Da che io ricordi, il cinema ha sempre fatto parte della mia vita. Non sapevo scrivere né leggere ma già la sala buia mi apparteneva: i colossal storici, le vicende di Ulisse, i racconti biblici li ho visti scorrere sul grande schermo, prima ancora che sentirne parlare a scuola. Per fermarmi ad un aneddoto, gli egizi li ho scoperti con “La mummia” (T. Fisher, 1959): terminata la lezione specifica, aggiunsi delle cose che avevo visto la sera prima. Il maestro mi chiese come mai mi fossero piaciuti particolarmente gli abitanti del Nilo: risposi che li avevo vissuti grazie ad un horror! Ho avuto in regalo la prima cinepresa super 8 a sette anni e mezzo e poco dopo già organizzavo con un proiettore passo ridotto visioni collettive familiari di western e storie d’avventura. Negli anni di università, recensivo tutta la celluloide che mi passava davanti. Il tempo non ha affievolito la mia passione: lungo il corso di un’intera esistenza, con impegni familiari e studio personale, ci sono momenti più intensi, altri meno ma la macchina “acchiappa sbagli” – per usare una definizione cara a Jean Luc Godard – mi ha fatto compagnia anche nei momenti difficili. E fu proprio durante un periodo cupo, che m’imbattei in filmtv.it.
Era straordinario trovare tante voci, a volte vicine alla mia idea di pellicola, altre meno. Le discussioni iniziali, colorate e persino faziose, si sono poi trasformate in rapporti di amicizia che durano, nonostante tutto, ancora oggi, che il sito è cambiato ed ha assunto una dimensione meno conviviale e più professionale. Quando Luigi mi ha chiesto di parlare del cinema, soprattutto del mio amore per il cinema, ho subito detto di sì: in un attimo, sono tornato ad essere quel bambino che vide il suo primo film accanto al padre, meravigliato davanti alla più grande macchina dei sogni che l’uomo ha saputo inventare. Buon ascolto.
Maurizio Giordano – Maurri63