Dov'è il resto di me? – esclama, con orrore, in Kings Row (Delitti senza castigo) (1942), Drake McHugh, il personaggio interpretato da Ronald Reagan, risvegliandosi dall'anestesia e scoprendo di non avere più gli arti inferiori. In Ganz und gar (2006), Torge, un giovane operaio attraente, individualista e alquanto sbruffone, perde una gamba dopo essere precipitato da un'impalcatura. In Quasi amici – Intouchables, Philippe Pozzo di Borgo è un facoltoso aristocratico con la passione degli sport estremi, reso tetraplegico da una caduta col parapendio. Un povero e un ricco, un ragazzo e un uomo maturo, per i quali alla disgrazia si aggiunge l'abbandono. Torge è stata lasciato dalla fidanzata il giorno prima dell'incidente. La moglie di Philippe è morta pochi anni dopo, a seguito di una grave malattia.  I due uomini si ritrovano quindi a dover fare i conti da soli con una situazione irreversibile, che li vede   privati per sempre  di quella che, sino ad allora, era la loro interfaccia privilegiata sul  mondo: quel peculiare gusto di vivere che li contraddistingueva, che li faceva sentire unici ed importanti. Col tempo si renderanno conto che quella metà mancante può essere cercata solo dentro loro stessi, accettando serenamente l'aiuto degli altri. Torge e Philippe, pur così diversi per condizione, sono accomunati dalla voglia di volersi opporre al destino avverso che ha rovinato le loro vite. Ed entrambi decidono di riempire quel vuoto con una sfida che rasenta l'inverosimile: Torge farà in modo di conquistare  Lisa, la ex ragazza del amico Micha, mentre Philippe assumerà, quale suo assistente personale, Driss, un giovane immigrato africano senza arte né parte, palesemente inadatto all'ambiente di casa sua, una lussuosa villa fuori città, ed alle sue abitudini, alla sua passione per l'arte, per la musica classica, la poesia. In entrambi i casi, un rapporto iniziato per scommessa diventerà autentico e duraturo. Amore e amicizia: due valori che si possono mettere alla prova, un po' per scherzo, senza crederci. E che finiscono per impadronirsi dell'esistenza di chi si è illuso di poterli prendere alla leggera. è la loro fatale e dolcissima vendetta contro chi li provoca, osando invocarli in via provvisoria, pretendendo di usarli per i propri scopi, e di stipulare con loro un contratto con diritto di recesso. Torge rimane schiacciato dagli effetti della sua seduzione ingannatrice; Philippe verrà travolto da un ciclone di vitalità che, pur nella sua abissale ignoranza, gli insegnerà ad affrontare la vita nel modo giusto, senza preclusioni, senza avere paura di sé  e del prossimo. In questo confronto, basato su un'incomprensione di fondo, la grande sconfitta sarà l'insicurezza. A vincere sarà, per contro, l'accettazione costruttiva di un cambiamento che, per quanto definitivo, non impedisce di proseguire la propria strada in maniera aperta e positiva. A questa eccitante scoperta né Torge né Philippe sarebbero mai potuti arrivare autonomamente: tutti e due hanno avuto bisogno di uno spirito guida, rispettivamente Lisa e Driss.  Due persone apparentemente inadeguate al ruolo, scelte espressamente da loro stessi come temporanei compagni di gioco, seguendo l'incoscienza di un attimo. E quindi, forse, davvero inviate dal destino, come gli angeli e gli dei, che compaiono sempre per caso, nelle vesti più improbabili, per rimanere in incognito mentre svolgono segretamente la loro delicata missione di rieducazione dell'anima. Un processo di rinnovamento che impone di fare cose strane (come, per Torge, iniziare a lavorare nella sartoria di Lisa come stiratore di abiti da sposa, o, per Philippe, farsi trascinare da Driss in folli corse in auto ad altissima velocità). Solo sperimentando l'impensabile si possono superare i propri limiti: quei confini del possibile che si sono irrimediabilmente spostati e che dunque si possono valicare solo muovendosi in direzioni ancora inesplorate.