci credo. Certo, dipende sempre da chi me lo dice. Magari quella porchetta era importata dalla Macedonia e il povero suinello è cresciuto a caciorbe, turli-tava e raki con cipolle al macero, ma tant'è. Se c'è scritto che è d'Ariccia allora è buona. E poi a Piergianfranco piace.
Eddài che ce l’abbiamo tutti un amico esperto di vini, gastronomia, arte e cinema bulgaro, e che c’ha il nome che comincia con Pier-qualcosa. Doppia conferma, quindi: Pier-qualcosa dice che è buona e il porcello avanza pretese ariccianòidi.
A che ti servono allora le papille gustative se puoi fidarti di quelle del tuo amico che fa i percorsi eno-gastronomici e conosce perfino le proprietà minerali della pozzolana dove hanno stagionato il formaggio di fossa?
A cosa serve stabilire se un film ci piaccia o meno... Basta scegliersi un amico eno-gastro-cinefilo e mandarlo a rosicchiare tutte le eno-caciotte della Sila o i polizziotteschi degli anni 70 per farsi dire se è cult o no. Se sì, allora piace anche a te. - Ma è pieno di menta - Ho detto che piace anche a te, chiuso.
E' semplice, no? Una volta Enzo Girolami se ne stava sotto la veranda di casa sua ad ascoltare Rita Pavone al mangianastri. Poi, all'orizzonte un polverone, un'orda infernale di ragazzotti nerdacchiosi con occhialoni, ciuffo emo e magliette di kill-bill correva verso di lui. Alla vista dell'armata delle tenebre il nostro ha provato a darsi alla fuga, ma data la veneranda età e qualche fastidio prostatico, è stato immediatamente raggiunto.
Rassegnandosi al peggio il poveretto pensò fosse una buona idea darsi il colpo di grazia ingoiando una manciata di zigulì. Fortunatamente si accorse in tempo che la folla non era lì per linciarlo ma per idolatrarlo. Di colpo si ritrovò al centro di un culto improvviso. Sacerdoti nerd della neo setta lo interrogavano in merito ad una sua pellicola della quale a malapena ricordava il nome.
"Quale treno blindato?"
"Quello maledetto... il suo capolavoro"
"Ma io non ho fatto capolavori...”
“Ma sì, quel film di guerra...”
“Ah... quella mezza ciofeca... che per secoli non se l'è calcolata nessuno... che di bello c'aveva solo la musica"
"Vuole scherzare? E' un CAPOLAVORO"
" ? "
"E poi piace pure a Tarantino"
"...Tarachiii?"
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