Una cosa è certa: nella storia del cinema horror poche saghe possono vantare un numero di capitoli pari a quello del franchise di Saw, arrivato pochi mesi fa al suo decimo capitolo.
Nonostante alcune battute di arresto (leggasi: alcuni capitoli meno riusciti di altri, che non di rado sono scivolati nella fanghiglia del comico involontario) la saga di Saw è quasi sempre riuscita a tenere alta la bandiera del divertimento, servendosi di ingredienti ormai celebri: trappole sadiche basate sul contrappasso dantesco, timer ticchettanti, ambientazioni pesantemente claustrofobiche, montaggio ipercinetico da videoclip, musiche angoscianti con brivido assicurato…
Ma la saga di Saw deve la sua ventennale fama soprattutto al suo enigmista dai tratti esistenzialisti, John Kramer: colui che rifiuta di farsi chiamare “killer”, colui che stabilisce le regole del gioco, colui che mette le persone davanti alla morte, convinto di dar loro un’opportunità per riuscire ad apprezzare nuovamente il dono della vita.
In questa puntata seguiamo film per film i punti salienti di questa storica saga dall’alto tasso di emoglobina: abbandonatevi alle nostre voci, sapremo come divertirvi.
Che il gioco cominci.