Autore tra i più rappresentativi degli anni Novanta, David Fincher ha saputo perfezionare nel tempo uno stile personale e riconoscibile che ne ha decretato il successo. Nonostante la varietà dei lungometraggi della filmografia e dei media utilizzati (la serie tv, il videoclip, lo spot pubblicitario), il nome del cineasta statunitense è fortemente legato al thriller contemporaneo, di cui ha scritto importanti pagine.
Attraverso gli esempi di Seven, Zodiac, Gone Girl - L'amore bugiardo e il recente The Killer, in questa puntata del podcast cerchiamo di analizzare la poetica sfuggente di un regista tanto perfezionista sul lato tecnico quanto disinteressato alla stretta continuità tematica dei suoi lavori, accomunati tuttavia dalla presenza di tratti caratteristici del postmoderno che Fincher dimostra di aver compreso perfettamente.
La ricerca della Verità è frustrata dall’intervento beffardo del caso e dall’impossibilità di affidarsi allo sguardo, non più capace di distinguere nettamente il vero dal falso, la realtà dalla finzione: gli stessi film di Fincher, all’apparenza aderenti a generi classici e figure archetipiche del cinema del passato, sono invece racconti contemporanei di personaggi smarriti in un presente frammentato e contraddittorio, enigma da decifrare a cui manca però la chiave ultima di decodifica.